tag:blogger.com,1999:blog-43785255459959049912024-02-21T17:22:26.419+01:00All around the foodSilviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.comBlogger74125tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-91463099325118873092013-04-28T20:46:00.004+02:002013-04-28T20:52:32.506+02:00I Tigli, una sorpresa (non quella che pensate)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCgrMMSY_XKlDtLb9-Gq-s-4MbL5umjClYF8HebphEhUUJlwWWULJNtFex_FY93B3WG3U2M0h07h_PS-RuzyQs0KoNXcvOWVl5jc4U_azjhFs4niHhoJWWpUhZX01sXQJs6thvh8WoeWw/s1600/IMG_5173.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCgrMMSY_XKlDtLb9-Gq-s-4MbL5umjClYF8HebphEhUUJlwWWULJNtFex_FY93B3WG3U2M0h07h_PS-RuzyQs0KoNXcvOWVl5jc4U_azjhFs4niHhoJWWpUhZX01sXQJs6thvh8WoeWw/s1600/IMG_5173.jpg" /></a></div>
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Due settimane fa a Trento era estate e c'era il sole, non un sole tiepido e primaverile ma uno caldo, forte, egocentrico. Un sole che voleva farsi notare, che reclamava una giornata pensata ad hoc per lui.</div>
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L'abbiamo soddisfatto:-)</div>
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Mattina con passeggiata tra le bancarelle primaverili del centro, quelle che insieme alla verdura vendono tulipani e papaveri, pomeriggio a <span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b><a href="http://www.villadeicedri.it/">Villa dei Cedri</a> </b></span>(se siete in zona lago di Garda è un qualcosa che non potete perdervi) e cena ai <a href="http://www.pizzeriaitigli.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Tigli</b></span></a>.</div>
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Di Simone Padoan e della sua pizza era tanto che ne sentivamo parlare, dei suoi impasti, degli ingredienti utilizzati e del suo nuovo locale a San Bonifacio, un locale decisamente di design.</div>
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Dopo il primo bagno, la prima tintarella (ora sto fantasticando, per chi ha la pelle candida come la nostra l'abbronzatura è un miraggio) ci stava proprio una buona pizza per festeggiare una giornata che rasentava la perfezione.</div>
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I Tigli si trovano in un anonimo paese della pianura veneta, come ce ne sono tanti e come quello dove è nata una buona metà della mia famiglia. Il locale è semi nascosto in una costruzione anni '70 ma appena si apre la porta a vetri si respira aria londinese: cucina a vista, grande uso del design con elementi in vetro e acciaio, centro tavola con un piccolo alberello bonsai-style, colori chiari e luminosi, una sensazione di freschezza e pulizia.</div>
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Un gran bel locale insomma.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRwZXOqseMlnV-SsJasJt7eulfCLdKDOzzQaJ9UzL5dBHQgaucaHK3RqfWC4NrW5mndVM6kbitfsscV5OaOWDs5rv9XjuJnnZ2XxFNMbrfnS_Je__StaYzWZSYdUl00yR4RiJoBqTP6jI/s1600/IMG_5169.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRwZXOqseMlnV-SsJasJt7eulfCLdKDOzzQaJ9UzL5dBHQgaucaHK3RqfWC4NrW5mndVM6kbitfsscV5OaOWDs5rv9XjuJnnZ2XxFNMbrfnS_Je__StaYzWZSYdUl00yR4RiJoBqTP6jI/s1600/IMG_5169.jpg" /></a></div>
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Dopo qualche minuto dell'arrivo del menù decidiamo di scegliere due pizze in degustazione: le pizze saranno servite una alla volta in base all'ordine scelto dallo chef, pardon del pizza-chef.</div>
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Una margherita con fior di latte pugliese (insieme alla stracciatella nelle gelaterie e ai cannoncini nelle pasticcerie sono quei 'piatti' che ordiniamo sempre la prima volta che proviamo in un locale) per iniziare ed una con baccalà con chips di polenta per finire.</div>
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L'arrivo della pizza ci lascia un po' perplesse: la pasta è molto alta, visibilmente 'panosa' già ad un primo sguardo, il pomodoro non ha nessun particolare profumo ed il fior di latte è decisamente colloso.</div>
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Uhm.</div>
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L'assaggio conferma i nostri pregiudizi e ci convince che il problema sia anche lo squilibrio tra la quantità di pasta e quella del condimento, oltre che un impasto da pane più che da pizza; in breve una Margherita non memorabile e non confrontabile con altre assaggiate ben migliori (su tutte quella della <a href="http://www.piccolapiedigrotta.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Piccola Piedigrotta</b></span></a> di Reggio Emilia)</div>
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Qualche minuto dopo arriva la pizza con il baccalà. Quenelles di crema di baccalà sono depositate su ogni singola fetta sormontate da chips di polenta e pomodorino confit.</div>
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La quenelle è ottima, saporita e vellutata. La chips ed il pomodorino buoni anche loro. Permane il solito problema dell'impasto che continua a non piacerci anche in questo secondo assaggio e che secondo noi rende la pizza veramente poco godibile.</div>
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I prezzi probabilmente non aiutano il nostro (già scarso) entusiasmo, 12€ per la margherita e 29€ per quella con il baccalà non sono proprio prezzi nazional popolari.</div>
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Non siamo fan del prezzo basso 'solo perchè è una pizzeria e cosa vuoi che costino farina e pomodoro' ma questi sono prezzi secondo noi dovuti più da una brigata di cucina dedita (anche) a fare le singole quenelles e da spese di gestione del locale più che da un vero costo del prodotto proposto. </div>
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Paghiamo ed usciamo poco convinte e con l'idea che, questa volta, i giudizi entusiastici dei tanti blog/guide non ci abbiano consigliato bene. </div>
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<br />Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-61072752974985376772013-03-30T13:20:00.000+01:002013-03-30T13:20:11.530+01:00Di gastronomia, crisi e infanzia (la mia)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiVr79vecif5JpXAwivIsZGhRd-8H1FWgHYLuOwkbpdoFJk7qFh-Pfxsed1BJkjK15ZFWOJTV0vSkWYXmGc590llE4KE4-1FiANcsv9b6q3IOXc_YmVsrlWQGRQBpFJe8F1O8DonpgPrE/s1600/foto3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiVr79vecif5JpXAwivIsZGhRd-8H1FWgHYLuOwkbpdoFJk7qFh-Pfxsed1BJkjK15ZFWOJTV0vSkWYXmGc590llE4KE4-1FiANcsv9b6q3IOXc_YmVsrlWQGRQBpFJe8F1O8DonpgPrE/s1600/foto3.JPG" /></a></div>
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Tornare a casa è come entrare nel proprio museo personale dei ricordi.</div>
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Da quando sono nata la casa dei miei genitori è sempre stata la stessa ed è solo qui che ho la sensazione di essere circondata da oggetti che mi hanno vista crescere: mobili, divani, soprammobili, cactus, fotografie e libri di ricette.</div>
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Poi ci sono degli oggetti effimeri, quelli che arrivano e se ne vanno, simboli dei ritmi delle stagioni che passano e che riempiono la dispensa: i cesti di Natale e le colombe di Pasqua.</div>
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Simboli, tra gli altri, dell'Italia ruggente e di una economia che procedeva spedita, sono stati il mio <i>benchmark </i>gastronomico per anni, un modo veloce per capire come andavano le cose in casa.<i> </i></div>
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Quando ero piccola, fino a metà degli anni '90, aspettavo con ansia l'urlo di mio papà dalla cantina: "Silviaaaa, ci sono i cesti, vieni ad aiutarmiiii". I cesti erano tanti e affollavano il baule della macchina, io in realtà aiutavo ben poco, più che altro mi divertivo a correre da mia mamma gridandole quanti panettoni, barattoli di mostarde, tranci di salmone ci avevano regalato. Erano gli anni in cui il lavoro non mancava e per me tutto si rifletteva nella quantità di cesti e colombe ricevute in regalo durante le festività. Una sorta di cartina di tornasole che mi faceva capire facilmente che tutto andava bene. Basilarmente: da mangiare ce n'era.</div>
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Alla fine degli anni '90 la quantità di cesti cominciava a calare così come la quantità di prodotti al loro interno. Meno bottiglie di vino, panettoni più economici, più frutta fresca e meno panforte. Ero alle medie, mia mamma cominciò a non regalare più i cesti in avanzo e io ebbi la sensazione che le cose non andassero più bene come una volta. </div>
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Cambio di millennio, cambio di moneta, cambio di cesti. Pochissimi e scarni, fino al 2005 quando non ne arrivò più neanche uno. Tre anni prima dell'inizio della crisi ufficiale, l'anno della mia maturità, la sensazione che le cose non andassero per niente bene me la ero già fatta analizzando la mia materia preferita: il cibo.</div>
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Alla scelta della facoltà a cui iscrivermi non ebbi dubbi e scelsi ancora qualcosa che aveva a che fare con il food: lui e sempre lui che già da bambina analizzavo con tanta curiosità.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqLXXNESZ1-JFSPBM8asxlGCjVOIskJAQkaRO2VVfJ9VjCKkGa6ntYA_dQXcT6QtUfhzZg6hh4b15R2X1Cb28dhw9MCIOopdcz9SuWkJAAXWwiWBgqmFuVqzwDBbbgopsvyiLN4AazYCA/s1600/foto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqLXXNESZ1-JFSPBM8asxlGCjVOIskJAQkaRO2VVfJ9VjCKkGa6ntYA_dQXcT6QtUfhzZg6hh4b15R2X1Cb28dhw9MCIOopdcz9SuWkJAAXWwiWBgqmFuVqzwDBbbgopsvyiLN4AazYCA/s1600/foto.JPG" /></a></div>
