La giornata dedicata al macbook affogato è stata un tipico esempio di “slow life” in città: niente traffico, niente stress e molta moltissima gente in giro in bicicletta. Il risultato? Una città molto più vivibile e manco a dirlo molto più vicina ad uno stile “slow food” e “slow life”.
Dopo aver portato l’affogato in assistenza (è sostanzialmente salvo, bisogna solo cambiargli la tastiera) abbiamo trascorso una piacevolissima giornata girovagando nel centro di Bologna, decidendo poi di pranzare da Eataly e di far successivamente merenda dal Gelatauro.
Per chi non lo sapesse Eataly è la catena dei più belli, forniti e grandi supermercati gastronomici d’Italia. Per supermercato gastronomico s’intende una filosofia di commercio che contempla la sola vendita di prodotti che rispettino il concetto di tipicità e di italianità delle nostre produzioni. Per fare un esempio la passata che troverete ad Eataly, è prodotta con soli pomodori italiani, spesso di cultivar meno redditizie ma più saporite, colti solo nel pieno della maturazione e trasformati in passata da aziende medio piccole del territorio che vengono retribuite il giusto. Lo scopo di tutto questo? Molteplici. Prima di tutto fornire al cliente un prodotto che sia il più simile possibile a quello di una volta (sia come gusto che come ingredienti) e che allo stesso tempo aiuti le piccole aziende agricole a sopravvivere in uno scenario sempre più difficile per queste ultime.
Il risultato di questa politica messa in atto da Eataly è che i prodotti venduti sono realmente molto più buoni e che, cosa mai vista prima, la gente impara mentre fa la spesa: non trovi le pere nel reparto frutta a gennaio? E‘ perchè non sono di stagione, Eataly non le fa arrivare da altre parti del mondo solo per aumentare la scelta del reparto orto frutta. Tutto questo è spiegato in comodi pannelli sopra ogni tipo di verdura e frutta: dove si coltiva, qual’è la sua stagione, come cucinarla al meglio.
Un’altra particolarità di Eataly rispetto a tutti i supermercati del mondo è che ospita al suo interno diversi ristorantini che cucinano gli stessi prodotti che Eataly vende, offrendo così la possibilità ai clienti di gustarli prima di provarli.
Eataly di Bologna però, rispetto al suo cuginetto di Torino progenitore di tutti gli Eataly del mondo, una particolarità: è ospitato all’interno di una libreria Coop. Questo significa far la spesa e pranzare all’interno di una delle librerie più grandi della città con tutto il fascino che questo comporta.
La nostra scelta è caduta sull’Osteria della birra al secondo piano della libreria, che offriva un menù vario ed un pò più ampio di quello dell’osteria del primo piano, incentrata sulla cucina bolognese.
Io e Marcy abbiamo ordinato due piatti vegetariani che comprendevano un insalata di ceci, melanzane e pomodorini profumata alla menta accompagnata da un tortino di melanzane con salsa di burrata. Ottimo. Insieme al nostro piatto unico ci hanno anche portato un sacchettino di pane caldo di Calzolari, la panetteria migliore della città (che in realtà ha solamente la rivendita a Bologna, perchè il forno è a Monghidoro).
Uno sguardo ai libri, uno sguardo molto più attento (e ahimè anche sofferto) all’Atlante della Storia della Gastronomia di Montanari (professore del corso di “storia e cultura dell’alimentazione”, l’esame più bello mai preparato) e Sabban, da ben 300 € nella versione “luxury” e da 50 nella versione “poveracci” e poi via dritte a prendere il gelato dal Gelatauro, via S.Vitale 98.
Il Gelatauro è quello che ogni esperto/goloso/intenditore di gelato vorrebbe trovare sulla propria strada in un pomeriggio d’agosto: ovvero pochi gusti sempre di stagione, uso di prodotti di altissima qualità (quasi tutto è biologico), nessun uso di semi lavorati ed un sapore semplicemente straordinario.
Tutti i gusti sono ottimi ma uno su tutti ci sentiamo di volerlo consigliare: il principe di Calabria, un misto di gelsomino bergamotto e mandorla, intenso ma allo stesso tempo delicato, rilascia in bocca tutto l’aroma della Calabria in un sol secondo: non perdetevelo.
Il Gelatauro offre anche degli strepitosi biscottini secchi da accompagnare al gelato: all’albicocca, mandorle e zenzero; con pistacchi di Bronte e cioccolato; con caffè e nocciole...
Ormai decisamente sazie e deliziate da tanta bontà e cultura (il cibo ed il suo modo di prepararlo riflettono sempre la cultura di un posto, parole di Montanari), ci siamo avviate verso casa, riflettendo come le città, svuotate dalla ressa, ritrovino la propria identità ed un nuovo modo di essere vissute.
Eataly, via degli orefici, Bologna, lun-sab: 8-24; domenica: 10-24,
Il Gelatauro, via S.Vitale 98 b, Bologna
Forno Calzolari, via delle Fragole 1, Bologna
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