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I dati 2013 sono chiari: quest'anno a Pasqua in pochissimi andranno al ristorante. A parte essere da sempre convinta che le feste vadano festeggiate in casa per svariati motivi, la notizia mi ha comunque fatto pensare. Nella mia infanzia la presenza del ristorante era una costante settimanale. </div>
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Il venerdì mio papà tornava stanco da una settimana di lavoro e voleva andare a mangiare qualcosa di buono con noi e i suoi amici. Il ristorante era sempre lo stesso, la compagnia pure, io avevo la possibilità di ordinare quello che volevo purchè lo finissi e stessi buona a tavola. Non ero una mangiona ma mi piaceva imparare e curiosare ed in quelle sere feci conoscenza con gli agnolotti del plin, con il Castelmagno, con la tartare, con il Culatello con molto altro che ora non mi ricordo più. </div>
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Le basi erano gettate, la cultura gastronomica di questo paese era servita e fatta (giustamente) imparare anche ai più piccoli. </div>
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La frequenza delle cene al ristorante riflesse perfettamente quella dei cesti di Natale. A fine anni '90 le cene cominciarono a calare sostituite da più economiche serata a casa con gli amici per poi, a metà del nuovo millennio diventare sempre più rare fino a scomparire negli ultimi anni, quando ci si rivede solo per compleanni e avvenimenti importanti.</div>
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Ricordi, riflessioni, piccole cose che danno l'idea di quanto quelle grandi siano cambiate. Scorci di un passato che mi chiedo se mai tornerà e se potrò farlo rivivere ai miei figli.</div>
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Per il momento una buona Pasqua a tutti e God save Italy:-)<br />
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-19634723303340230262013-03-25T19:55:00.001+01:002013-03-25T20:31:51.797+01:00Rotta verso nord est<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHMaFa2pyIIFGG95k4ykqF4F6daGI1cG8NqNqbzcqjohpdnfjgA0Ve4KBJqIrnFlJXzkyocagm8u2jCnty0QSEpgsISVnyOmeATEk-qvXQEynhrlgNocmrfe2c0WYuO3hNrxyd-aRkrMg/s1600/cartina.001.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHMaFa2pyIIFGG95k4ykqF4F6daGI1cG8NqNqbzcqjohpdnfjgA0Ve4KBJqIrnFlJXzkyocagm8u2jCnty0QSEpgsISVnyOmeATEk-qvXQEynhrlgNocmrfe2c0WYuO3hNrxyd-aRkrMg/s1600/cartina.001.png" /></a></div>
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In questi anni i nostri spostamenti si sono concentrati sull'asse longitudinale mentre su quello latitudinale ci siamo impegnate poco, facendo prevalere il nostro interesse per i confronti nord-sud più che per quelli est-ovest. Lo stage è stata l'occasione per cambiare e se anche di poco spingerci dall'altra parte del nord Italia a vedere come si sta.</div>
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Prima notizia: si sta molto bene:-)</div>
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Casa All around the food ha dovuto affrontare per la prima volta una separazione perchè se io mi sono accontentata di esplorare le dinamiche trentine la fotografa ha proprio voluto andare negli ultimi baluardi dell'Italia, dove la nostra lingua può essere addirittura la terza in ordine di importanza, dopo il tedesco e, a sorpresa, il ladino. Un salto nel passato? In un certo senso l'Alto Adige lo è, come del resto lo è anche nel futuro. Una terra in mezzo a due culture, tre lingue e una visione conservatrice-progressista rara e preziosa.</div>
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La rotta verso nord est impone il passaggio tra le strade più trafficate d'Italia, quelle autostrade dove il contorno delle Alpi appare pallido, sbiadito all'interno della nuvola di smog che circonda la Pianura Padana.</div>
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Solo dopo Verona, spingendosi sempre più a nord, ci si riappropria dei profili innevati, dei boschi, dei vigneti e dei meleti. Un paesaggio intensamente bello, molto familiare per chi come me è nata in mezzo alle montagne e ai laghi.</div>
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Trento appare all'improvviso, appena superato l'immenso lago di Garda e si presenta come una città piccolina dal cuore italiano ma con spunti tirolesi qua e là: Duomo italian style e casette colorate autrian style, canederli e spaghetti, wurstel e salsicce, tutto diverso mixato assieme, come nelle migliori famiglie.</div>
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Il centro storico è raccolto e in una giornata si può facilmente vedere tutto tra cui <a href="http://www.palazzoroccabruna.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Palazzo Roccabruna</b></span></a>, dove io sono in stage fino a luglio.</div>
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Avviso: ogni riferimento da qui in poi non è puramente casuale e se ve lo state chiedendo, sì ci sono anche finalità promozionali:-)</div>
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Il palazzo è una meraviglia, trasuda storia da ogni angolo (è stata la sede di uno dei protagonisti del Concilio di Trento che è durato la bellezza di 17 anni) e adesso ospita la sezione della Camera di Commercio di Trento per la promozione dei prodotti enogastronomici trentini oltre ad una splendida enoteca dove è possibili assaggiarli accompagnati da un calice di Trentodoc, inoltre tutti i sabati sono organizzate cene a tema ed incontri con i produttori. Insomma ci si dà da fare:-)</div>
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Più in su di un centinaio di km, alcuni gradi in meno e molti tedeschi in più c'è <a href="http://www.degust.com/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Degust</b></span></a>. Vicino a Bressanone esiste un localino con mucche e capre in ferro battuto dove arrivano tutti i giorni decine di formaggi da tutta Europa che vengono poi affinati sotto le sapienti mani di Hansi Baumgartner.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhrgK5zpvEGRApmD9xk2He0f9S7i6PLf1PnzCiRUq6gZwVI1efYIbOmoSdV6V5qExvVMQ550RzHL4-DB4a7TN1DRSAdN8DA9ZkEsArJ4nIEs-nMJaQ5SyAxgxZ-8EkqKXGyI-lcbtBkY8/s1600/IMG_4199.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhrgK5zpvEGRApmD9xk2He0f9S7i6PLf1PnzCiRUq6gZwVI1efYIbOmoSdV6V5qExvVMQ550RzHL4-DB4a7TN1DRSAdN8DA9ZkEsArJ4nIEs-nMJaQ5SyAxgxZ-8EkqKXGyI-lcbtBkY8/s1600/IMG_4199.jpg" /></a></div>
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Ex cuoco, ora affineur, ovvero esaltatore/compensatore/arricchitore degli aromi già presenti naturalmente nei formaggi. Un formaggio è a pasta morbida e con una nota grassa molto sviluppata? Quasi allappante? Una copertura di diversi tipi di pepi riuscirà a pulire la bocca e a sgrassarla rendendola pronta per un nuova degustazione. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvpivh95OgLMn2Hguqq4Ja620ZSCmyTeXtLWabQ7dl6U9LXljyiyVc_SS4PYT0Tx3f4Xe3-YOrdIO2yWB-n0l6Dgb9-BsKRyHfKuBDoISyQcrniNsFlAnAr3CdbvcwlfHrkXc6zl0Na3E/s1600/IMG_4412.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvpivh95OgLMn2Hguqq4Ja620ZSCmyTeXtLWabQ7dl6U9LXljyiyVc_SS4PYT0Tx3f4Xe3-YOrdIO2yWB-n0l6Dgb9-BsKRyHfKuBDoISyQcrniNsFlAnAr3CdbvcwlfHrkXc6zl0Na3E/s1600/IMG_4412.JPG" /></a></div>
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Il formaggio erborinato è sempre abbinato con un bicchiere di vino passito. Perchè non anticipare il connubio mettendo le vinacce passite di moscato direttamente sul formaggio erborinato e lasciarlo poi affinare così per 3 mesi? Il mosto denso, aromatico e zuccherino delle vinacce penetrerà nel formaggio rendendolo unico e meravigliosamente perfetto.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEqnJF7SoNLgHa-30aCXODwFG4XYExR0NiL-WSmmX2JfYNmlZZGOrYJV05AAc5WlI-4Sut-6N01c_RDzQBKDmDEO3hyphenhyphenYAS0aDKWcTseiHqiZWxT8UIHZCoIVsqEF_SBbNe_Qt4nWgjw-Y/s1600/IMG_4822.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEqnJF7SoNLgHa-30aCXODwFG4XYExR0NiL-WSmmX2JfYNmlZZGOrYJV05AAc5WlI-4Sut-6N01c_RDzQBKDmDEO3hyphenhyphenYAS0aDKWcTseiHqiZWxT8UIHZCoIVsqEF_SBbNe_Qt4nWgjw-Y/s1600/IMG_4822.JPG" /></a></div>
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Ecco, in breve, cosa fa l'affinatore. Cosa faccia, invece, l'altra blogger lassù è più complicato. Laboratorio, fotografie, sito web, fiere, organizzazione di eventi, parte commerciale e di marketing. Un po' tutto, come si conviene nelle aziende piccole che hanno bisogno di tirocinanti multitasking.</div>
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Tutto questo fino a metà luglio, poi rifaremo armi e bagagli e torneremo nelle Langhe, ci aspetta, dopotutto, Cheese ed una laurea!</div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-13176140881890497852013-01-29T18:48:00.000+01:002013-01-29T19:04:01.534+01:00Piazza Duomo per inaugurare il 2013<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid_CHEifhZCZqZhtsvsC-5N_EYgSSgH59ne3BNJP9DK_ji-04L9Cttz5hWr0R4916K8xKmevMYWKTZMk2W-4AVhhD0zYO0WBLXfJhqv3Bkxr3m3m6Q-1NKNpssBTMCHXnJN4E_eK3_GNk/s1600/IMG_3987.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid_CHEifhZCZqZhtsvsC-5N_EYgSSgH59ne3BNJP9DK_ji-04L9Cttz5hWr0R4916K8xKmevMYWKTZMk2W-4AVhhD0zYO0WBLXfJhqv3Bkxr3m3m6Q-1NKNpssBTMCHXnJN4E_eK3_GNk/s1600/IMG_3987.jpg" /></a></div>
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2013. </div>
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L'anno che non sarebbe mai dovuto arrivare secondo alcuni, l'anno, per molti altri, dove mettere i puntini sulle i di molte parole iniziate nel 2011. Sono già passati quasi 2 anni dal giorno in cui abbiamo deciso di intraprendere questo percorso all'<a href="http://www.unisg.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Unisg</b></span></a> e inspiegabilmente è già ora di pensare alla tesi, alla laurea. Non è ancora il momento per fare bilanci su questa scelta, per molti aspetti mi aspettavo di più, per altri è andata esattamente come mi aspettavo. </div>
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Un piccolo bilancio però lo voglio fare, in parte perchè il risultato è sorprendente, in parte perchè è la dimostrazione di quanto i contatti via web possono essere molto di più di quanto ci appaiono e avere un potenziale enorme sulle nostre scelte: la mia scelta di iscrivermi al percorso magistrale all'Unisg è maturata definitivamente dopo aver parlato con due persone: <a href="http://mylifelovefood.blogspot.com/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Valeria</b></span></a> e <a href="http://www.cavolettodibruxelles.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Sigrid</b></span></a>. </div>
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La prima mi ha aiutato a chiarirmi le idee sull'Unisg e su i suoi corsi, la seconda mi ha fatto capire definitivamente quanto il master di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso non aveva più senso seguirlo da quando se ne era andato <a href="http://blog.paperogiallo.net/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Stefano Bonili</b></span></a>.</div>
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Ho pensato molto alle parole di entrambe, le ho miscelate con le mie aspirazioni, i miei desideri e le mie possibilità. Ed alla fine ho scelto questo percorso, che se anche forse non si è rivelato così <i>value for money</i> come direbbero dall'altra parte della Manica, ha contribuito a farmi conoscere e capire un bel po' di questo mondo e delle persone che lo abitano, ma soprattutto mi ha fatto definitivamente capire cosa mi piace e cosa non mi piace fare e forse questo è il risultato più importante:-)</div>
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Un grazie quindi alle loro parole e all'avermi dedicato dei preziosi minuti due anni fa ed un grande grazie alla rete che ha permesso lo scambio di opinioni e idee.</div>
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2013.</div>
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L'anno è iniziato con una sessione di esami piuttosto sprint e verso la fine, in mezzo a molti momenti concitati per decidere definitivamente lo stage e a ricerche case infinite, è arrivato il momento di dirigerci verso Alba, per conoscere la cucina di <a href="http://www.piazzaduomo.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Enrico Crippa</b></span></a>.</div>
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Studiato in aula, intervistato in un pomeriggio afoso, celebrato da mezzo mondo, ora era il momento per metterci alla prova anche noi, per capire se capivamo, per salutarci tra di noi e salutare le Langhe con il suo figlio adottivo prodigio.</div>
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La sala rosa era quasi tutta prenotata per noi, il manto nevoso attutiva qualsiasi rumore ed io ringraziavo, ancora una volta, Manuel Miliccia per averci permesso di essere lì ad un prezzo politico come lo aveva definito lui al telefono.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVqw24AY1UIEvrWmWFXaML0kLNUq5rzakeRpOUGy7XTQ-C4P3psl8k3-2bx9ue-TLLnimW2opL4Uh-qokQjj3ze6zzV4p99nD9NcU1S4UTJuiyV7o1-wFGHK3D-p1RdhYzK_tDZQzBGBw/s1600/IMG_3989.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVqw24AY1UIEvrWmWFXaML0kLNUq5rzakeRpOUGy7XTQ-C4P3psl8k3-2bx9ue-TLLnimW2opL4Uh-qokQjj3ze6zzV4p99nD9NcU1S4UTJuiyV7o1-wFGHK3D-p1RdhYzK_tDZQzBGBw/s1600/IMG_3989.jpg" /></a></div>
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La cena inizia con la deposizione sulla tavola di una galletta dall'anima molto sofisticata. </div>
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Viene servito poco dopo un creme caramel salato a cui ci accingiamo cercando di mediare tra la fame, il desiderio di capire e apprezzare e la voglia subito di chiederci, ancora a bocca piena: 'ma secondo te quel retro saporino era...?'</div>
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Il creme caramel viene così bollato come uno piatto in cui torna tutto quello che avevamo capito di lui: forte impronta italiana e forte ispirazione giapponese, voilà ecco qui un creme caramel che sa di funghi e alghe:-)</div>
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Arrivano poi dei <i>mikado</i> sensazionali alla Carbonara ed al broccolo, dei <i>canestrelli</i> con umeboshi e alga nori. Il ping pong tra oriente ed occidente è sempre più chiaro, la <i>mise en place</i> non lascia dubbi che il paese di Mila e Shiro abbia insegnato parecchio allo chef.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8VoJ2oL63c1p85wJmFrdCWrECjSTdTiv70rB3JKuaUaPIuWBQTAchytExfyAitmJZO15uUoYVQkotkRDhO_EPymVkfX6gTwGEekRJENa9taqk_mYzdLsNxuKhDkYVAfX7wQdZXT9-hbs/s1600/IMG_3993.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8VoJ2oL63c1p85wJmFrdCWrECjSTdTiv70rB3JKuaUaPIuWBQTAchytExfyAitmJZO15uUoYVQkotkRDhO_EPymVkfX6gTwGEekRJENa9taqk_mYzdLsNxuKhDkYVAfX7wQdZXT9-hbs/s1600/IMG_3993.jpg" /></a></div>
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E poi arrivano le finte olive, un piatto che ha lasciato tutti noi estasiati per la assoluta perfezione nella ricostruzione della drupa. Le olive erano ripiene di carne cruda o di scampi e sono state, quantomeno per noi, il piatto che ha fatto capire la qualità dell'idea e la capacità della sua messa in pratica di Enrico. Esteticamente perfette, organoletticamente ineccepibili per equilibrio di sapori e texture. </div>
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La cena prosegue con un'altro piatto che mi ha lasciato basita fin dal primo assaggio: crema di foie gras con spuma al geingerino. La nota grassa del foie gras completamente mediata da una spuma amarognola e che lascia la bocca pulita e fresca, pronta per un nuovo assaggio. </div>
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Confesso che forse è il piatto che mi ha entusiasmato di più, quello che mi ha fatto guardare in tutte le direzioni cercando sguardi complici on cui condividere l'entusiasmo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibyTol2CjxDQqWJssOIQlrc7tBg69OKFwwdLJhXe-dweIbeeL5m9XSan-WAhsAbHRZ14LYAG34rdkX-Tcrw_C3DeO7lcVdy1DRGXaeuvf0XMghqvZs0RWColuqeqDO0puya6rI_PaXe3M/s1600/IMG_3999.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibyTol2CjxDQqWJssOIQlrc7tBg69OKFwwdLJhXe-dweIbeeL5m9XSan-WAhsAbHRZ14LYAG34rdkX-Tcrw_C3DeO7lcVdy1DRGXaeuvf0XMghqvZs0RWColuqeqDO0puya6rI_PaXe3M/s1600/IMG_3999.jpg" /></a></div>
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A suggellare il mio definitivo entusiasmo è arrivata lei. La frittata di erbe con salsa tonnata e bietole. Non avevamo posate e da lì non ci è voluto molto per capire che era una cosa da mangiare con le mani e che doveva avere una consistenza piuttosto morbida. Molto morbida. Mai però ci saremmo aspettati di mangiare "il fiorista" come in maniera poco intellettuale ho definiti io il piatto. Appena messa in bocca la frittata si è letteralmente squagliata convertendo tutti i profumi di un negozio di fiori in sapori altrettanto precisi e distinguibili. Forse Crippa ha voluto avverare il sogno di tutti quei bambini, che come me, cercavano sempre di mangiare la spugna dove erano inseriti i fiori per provare che sapore avesse. Ecco la risposta vent'anni dopo:-)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB_jJLV2fr-lDOeDgnWj6CpNmyKtqhhK57LohLKz4TgV8QE7Z3r1gR-HKz1uIPvyTPj-tWNriFiIjKKFBqLxWfQLPZgoVQAaNOVAyS2x4GbmS4YxdvRVHPCyk0lv7vV4UlXNzT89eX7Ks/s1600/IMG_4008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB_jJLV2fr-lDOeDgnWj6CpNmyKtqhhK57LohLKz4TgV8QE7Z3r1gR-HKz1uIPvyTPj-tWNriFiIjKKFBqLxWfQLPZgoVQAaNOVAyS2x4GbmS4YxdvRVHPCyk0lv7vV4UlXNzT89eX7Ks/s1600/IMG_4008.jpg" /></a></div>
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La scia veg doveva avere un apice. E quell'apice lo sospettavamo tutti che si sarebbe rivelato come l'insalata 21, 31, 41, 51. Un modo elegante per dire insalata mista, mi correggerebbero molte persone di mia conoscenza, un modo per mangiare il mondo penso che ribatterei io.</div>
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La vastità di erbe, semi e fiori all'interno di questo piccolo scrigno di vetro era mostruosa. Ho mangiato per almeno i due terzi foglie che non avevo mai assaggiato e mi sono leccata i baffi con quel crostino che ricordava così tanto il pollo fritto della domenica. ma in definitiva ho mangiato biodiversità, pazienza, conoscenza e lavoro. Tanto lavoro per comporre un piatto così poco cucinato eppure così studiato, naturalmente studiato lo definirei:-)</div>
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La cena continua con una crema di patate con uovo di quaglia e tè nero, un omaggio alle consistenze e allo sdoganamento del tè come spezia per insaporire piatti salati e non solo acqua calda, si prosegue poi veloci con un risotto al cardamomo affumicato e ad un brasato su purea di patate dolci. </div>
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L'arrivo del dolce è fortemente atteso. </div>
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A Londra avevo imparato ad apprezzare i dolcetti giapponesi, così poco dolci e così poco stucchevoli rispetto ai nostri. Il ping pong tra occidente e oriente doveva manifestarsi anche nella portata finale mi son detta.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjseRCyDRrdsqGZUyDTqAaD6QcffbiWVx1OV760ntBI7s1FHfacBYAjx58dAhTU6slVrM0Zj6KGNNZ9qyM5XO6f3Hv765YwNKV4VgnrWwSxqc9FMnZIt5OscdlaMUKnUoBxsj8BQJDb6oo/s1600/IMG_4052.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjseRCyDRrdsqGZUyDTqAaD6QcffbiWVx1OV760ntBI7s1FHfacBYAjx58dAhTU6slVrM0Zj6KGNNZ9qyM5XO6f3Hv765YwNKV4VgnrWwSxqc9FMnZIt5OscdlaMUKnUoBxsj8BQJDb6oo/s1600/IMG_4052.jpg" /></a></div>
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In realtà il dolce è stato un tributo al frutto simbolo delle Langhe, la nocciola. Gelato alla nocciola, sormontato da una spuma alle nocciole con salsa al caffè. Buonissimo ma mi aspettavo più oriente, più rimbalzi di sapore e profumo tra mondi che negli antipasti avevano comunicato in maniera eccezionale.</div>
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La conclusione è il caffè con le <i>friandises</i> per concludere una cena che penso abbia lasciato tutti noi diverse volte senza parole per accostamenti mai visti o pensati.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgj5oLUDNR9aWuC-1yInIBfLFPglpuuS48icsfG8EJhkOGj-7yJndhc1RzI1hzPw272c_0yfMMX5bM75Xt-TOXDeiVpWNDL00MSBk2s8RVk5clLuWBAeIjSv2jx4CRQYuf-BbFyo6Fn1M/s1600/IMG_4062.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgj5oLUDNR9aWuC-1yInIBfLFPglpuuS48icsfG8EJhkOGj-7yJndhc1RzI1hzPw272c_0yfMMX5bM75Xt-TOXDeiVpWNDL00MSBk2s8RVk5clLuWBAeIjSv2jx4CRQYuf-BbFyo6Fn1M/s1600/IMG_4062.jpg" /></a></div>
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I prossimi post saranno scritti e fotografati a 500 km più a nord est, Trentino e Alto Adige (devo cominciare a separarli nettamente) fino luglio sarete la nostra nuova casa: Trento per me e Varna per la fotografa.</div>
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<i>Stay tuned</i>!</div>
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PS: anche questo post necessita di un ringraziamento: se non ci fosse stato Marco a prendere nota di tutti i piatti assaggiati con relativi ingredienti mi sarei sicuramente persa qualcosa, grazie!</div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-41617376525274481132012-12-28T18:07:00.003+01:002012-12-28T18:07:52.448+01:00Il Natale. Sul lago.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVwMWxXkUDOQvWiYs4TO_-o3QoqXT-RNpatkrCsx-0p5K-T7S4yhyg5mb6fiqYZyviY1vzwq-A9jy6_5Q6z6FuhsSLe5BIj0MWsN2ngbuXrtdcewxXrBW6pf7gPDaF_Gi1RIjruWVYVZQ/s1600/IMG_3669.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVwMWxXkUDOQvWiYs4TO_-o3QoqXT-RNpatkrCsx-0p5K-T7S4yhyg5mb6fiqYZyviY1vzwq-A9jy6_5Q6z6FuhsSLe5BIj0MWsN2ngbuXrtdcewxXrBW6pf7gPDaF_Gi1RIjruWVYVZQ/s1600/IMG_3669.JPG" /></a></div>
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Natale. </div>
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Sebbene razionalmente non ci siano dei veri motivi per amarlo come quando ero piccola, rimane comunque la mia festa preferita, l'unica che se dovessi scegliere salverei. Anni fa una psicologa aveva detto a mia mamma che quello che vivi nei primi tre anni della tua vita è fondamentale per formarti come adulto e che questi tre anni pesano di più di tutti gli altri messi assieme. Danno lo stampo per l'adulto che sarai. </div>
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Ecco io riconduco a questo il mio amore sviscerale per il Natale. </div>
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I primi anni della mia vita è stata vissuta come una vera festa familiare con tanto di dosi abbondanti di magia per noi piccoli nipoti appena arrivati. Il luccichio delle posate, l'arrivo degli zii che abitano lontano, il panettone gigante che portava mio nonno, la letterina a Gesù Bambino, il patè preparato da mia mamma e da regalare a tutti gli amici, il giro di auguri ed il vin brulè bevuto sul lungolago all'uscita della messa della Vigilia. </div>
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Per tutto questo io adoro Natale ancora oggi. </div>
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Anche se di tutto quello che ho appena scritto forse è rimasto solo il patè nel mixer. </div>
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Anche se l'atmosfera in casa è diversa, molte le persone che se ne sono andate, poche quelle che si sono aggiunte. </div>
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Ma alla fine, grazie a questi famosi tre primi anni di vita, mi è rimasta l'idea che possa essere il momento più bello dell'anno e che un giorno potrò ricostruire per la mia futura famiglia un Natale coi fiocchi, anzi come direbbe Briatore "da sciogno":-)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxdvFICDsoNNaNwqovMVu8-5xxMHYxD6P0zTu3G2DnyIpJw-a3t6LNJfgV7wthnQU0T7uxIYKd6MWmh0Up8RdHSImAPSmMgkp3oJvAr3Q7i9CyTt1z7MK7-mKtf2nR011Rxw5xKFCrNLI/s1600/IMG_3668.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxdvFICDsoNNaNwqovMVu8-5xxMHYxD6P0zTu3G2DnyIpJw-a3t6LNJfgV7wthnQU0T7uxIYKd6MWmh0Up8RdHSImAPSmMgkp3oJvAr3Q7i9CyTt1z7MK7-mKtf2nR011Rxw5xKFCrNLI/s1600/IMG_3668.JPG" /></a></div>
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Natale sul Lago Maggiore si presenta generalmente in due versioni: la prima è quella qui sopra fotografata, conosciuta come "la lugubre": nebbiolina bassa, montagne innevate, clima scozzese. </div>
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La seconda è quella con sole brillante, cielo tersissimo e montagne innevate che si specchiano sull'acqua.</div>
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Quest'anno è andata di moda la prima:-)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvVNoDAubxeS91tJwvigpc-CcVDB3pBpP7Ntgc9X7Q4v4S3J7FQcu-BzDqWUPwpIhMVgY1EfBDkhyphenhyphenln-sIOtMK2zAe0T-Dl7xgOZnzYnOkpSG77-HSiYYBRWi6oBJ2HS8MYxSLRGu-zKM/s1600/IMG_3685.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvVNoDAubxeS91tJwvigpc-CcVDB3pBpP7Ntgc9X7Q4v4S3J7FQcu-BzDqWUPwpIhMVgY1EfBDkhyphenhyphenln-sIOtMK2zAe0T-Dl7xgOZnzYnOkpSG77-HSiYYBRWi6oBJ2HS8MYxSLRGu-zKM/s1600/IMG_3685.JPG" /></a></div>
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Il Natale è sempre stata una cosa seria a casa mia. Tutto il meglio della casa deve essere lavato, spolverato e lucidato. Inoltre le decorazioni devono essere il più possibile <i>homemade</i>: quindi via libera a biscotti, decorazioni in legno, feltro, das, vetro. </div>
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Quest'anno anche il cane, pardon Tabata, è stata decorata con nastrini oro, <i>ton sur ton</i> col pelo e piccola pallina oro a lato.</div>
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La Vigilia non si è mai festeggiata, è il pranzo di Natale il pasto che merita tutte le attenzioni possibili ed un menù fedele alla tradizione di famiglia: patè di fegato ed insalata russa, tortellini in brodo, cappone lesso o arrosto ripieno, panettone con crema di mascarpone al caffè. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4lKbgveJg2abBGumlsl5e0QmVzlwdEm98bT1HEFabWKhQGiXccHQslDzF29Q9GcwRiqi-eiix07wHAGcCNriOK2iThDYiomwAD5M8nz7u9TNH9GC5eLwzkz4I3Xo2cm_90AbVEEBZ7b8/s1600/IMG_3687.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4lKbgveJg2abBGumlsl5e0QmVzlwdEm98bT1HEFabWKhQGiXccHQslDzF29Q9GcwRiqi-eiix07wHAGcCNriOK2iThDYiomwAD5M8nz7u9TNH9GC5eLwzkz4I3Xo2cm_90AbVEEBZ7b8/s1600/IMG_3687.JPG" /></a></div>
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I rituali danno sicurezza e anche nel mezzo del turbinio di eventi degli anni scorsi, il fatto di sapere come sarebbe stato addobbato l'albero, apparecchiata la tavola ed il menù del pranzo mi dava sicurezza. Può sembrare un atteggiamento un filino materialista, ma in momenti in cui altre cose traballano, gli oggetti sempre uguali a se stessi negli anni, forniscono le certezze che altrove mancano.</div>
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God save the traditions:-) </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhRp_v-4tNARSn82VEExiLE7I225Se47vQncjyyVNa5u6fMAHYpedpeImq8pGiSYuKn-7nB0io2e1fPR4hrUobX7tinqkIY6KfYELUmJHjQA5fXRx0da_Hg_aXThSV5qyvki1-Dt_u44Q/s1600/IMG_3684.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhRp_v-4tNARSn82VEExiLE7I225Se47vQncjyyVNa5u6fMAHYpedpeImq8pGiSYuKn-7nB0io2e1fPR4hrUobX7tinqkIY6KfYELUmJHjQA5fXRx0da_Hg_aXThSV5qyvki1-Dt_u44Q/s1600/IMG_3684.JPG" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqcCXxha5uPruQMezQp6nOcX3DAFIWBXlWkwghSuxjxFD8UL1eRYomdk2HzA2At33chmIyFhxl1pGpQk9fWm_aZZgqr3ONZ2FbM_D2LKj3B8bGNNHMPOLoTJh45xnKdzptixzNxMi5caI/s1600/IMG_3694.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqcCXxha5uPruQMezQp6nOcX3DAFIWBXlWkwghSuxjxFD8UL1eRYomdk2HzA2At33chmIyFhxl1pGpQk9fWm_aZZgqr3ONZ2FbM_D2LKj3B8bGNNHMPOLoTJh45xnKdzptixzNxMi5caI/s1600/IMG_3694.JPG" /></a></div>
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Una piccola ricerca in questo blog mi ha confermato ciò che già sospettavo: del Lago non ho mai scritto, non c'è nessun appunto gastronomico, nessuna menzione ai luoghi dove ho affinato il palato. I motivi sono molti, generalizzando si potrebbe dire, che è più facile parlare dei luoghi degli altri (come delle cose degli altri) che dei propri. Il coinvolgimento emotivo, nel bene e nel male, frena una narrazione oggettiva, per cui capita che i propri posti sono gli ultimi di cui si parla volentieri.</div>
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Ho deciso oggi di farlo, probabilmente perchè ormai che sono ben 7 anni che sono fuori casa, la distanza temporale aiuta a vedere, annusare, gustare tutto con occhi diversi. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGqOkBMIUClPN62C6dgK6q0uxSsfz9KSawRnmVfcgY8HWBjYMjnhJBSFu9HtXl1pt7ch4ceeSoXvdrVKSTeYdsA1Xy_mTGIyzEbJRBYrEvKqHIcniys99ssdtKE4P-C0W3jHJb1LZfzrM/s1600/IMG_0977.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGqOkBMIUClPN62C6dgK6q0uxSsfz9KSawRnmVfcgY8HWBjYMjnhJBSFu9HtXl1pt7ch4ceeSoXvdrVKSTeYdsA1Xy_mTGIyzEbJRBYrEvKqHIcniys99ssdtKE4P-C0W3jHJb1LZfzrM/s1600/IMG_0977.JPG" /></a></div>
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La prima tappa foodie che consiglierei a qualsiasi persona che sceglie il Lago per un week end è <a href="http://www.formaggidieros.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>La Casera</b></span></a>. Nata come boutique che vende formaggi d'alpeggio, il proprietario l'ha poi fatta diventare la rivendita dei formaggi affinati personalmente da lui, per poi trasformarla, l'anno scorso, in una gastrnomia-ristorantino, un posto dove andare per bene un buon calice di vino, mangiare un orologio di ottimi formaggi e magari fare un assaggio di <a href="http://www.violinodicapra.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>violino di capra</b></span></a>.</div>
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Salumi, formaggi, olio, aceto, marmellate, vino, liquori, dolci, sono tante le cose che La Casera vende, tutte che si possono aprire e mangiucchiare durante un aperitivo, prendendo nota e scoprendo formaggi particolarissimi, non perdendo, il <a href="http://www.bettelmatt.eu/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Bettelmatt</b></span></a>, la gloria della caseificazione della zona, il formaggio reso famoso da Raspelli che lo ha fatto diventare un must.</div>
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Se vorrete Eros vi spiegherà qualsiasi cosa di quello che rivende e vi farà assaggiare tutto il possibile per saziare il vostro desiderio di cultura gastronomica.</div>
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La Casera,</div>
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piazza Ranzoni 19</div>
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Verbania-Intra.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVnETRHdz_IZAZNi4VE_DO90ZD41EMPUTVhR1UUI840e5kjxwsLHf3sunCqd96rPhlL8czydioZmb7-3a77jLV6Vh_WYsUlSmDD8sixNWXN3fyftuXlvd1i4LHy3Hmm0WgF4CmSFiVl9A/s1600/IMG_0945.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVnETRHdz_IZAZNi4VE_DO90ZD41EMPUTVhR1UUI840e5kjxwsLHf3sunCqd96rPhlL8czydioZmb7-3a77jLV6Vh_WYsUlSmDD8sixNWXN3fyftuXlvd1i4LHy3Hmm0WgF4CmSFiVl9A/s1600/IMG_0945.JPG" /></a></div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-34211714142825640922012-12-23T22:20:00.000+01:002012-12-23T22:21:13.570+01:00Gran tour Trentino Alto Adige, tappa 2<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJD1eOOZ2V07cGGWDW7kn-Q3g71fyHPJ1KoQBqDTX-qP4XWjsGbNdnGtCIiJn8Kq3jbx5H7vQy0qW0wuUWZwMfX3OqWg_2fXBm8VvOiYVvRjxhkOcFS_olAMI5cMAbm-9pSOcuCDgan5M/s1600/IMG_3081.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJD1eOOZ2V07cGGWDW7kn-Q3g71fyHPJ1KoQBqDTX-qP4XWjsGbNdnGtCIiJn8Kq3jbx5H7vQy0qW0wuUWZwMfX3OqWg_2fXBm8VvOiYVvRjxhkOcFS_olAMI5cMAbm-9pSOcuCDgan5M/s1600/IMG_3081.jpg" /></a></div>
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La cronaca del Trentino era stata improvvisamente interrotta dal Salone del Gusto e da qualcosa come 5 esami da dare in un mese e mezzo scarso, con timide richieste da parte dei professori come: "inventate la tracciabilità di olio extra vergine d'oliva e fate un piccolo piani di marketing per promuoverlo", "ideate un evento enogastronomico che faccia capire, per bene, l'importanza della geografia di quel territorio nei prodotti che produce", cosucce quindi di rapida e indolore soluzione.</div>
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Ma visto che ogni cosa ignorata richiama prima o poi attenzione, le foto dell'ultima parte del viaggio in Trentino hanno cominciato ad apparire inspiegabilmente sullo schermo del computer, segnale da me intrepretato come "adesso, lo fai, punto".</div>
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E così, un po' intimidita dall'intraprendenza delle foto e con alcuni sensi di colpa molto arzilli, mi sono messa sulla scrivania a finire quello che stavo facendo qualche mese fa, mannaggia a me.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZUnXLTj_ZgmuUYVh0sAHDMwVOBS7ZqSq6zelP1aHh70YUxOCLs7cVDy8kChdUij9hcmu4sDVD1qwdAuhAh4HXab9l6glTQfR_r3nB4fwk8tqHR87oNOmYepcne54odmujrhDz5Pb0moU/s1600/IMG_3084.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZUnXLTj_ZgmuUYVh0sAHDMwVOBS7ZqSq6zelP1aHh70YUxOCLs7cVDy8kChdUij9hcmu4sDVD1qwdAuhAh4HXab9l6glTQfR_r3nB4fwk8tqHR87oNOmYepcne54odmujrhDz5Pb0moU/s1600/IMG_3084.jpg" /></a></div>
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Andriano. Piccolissimo centro vicino alla Strada del Vino del Sudtirol, quasi tutto formato da bed and breakfast e ristorantini. Il nostro <a href="http://www.gallorosso.it/it/agriturismo-in-alto-adige/appartamenti-e-camere-in-alto-adige/maso/burg-wolfsthurn-andriano-s-strada-d-vino+2429.html"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>B&B</b></span></a> era però un po' diverso dagli altri. Un piccolo castello medievale con tanto di stradina sterrata per arrivarci. Un filo inquietante la notte, magico la mattina quando ti svegli e hai sotto di te tutta la valle, con vigneti e meleti. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr-RmYYWrI0MpMBrvBY3rYDhevY2MYwxGn8ephe7eANp-IfhtV0pmBz3qRpgBFyT-yjxDJ21bhEJO44-f-QGBdA41u_7KXe68dZg_-zNq6bupWuG402VDtqgjHHUwbbFVha4-KIO-FELo/s1600/IMG_2925.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr-RmYYWrI0MpMBrvBY3rYDhevY2MYwxGn8ephe7eANp-IfhtV0pmBz3qRpgBFyT-yjxDJ21bhEJO44-f-QGBdA41u_7KXe68dZg_-zNq6bupWuG402VDtqgjHHUwbbFVha4-KIO-FELo/s1600/IMG_2925.jpg" /></a></div>
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La giornata è dedicata alla <a href="http://www.suedtiroler-weinstrasse.it/italiano/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Strada del Vino</b></span></a>, alla visita a <a href="http://www.degust.com/it.html"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Degust</b></span></a>, alla cantina di <a href="http://www.cantinatramin.it/EN/1/9/termeno.htm"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Termeno</b></span></a> e per finire, sia mai che si muoia di fame, una cena al <a href="http://www.zur-rose.com/it/index.php"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Zur Rose</b></span></a>, storico ristorante di Appiano. I paesaggi che si susseguono sono di un verde brillante con punteggiature gialle e rosse. La <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Viticoltura"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>pergola trentina</b></span></a>, crea magici giochi d'ombra e la cosa più divertente è correrci sotto e spuntare dall'altra parte, guardare il panorama, fare qualche foto e mangiare un acino di Muskateller. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-dn4XajRDMArtSl2VTx6yX-pc5nPkoAPo_K0TUH1NIyZjHOnZXpQ-Q585aHt-9Hl3koPITC4spbvWBDZ8JjEMEabK79DsrY4gymeCK2NiJ8b2R8qywuf26euveo7HVBwxDW4DkFo5vQg/s1600/IMG_2928.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-dn4XajRDMArtSl2VTx6yX-pc5nPkoAPo_K0TUH1NIyZjHOnZXpQ-Q585aHt-9Hl3koPITC4spbvWBDZ8JjEMEabK79DsrY4gymeCK2NiJ8b2R8qywuf26euveo7HVBwxDW4DkFo5vQg/s1600/IMG_2928.jpg" /></a></div>
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Molte camminate dopo, molti panini di segale dopo, molto speck dopo, riprendiamo la macchina per vedere la famosa cantina di Termeno, un gioiellino di design dopo la massiccia ristrutturazione che ha subito 2 anni fa. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_FirneBEpglkLB9uzEpJJNyh1GbNwpGJ-ceUwaulVLofGROxY9nv10nZ-alUMVXwp3G-vMcNPvSwJKMEgvyEEqpW-eD5HQWl00_wlBQFXM-e2cIyZjs7hW_BgpjJEQVQfTz9ogaOjRVc/s1600/IMG_3021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_FirneBEpglkLB9uzEpJJNyh1GbNwpGJ-ceUwaulVLofGROxY9nv10nZ-alUMVXwp3G-vMcNPvSwJKMEgvyEEqpW-eD5HQWl00_wlBQFXM-e2cIyZjs7hW_BgpjJEQVQfTz9ogaOjRVc/s1600/IMG_3021.jpg" /></a></div>
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La struttura si nota da lontano per il suo verde accecante e per la strana geometria che si innalza sopra la rotondità delle vigne circostanti. Potrebbe essere la sede di una Lega Nord avveneristica ed invece è il punto vendita di una delle cantine sociali più grandi dell'Alto Adige. Dentro acciaio, legno e tanti tanti calici che girano vorticosamente tra il bancone e gli avventori (tedeschi). Ottimi i vini, abbiamo assaggiato i classici della zona e anche un metodo classico che ci ha lasciato particolarmente soddisfatte. Oltre lo shop c'è una terrazza che da sulle vigne. Un posticino ideale per l'autunno, quando l'aria è frizzantina, il paesaggio è multi color e ozieggiare con un bicchiere di vino in mano viene più che naturale. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHhAJKJrbnA0tICsXsMMbOU31U3L-0I7DE4sqtlVzAGQABebHU5LXvnQPXSNqPUUf1HD6LgRkAbq6KJo2N4NmEEpjqbOLlrYNezBGeNFOTm_0D7uadOVesV49lSNUs4O1vm63DmqzUrJE/s1600/IMG_3006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHhAJKJrbnA0tICsXsMMbOU31U3L-0I7DE4sqtlVzAGQABebHU5LXvnQPXSNqPUUf1HD6LgRkAbq6KJo2N4NmEEpjqbOLlrYNezBGeNFOTm_0D7uadOVesV49lSNUs4O1vm63DmqzUrJE/s1600/IMG_3006.jpg" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpgFECB8g_feZvl_jCwCJyXPL-hYzCaUKQuBaW4PQI6ogzQpIeXQSFV-Uoav2gmGtkoED_fmAa-eYaPl2fRyc8BcIqQaHr-_xzfyZ_vvVBAZ-Z-S3XIzrPPlWVQc_1PrdC1z5G0VR_E2w/s1600/IMG_3000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpgFECB8g_feZvl_jCwCJyXPL-hYzCaUKQuBaW4PQI6ogzQpIeXQSFV-Uoav2gmGtkoED_fmAa-eYaPl2fRyc8BcIqQaHr-_xzfyZ_vvVBAZ-Z-S3XIzrPPlWVQc_1PrdC1z5G0VR_E2w/s1600/IMG_3000.jpg" /></a></div>
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Qualche acquisto, qualche parola detta in italiano in un mare di vocaboli teutonici e poi ancora via. Veloci, velocissime verso Degust. Degust è il nome dell'azienda di affinamento di Hansi Baumgarten, fratello dell'ancora più famoso <a href="http://www.schoeneck.it/it/cucina.html"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Karl Baumgarten</b></span></a>, chef stellato in Alto Adige.</div>
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Degust negli ultimi 10 anni è diventato un punto di riferimento per tutti i gli appassionati di formaggio in Europa, Hansi compra formaggio da tutto il continente e poi lo affina. Il che vuol dire che può anche solo destinarlo alla stagionatura in grotta (della II guerra mondiale, usata da Mussolini per nascondere le armi) o invece conciarlo con spezie, foglie (anche d'oro), alcolici e i più svariati aromatizzanti. Il risultato sono formaggi diversissimi rispetto a quando arrivano nel suo laboratorio: girano persino voci di Camembert in piena crisi d'identità dopo il suo trattamento.</div>
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Hansi fa tutto questo e tra qualche mese avrò una validissima aiutante nel suo laboratorio: Marcella:-)</div>
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Sei mesi per cominciare ad imparare l'arte, conoscere i canali di distribuzione, migliorare la comunicazione e promozione dei prodotti, partecipare alle fiere di settore.</div>
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Hansi ci ha fatto fare tutto il giro dell'azienda, ci ha presentato tutti i suoi deliziosi dipendenti che con fantastico accento tedesco ci salutavano e che con discreta fatica ci cercavano di spiegare i loro prodotti in italiano.</div>
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Poi ci siamo tutti accomodati nella saletta per le degustazioni e ci ha fatto assaggiare tutto il suo mondo. E sottolineo proprio il suo, perchè io sapori così non ne avevo mai sentiti e abbinamenti così forti ma piacevoli sono stati come un passaggio di iniziazione. Un passaggio verso una cultura casearia tutta nuova, un diverso modo di concepire il formaggio: la qualità, le potenzialità del latte non si fanno solo trapelare da una buona lavorazione in caseificio ma anche da un buon affinamento, una pratica che permette di guidare le fermentazioni in modo che si creino aromi secondari perfetti per quel tipo di latte.</div>
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In pratica un'arte:-)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaQP9w3OnMEYldpM28496QWVPM8crY1Z6tSe5cWBAhyphenhyphenJWhyphenhyphenjHPkztG19iggMmuvdWFG4tn5DvfoI5MtXPnw0YeWBSvXseyHX8And_3RQgCXxCt19C-p5kDS0i5JanYR3KWdfmgDrLzBZk/s1600/IMG_3037.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaQP9w3OnMEYldpM28496QWVPM8crY1Z6tSe5cWBAhyphenhyphenJWhyphenhyphenjHPkztG19iggMmuvdWFG4tn5DvfoI5MtXPnw0YeWBSvXseyHX8And_3RQgCXxCt19C-p5kDS0i5JanYR3KWdfmgDrLzBZk/s1600/IMG_3037.jpg" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilOpoMGcgeiz3Uj7YkogPOG5a6DkHJ9uCbuSaz7izFAVoNmtT3KG4wUuFhuAdjEBzqHGfxT23x20y7mlfiM1iuL9J3Uv6s8roSwODbJUjJ8FEJCxQvrsAPqLNidiEo8K3uw8xw-A0zuuo/s1600/IMG_3050.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilOpoMGcgeiz3Uj7YkogPOG5a6DkHJ9uCbuSaz7izFAVoNmtT3KG4wUuFhuAdjEBzqHGfxT23x20y7mlfiM1iuL9J3Uv6s8roSwODbJUjJ8FEJCxQvrsAPqLNidiEo8K3uw8xw-A0zuuo/s1600/IMG_3050.jpg" /></a></div>
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Per finire, Zur Rose. </div>
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Più che un ristorante un istituzione qui in Alto Adige. Il primo ristorante stellato della provincia, lo chef quasi un eroe popolare da queste parti.</div>
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Il locale è molto bello, caldo, arredato con il legno e la boiserie. Il menù è quello autunnale: funghi, zucche e tanti formaggi, ovviamente di Hansi:-)</div>
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Noi abbiamo optato per una formula antipasto+primo+dolce, lasciando perdere il secondo solo per una questione di prezzo. </div>
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Abbiamo, in ordine, mangiato una variazione di testina di vitello con gelato alla senape, ottima ed un petto di quaglia su tartare di patate e finferli, tenerissimo ed estremamente godurioso.</div>
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Come primo un risotto al formaggio grigio e gelatina al peperoncino e dei ravioli di farina di pere secche con formaggio grigio, entrambi con cottura perfetta ed un ottimo equilibrio tra i diversi aromi.</div>
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Per finire un tortino di cioccolato con menta e lamponi con gelato alla panna acida ed una omelette dolce con le mele e bagnata da uno sciroppo di sambuco.</div>
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Qualche appunto? Forse si poteva osare un po' di più con i dolci, i tortini al cioccolato e le omelette dolci non hanno la portata innovativa dei ravioli al cioccolato e al formaggio grigio. Per il resto tutto perfetto, ottimo servizio, buoni i vini, giusto il prezzo, un onesto 45€ a testa, che da queste parti, si spendono proprio come niente.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL38UMP2qhMUs0vnCifcartDLkL0N480LlHZEaJHN0QRqX2KOEcPyEUpEu44UErisMm95qeZvixK2yBFbMd_qcNUAPLS2aWA-P7cW3cf6cw07XDxLdvPV7jEIaZTUMDBE5qcyHusfBgxU/s1600/IMG_3109.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL38UMP2qhMUs0vnCifcartDLkL0N480LlHZEaJHN0QRqX2KOEcPyEUpEu44UErisMm95qeZvixK2yBFbMd_qcNUAPLS2aWA-P7cW3cf6cw07XDxLdvPV7jEIaZTUMDBE5qcyHusfBgxU/s1600/IMG_3109.jpg" /></a></div>
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Auguri a tutti di Buon Natale!</div>
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<br />Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-41116552611872712252012-11-11T23:14:00.002+01:002012-11-13T10:42:05.427+01:00Salone del Gusto, col senno di poi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7pg-jVcEFhn66GEiR9sTwtZ2Crabt63OsSKNNxd97_61OS7Bv4o-x6FuigLoxuIBqZ9C2xspCEncPf3QhQv9L8Q-ogB3lk4nOhrvH72DzTTFvSaWvbWFcBsgeugxsZJTwNS3HUvYrso0/s1600/IMG_3155.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7pg-jVcEFhn66GEiR9sTwtZ2Crabt63OsSKNNxd97_61OS7Bv4o-x6FuigLoxuIBqZ9C2xspCEncPf3QhQv9L8Q-ogB3lk4nOhrvH72DzTTFvSaWvbWFcBsgeugxsZJTwNS3HUvYrso0/s1600/IMG_3155.JPG" /></a></div>
<br />
Giovedì 25 ottobre, ore 10.<br />
Pass? C'è.<br />
T shirts black and orange? Anche.<br />
Regali e regalini di mamma <a href="http://www.pastagarofalo.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #274e13;"><b>Garofalo</b></span></a> (con aggiunte di zia <a href="http://www.trespade.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #274e13;"><b>Tre Spade</b></span></a>)? Pure.<br />
Ok, allora è proprio il caso di lanciarci nella folla, negli stand, nella ressa ma anche nell'eccitazione di vivercelo un pochino-ino-ino da protagoniste questa volta.<br />
Prima tappa Garofalo, ovviamente. Emidio e Flavia da salutare, un sacco di gente a cui presentarsi per spiegare perchè sosteremo in zona così spesso (e così a lungo per quanto mi riguarda:-).<br />
Il Salone ci appare subito enorme, grandissimo, forse troppo. Per chi dovrà fare il nostro sporco lavoro i km da macinare si presentano tanti, molti.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJpIbMIcqlkTNtzQFRfr94SJ4NqnoKMKxoO1Hq1KB3BrWLhyphenhyphenL9WflKecoQbAbkH_KQrIT7pYuRQq11mOV3xiNSVUt_P92ABpzhwhtc-61Vuf2mmitDsi5H1oliOLvYnKPknNxgQw_xz98/s1600/IMG_3158.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJpIbMIcqlkTNtzQFRfr94SJ4NqnoKMKxoO1Hq1KB3BrWLhyphenhyphenL9WflKecoQbAbkH_KQrIT7pYuRQq11mOV3xiNSVUt_P92ABpzhwhtc-61Vuf2mmitDsi5H1oliOLvYnKPknNxgQw_xz98/s1600/IMG_3158.JPG" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7hB73Z5Yw8ZAhXHIs4jbEfEvECSMOKOuZg2LPJQFvE8Z7Sx-vk60qhxcBCmZ73MfkZmuOeh0Se80KNVcF3a3_y1zKqCOoKcJ2n1b6-E1N2Z781KvQpCuYxIXzPCapFPH8hDC2L7-imT4/s1600/IMG_3222.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7hB73Z5Yw8ZAhXHIs4jbEfEvECSMOKOuZg2LPJQFvE8Z7Sx-vk60qhxcBCmZ73MfkZmuOeh0Se80KNVcF3a3_y1zKqCOoKcJ2n1b6-E1N2Z781KvQpCuYxIXzPCapFPH8hDC2L7-imT4/s1600/IMG_3222.JPG" /></a></div>
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Il primo giorno scorre in mezzo a qualche problemuccio organizzativo, a molte persone conosciute, molte ri-conosciute e qualche sparuto assaggio quà e là. Capiamo subito che ci saranno troppe cose da fare e da vedere in soli 4 giorni perchè si possa dare un contentino a tutti nostri desideri e curiosità. Meglio scegliere e concentrarsi su poco, pochissimo e stare attenti a non farsi inglobare dalla folla (quest'ultimo punto molto importante).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_5rviAYTHEX7bQN2qkK7UhZZzJ9bch2HIUPP3aOi3FDIJSOGk89XclfXgia7N4LMaUneOXP0s1CjgOYcI0njSPUjsSy-PVDM9jkks7xoYObmwIsLiwQ72-uxyhb1XiXLlMnUzBxtvBYQ/s1600/IMG_3239.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_5rviAYTHEX7bQN2qkK7UhZZzJ9bch2HIUPP3aOi3FDIJSOGk89XclfXgia7N4LMaUneOXP0s1CjgOYcI0njSPUjsSy-PVDM9jkks7xoYObmwIsLiwQ72-uxyhb1XiXLlMnUzBxtvBYQ/s1600/IMG_3239.JPG" /></a></div>
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Formaggi di latte ovino (la scoperta di quest'anno si chiama <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Montebore_(formaggio)"><span class="Apple-style-span" style="color: #274e13;"><b>Montèbore</b></span></a>), fagioli, salumi prodotti con i tagli più impensati di maiale (sangue, lardo, pane, spezie e pinoli. Ecco a voi il <a href="http://www.sergiofalaschi.com/scheda-prodotto.php?idProdotto=151&idCategoria=2"><span class="Apple-style-span" style="color: #274e13;"><b>Mallegato</b></span></a>), aziende gestite da ragazzi con un incredibile entusiasmo, formaggi provenienti da malghe a 2000 metri. Tante facce, tutte sorridenti, tanti prodotti, tanti coltelli che si agitavano per tagliare, far assaggiare, far capire con un prodotto, la propria scelta di vita.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj0Uc2gIO6TXUZYeDwf7stCq2yAT-8xWkejbf0os-7EUTJQ6AJcQsJcai-e9BDWhc0Dn8PaL1kHRsOB54tC0mUGYPnzMQ-o9fc1JmZP8i_CtF7_KLSrGPF4rcgFfLZgQMqhsuzff91Dno/s1600/IMG_3244.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj0Uc2gIO6TXUZYeDwf7stCq2yAT-8xWkejbf0os-7EUTJQ6AJcQsJcai-e9BDWhc0Dn8PaL1kHRsOB54tC0mUGYPnzMQ-o9fc1JmZP8i_CtF7_KLSrGPF4rcgFfLZgQMqhsuzff91Dno/s1600/IMG_3244.JPG" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsf2XyB-PscQysRI53jVArVAELNI_QYhrgkxEwE-IBmkgbYVI212XutMQO0LUn3BkLwmLGkSV64hSQI9B1eHmw34ognQMsN3y61Ffe0AfF91g3MNqi6cvYWX9d6bBc6PVOmU4idCuNrcM/s1600/IMG_3254.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsf2XyB-PscQysRI53jVArVAELNI_QYhrgkxEwE-IBmkgbYVI212XutMQO0LUn3BkLwmLGkSV64hSQI9B1eHmw34ognQMsN3y61Ffe0AfF91g3MNqi6cvYWX9d6bBc6PVOmU4idCuNrcM/s1600/IMG_3254.JPG" /></a></div>
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Secondo e terzo giorno, la fatica si fa sentire, la gente aumenta esponenzialmente. I tour prendono il ritmo tra giornalisti stranieri, signore cinesi alla scoperta dell'Italia, delegati Slow Food canadesi ed australiani, studenti dell'Unisg. </div>
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Tante persone diverse, ognuna con una sua sensibilità e curiosità verso particolari e dettagli diversi. Domande (molte), assaggi, scambi di considerazioni, biglietti da visita e magliette.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEUwJX4A-Mw5VTOWeczOcy-4knMMxyycNT1VK1dFDNvZkCfyqNmJVOA0DMzjE0IlPhqplCmFmkSKLkjvwWhdICE6RIUVP4m8l8t8y4U4elQPaTDb8mwbaOt95BUwgH_Yv-3Y3OqOUKM9E/s1600/IMG_3251.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEUwJX4A-Mw5VTOWeczOcy-4knMMxyycNT1VK1dFDNvZkCfyqNmJVOA0DMzjE0IlPhqplCmFmkSKLkjvwWhdICE6RIUVP4m8l8t8y4U4elQPaTDb8mwbaOt95BUwgH_Yv-3Y3OqOUKM9E/s1600/IMG_3251.JPG" /></a></div>
<br />
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Questo Salone si era dato un impegno ambizioso: abbassare la sua impronta inquinante del 70%, numeri pazzeschi per una fiera che movimenta merci e persone da tutte le parti del mondo ma che risulta necessario per far capire che cambiare si può e che Slow Food non predica qualcosa, razzolando risultati molto diversi. Ad essere onesta, non ho capito se la percentuale è stata centrata, ma posso assicurare di aver visto imballaggi biodegradabili ed una gestione dei rifiuti molto seria. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpt-cbj_aNqHrt6sC_UMZrcv8jHk1O-2PjPxj2Hvb6WTjKjLLn3wwop_iLwX_KKw7mc1ZxV6P629zZGXVVOrFQhOwqeNUg4DnhjiOn4V6Rbol5Bvify4aS_q3XDqsYjbZ7DYb9aiZaUz0/s1600/IMG_3201.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpt-cbj_aNqHrt6sC_UMZrcv8jHk1O-2PjPxj2Hvb6WTjKjLLn3wwop_iLwX_KKw7mc1ZxV6P629zZGXVVOrFQhOwqeNUg4DnhjiOn4V6Rbol5Bvify4aS_q3XDqsYjbZ7DYb9aiZaUz0/s1600/IMG_3201.JPG" /></a></div>
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A Terra Madre, sabato, ho avuto un piccolo sussulto. Nell'area francese ho trovato lo stand di una <a href="http://www.la-cure-gourmande.fr/"><span class="Apple-style-span" style="color: #274e13;"><b>biscotteria</b></span></a> francese di Aix en Provence che è strettamente legata ad una bellissima giornata passata sotto la pioggia, camminando e sgranocchiando biscotti, in cui cercavo di tenere le fila della mia vita, in quel momento parecchio confusa.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiotcecZ1MES1aFR_209A0MzxzA4AB7gXFFKpHAgcTm6JbQzjfdB1btNbClsbWAAZ3OwmOz0cKhsQsNfLNTRELcwBbxmxmF0vVbI7vxFyADrO5rSiCWG2tO3ql41yBILGMJpq50fWq4RfU/s1600/IMG_3260.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiotcecZ1MES1aFR_209A0MzxzA4AB7gXFFKpHAgcTm6JbQzjfdB1btNbClsbWAAZ3OwmOz0cKhsQsNfLNTRELcwBbxmxmF0vVbI7vxFyADrO5rSiCWG2tO3ql41yBILGMJpq50fWq4RfU/s1600/IMG_3260.JPG" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBCv0S-gZSu_TAHrpdnzr75Esk2swI09MLxWaAtO6nDFRknJlsNL2cAKT0HQYbzCvA5sAkTlLMdEh8kYXd-HhRjDY1cSje1g6r7tNThQRU1rhgQX9x_wKWMtB_9JMfhPU-w8K4ij0pqGE/s1600/IMG_3256.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBCv0S-gZSu_TAHrpdnzr75Esk2swI09MLxWaAtO6nDFRknJlsNL2cAKT0HQYbzCvA5sAkTlLMdEh8kYXd-HhRjDY1cSje1g6r7tNThQRU1rhgQX9x_wKWMtB_9JMfhPU-w8K4ij0pqGE/s1600/IMG_3256.JPG" /></a></div>
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Un piccolo giro in Trentino per prendere sempre più confidenza con la mia nuova casa (da febbraio su questi schermi) ed è già domenica, l'ultima giornata di lavoro, domani ci attende solo un laboratorio del gusto sui formaggi e vini d'Alsazia e poi un breve giro di saluti. </div>
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Lunedì: qualche piccolo problema di afonia ed un Salone vuoto, in fase di smantellamento, triste come tutte le cose che stanno per finire e che si è visto iniziare. </div>
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Un ultimo sguardo e questo ci cade su un invito per il futuro, uno di quelli che ti fa sorridere e uscire dai tornelli con il sorriso di chi ha tanto desiderato esserci e alla fine c'era.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs0fNOC2wIMUm7FI60ptTvNPmi8_yBPcgtO2_wQk8Kf-rvq3mBZFf2J8LzaXW7IuS40g5FoV1tmzUbd9jHOtnBCF_JpV-EyyLa1h64wJXwLbYYqeMTmmqSUgfwQEk6eO6i1M9pH2GJXr0/s1600/IMG_3266.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs0fNOC2wIMUm7FI60ptTvNPmi8_yBPcgtO2_wQk8Kf-rvq3mBZFf2J8LzaXW7IuS40g5FoV1tmzUbd9jHOtnBCF_JpV-EyyLa1h64wJXwLbYYqeMTmmqSUgfwQEk6eO6i1M9pH2GJXr0/s1600/IMG_3266.JPG" /></a></div>
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Qualche, doveroso, aggiornamento: </div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/evqiYx8Q-VE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-12783902517361347062012-10-19T13:13:00.000+02:002012-10-19T13:13:59.409+02:00Salone del gusto#2012<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi08-INTCZsUMVFl9k_P2S_QEEFLGRsiRMdTHQQkxoslUgIkHFnesy8WKKBi7UhO0fNliL7ry6xR4si8vh1AHBm5C9nOxmiQaHy66pwOki8x-6RO9q5Py5pGzvorfmQb9akFL10aNResSw/s1600/PPT_2012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi08-INTCZsUMVFl9k_P2S_QEEFLGRsiRMdTHQQkxoslUgIkHFnesy8WKKBi7UhO0fNliL7ry6xR4si8vh1AHBm5C9nOxmiQaHy66pwOki8x-6RO9q5Py5pGzvorfmQb9akFL10aNResSw/s640/PPT_2012.jpg" width="640" /></a></div>
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Eh sì ecco a voi il Salone del Gusto 2012!</div>
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Il primo in cui, dopo anni di tante morbose incursioni da giovani appassionate, ci vede finalmente, collaborare attivamente ad alcune iniziative del Salone ed in generale a viverlo a 360°C grazie al fatto di essere studenti all'Unisg.</div>
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Un post, questo, ad alto tasso promozionale, pensato e scritto per fare un pochino di pubblicità ai progetti a cui stiamo lavorando da diversi mesi e che in questi ultimi frenetici giorni ci stanno facendo fare le ore piccole davanti al computer:</div>
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<span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><i></i></span><br />
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<span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><i>Passi belanti tour: viaggio tra i pecorini d'Italia</i></span>. </div>
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Un viaggio tra i profumi e i sapori delle produzioni casearie italiane più rare e particolari. Un' intensa ora e mezza a chiacchierare con i casari custodi di pratiche antiche come la transumanza, per concludere con una degustazione guidata dei formaggi di cui si è parlato. I tour partono venerdì 26 alle 11:30 ed alle 19:00 e sabato 27 alle 16:00, potete prenotare il tour <a href="http://www.unisg.it/salone-del-gusto-2012-personal-shopper-su-misura/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>qui</b></span></a>.</div>
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<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><i>Gli illustri sconosciuti: viaggio tra i salumi dimenticati dalla GDO</i></span>. </div>
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Salumi prodotti da pochissimi artigiani, fatti con interiora, tagli particolari e spezie, frutto della saggezza dei contadini e del vecchio adagio "del maiale non si butta via niente". Salumi che non hanno spazio nella GDO perchè si pensa che non interessino al grande pubblico, forse erroneamente?! </div>
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Sabato 27 alle 11:30 e alle 19:00. Per prenotare <b><a href="http://www.unisg.it/salone-del-gusto-2012-personal-shopper-su-misura/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">qui</span></a><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">.</span></b></div>
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<span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><i>Giovani che fanno il mestiere dei nonni: voci dal ritorno alla terra</i></span></div>
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Garofalo lancia quest'anno i suoi tour marchiati Gente del Fud, tour basati sui prodotti recensiti su GDF e sui produttori ad essi collegati. Questo tour coinvolgerà i produttori giovani, quei ragazzi che continuano le produzioni storiche di famiglia o che invece ritornano ad una dimensione rurale spesso ignorata dai loro coetanei. Da giovedì a domenica, alle 14:30. Per prenotarsi <a href="http://www.salonedelgusto.it/educa.plp?pagina=educa_personal_shopper"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>qui</b></span></a>.</div>
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<span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><i>Fagioli d'Italia per Garofalo</i></span></div>
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<br />
Zolfino, Sorana, Rosso di Lucca, fagiolina del Trasimeno.</div>
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Niente Borlotti, Cannellini e bianco di Spagna, ma una scoperta della biodiversità italiana che, a dispetto di quanto si sappia, è vastissima anche nel mondo delle leguminose.</div>
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Da giovedì a domenica, alle 14:30. Per prenotarsi <a href="http://www.salonedelgusto.it/educa.plp?pagina=educa_personal_shopper"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>qui</b></span></a>.</div>
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<span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><i>Formaggi d'alta quota per Garofalo</i></span></div>
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Pascoli sulle Alpi e sugli Appennini, casari che allevano antiche razze bovine e che producono formaggi in condizioni decisamente più difficili di quelle che devono affrontare i loro colleghi in pianura.</div>
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Viaggio tra chi non si arrende alle comodità e lotta ogni giorno per far conoscere i propri prodotti dai profumi e sapori di prati incontaminati.</div>
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Da giovedì a domenica, alle 14:30. Per prenotarsi <a href="http://www.salonedelgusto.it/educa.plp?pagina=educa_personal_shopper"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>qui</b></span></a>.<br />
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Inoltre ci sono i tour curati dagli altri ragazzi dell'Università, che potrete scoprire <b><a href="http://www.salonedelgusto.it/educa.plp?pagina=educa_personal_shopper"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">qui</span></a><span class="Apple-style-span" style="color: #274e13;">.</span></b></div>
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Tutti i tour (tranne l'ultimo la cui guida sarà una nostra compagna di classe) avranno come guida le qui presenti blogger, non mancate:-)</div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-31294106889967516092012-10-13T18:19:00.002+02:002012-10-13T18:19:42.963+02:00Grand tour Trentino-Alto Adige, tappa 1<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUJHstMdhyphenhyphenYA4IbOJChgU1hdzDqo_DOGU-FXlvMigv3VwHuOhS-ltlG1laGXtVS1OkPrS5qCnwRTNm15PDgb0wx5Hz0PmB2tmv5uL1MoCrmVCqerea7-G4BtNN1uJuECRbRB52D6scvOo/s1600/IMG_2799.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUJHstMdhyphenhyphenYA4IbOJChgU1hdzDqo_DOGU-FXlvMigv3VwHuOhS-ltlG1laGXtVS1OkPrS5qCnwRTNm15PDgb0wx5Hz0PmB2tmv5uL1MoCrmVCqerea7-G4BtNN1uJuECRbRB52D6scvOo/s1600/IMG_2799.jpg" /></a></div>
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Certe volte nella vista tutto si incastra perfettamente e così senza neanche pensarci ci si ritrova con un compleanno importante da festeggiare, uno stage da decidere ed una passione infinita per due provincie del Nord Est: il Trentino e l'Alto Adige.</div>
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Mixare queste tre cose è semplice, meno scontato è ottenere qualcosa di buono, come una settimana da passare in vacanza per festeggiare il compleanno, molte aziende da visitare e qualcuna che inaspettatamente sia interessata a te.</div>
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E così una settimana fa la piccola carovana è partita per passare la sua prima giornata a Trento, per poi proseguire a Vigo di Ton e per finire ad Andriano, dove l'attendeva un b&b formato castello medievale dove trascorrere cinque lunghi giorni a vedere un po' se il destino ce la faceva giocare questa carta nord orientale.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizconji-dPw5ZPB8wLIKSgUsGYvmBMysMRx43X8cDVmH64iABB72o7cjPfIKAxotgrVAZhklWd7wV_WszSnq7h7bCMp6vLk9z6kTXp6v9O1f984w6dkLFrNFn1xpFSUt5QhAWCNP42E4Q/s1600/IMG_2840.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 0em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="440" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizconji-dPw5ZPB8wLIKSgUsGYvmBMysMRx43X8cDVmH64iABB72o7cjPfIKAxotgrVAZhklWd7wV_WszSnq7h7bCMp6vLk9z6kTXp6v9O1f984w6dkLFrNFn1xpFSUt5QhAWCNP42E4Q/s640/IMG_2840.JPG" width="640" /></a></div>
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In tanti anni di più o meno assidua frequentazione della zona ci eravamo sempre ripromesse di visitare</div>
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la <a href="http://www.cantineferrari.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Ferrari</span></a> un giorno o l'altro, per i 30 anni ci è sembrato il momento giusto per farlo.</div>
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Lo stabilimento della casa più famosa del metodo classico italiano c'è sembrato una struttura <i>work in progress</i> dove si mischiano stili diversi di architettura frutto di allargamenti e ristrutturazioni continui che per il momento generano un po' di confusione al visitatore: si inizia con una strana casetta di legno stile anni '70 (con arredamenti originali) per finire in una struttura tutta specchi e sculture di <a href="http://www.arnaldopomodoro.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Arnaldo Pomodoro</span></a> molto anni 2000.</div>
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Continuità? Non sono una esperta d'arte nè di <i>interior design</i> ma se fossi un membro della famiglia Lunelli modificherei sensibilmente la parte anni '70-'80 che è di gusto chiaramente sorpassato e poco in linea con i canoni dell'estetica dell'arredamento attuale.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiv9ABh_qAdjZfOdD4cgFFSss8C6c4T5bG1BdmICEEfvu4XDorBIARfL_WL4MhgsypEx0IXfgjPJ1xQJ-rT6Yh6CC7Z4UW3SXqTCOqEEJYvFurJTP66So2HE9XVR2fZX3PCIZzNloEOpI/s1600/IMG_2804.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiv9ABh_qAdjZfOdD4cgFFSss8C6c4T5bG1BdmICEEfvu4XDorBIARfL_WL4MhgsypEx0IXfgjPJ1xQJ-rT6Yh6CC7Z4UW3SXqTCOqEEJYvFurJTP66So2HE9XVR2fZX3PCIZzNloEOpI/s1600/IMG_2804.jpg" /></a></div>
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Unico tributo alla modernità dei divanetti di plastica bianco lattiginoso a marchio Ferrari, suppongo dotati di lampadine interne per ottenere giochi di luce nei dehor dei locali che servono Ferrari. </div>
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Il tour inizia con un breve filmato della storia delle Cantine, nate dall'idea dell'enologo Giulio Ferrari che ebbe l'intuizione di capire che la zona della <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Champagne-Ardenne"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Champagne</span></a> e quella del Trentino avevano molti punti in comune e che importando delle barbatelle di <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Chardonnay"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Chardonnay</span></a> dalla Francia all'Italia si poteva creare un Champagne tutto italiano. Detto fatto, in poco tempo iniziò la produzione di un metodo classico che ebbe fin da subito un grandissimo successo e vinse parecchi premi persino in Francia. Ferrari non aveva figli ma ebbe, da anziano, un'altra intuizione quella di lasciare la sua azienda ad un rivenditore di vino di Trento, Bruno Lunelli. La famiglia Lunelli, alla terza generazione, è ancora l'attuale proprietaria delle cantine Ferrari.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNizy7e7UlhAO7KHZk2VgOUFc46SVVWuj_cXJxRdMyBjEBHe251AVXaqpym9qdNI5sJuKAMrqdzVX4-KI4BZPtNPHs-3nhH_XWL76ica-1UG-mWDV6QuPOp5MGo3jeulytyn1ty3r-OJM/s1600/IMG_2825.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNizy7e7UlhAO7KHZk2VgOUFc46SVVWuj_cXJxRdMyBjEBHe251AVXaqpym9qdNI5sJuKAMrqdzVX4-KI4BZPtNPHs-3nhH_XWL76ica-1UG-mWDV6QuPOp5MGo3jeulytyn1ty3r-OJM/s1600/IMG_2825.jpg" /></a></div>
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La visita prosegue snodandosi dalla zona di produzione del vino a quella dove le bottiglie in cui sta avvenendo la seconda fermentazione riposano per almeno due anni, per finire nella sala dove avviene il <i>degorgement</i> (rimozione tramite congelazione del collo di bottiglia dei lieviti e di altre impurità), il rimpinguamento del vino perso con un <i>liquer de dosage</i> e la messa in bottiglia del tappo, della gabbietta di alluminio e dell'etichetta.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN6WMfqpm_TpCpABzleuHDHEuUuq554JWnv_0y5Zop6brX07P076KOI2qANjVXG1nA6Blf3naFmutpWae53fQTBgyw_8laiIm7PHhHSsNIzQWYPikvLMTSNbvHAcnm99WFyHBdydXjYSw/s1600/IMG_2831.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN6WMfqpm_TpCpABzleuHDHEuUuq554JWnv_0y5Zop6brX07P076KOI2qANjVXG1nA6Blf3naFmutpWae53fQTBgyw_8laiIm7PHhHSsNIzQWYPikvLMTSNbvHAcnm99WFyHBdydXjYSw/s1600/IMG_2831.jpg" /></a></div>
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Alla fine della visita si passa prima davanti ad un modellino della nuova tenuta acquistata dal gruppo Lunelli, la tenuta <a href="http://www.tenutacastelbuono.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Castelbuono</span></a>, detta il carapace e completamente disegnata da Arnaldo Pomodoro per poi finire con una degustazione di un Ferrari a scelta della Casa, noi abbiamo assaggiato un Riserva Lunelli, veramente ottimo.</div>
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Terminata la visita siamo piuttosto contente, la guida è stata esauriente, disponibile e molto corretta (non si ricordava della nostra prenotazione e per questo non ci ha fatto pagare, chapeau), abbiamo risolto enigmi insoluti da sempre (l'acqua <a href="http://www.surgiva.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Surgiva</span></a> che acqua è? Perchè non si trova nella grande distribuzione? Risposta: è del gruppo Lunelli che la distribuisce solo alla filiera <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Horeca"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Ho.Re.Ca</span></a> ed è, tra l'altro, l'acqua ufficiale dell'AIS) e ci siamo degustate un ottimo vino su una bella poltroncina che avrebbe adorato il protagonista di Grease:-) </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZgqMNL2yYe83GkbeHX31QDB_945I6Yqz7J3slN9z4D_XnWH5k5x-6S-DZth7snTgx4cHuk0iqtL80Ln7_8z1oPIKrFJZzAdpA5GEeSfsw8YKsR2Zw5idmIRFWAOFDBC_5jbOt1Lk4_EU/s1600/IMG_2850.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZgqMNL2yYe83GkbeHX31QDB_945I6Yqz7J3slN9z4D_XnWH5k5x-6S-DZth7snTgx4cHuk0iqtL80Ln7_8z1oPIKrFJZzAdpA5GEeSfsw8YKsR2Zw5idmIRFWAOFDBC_5jbOt1Lk4_EU/s640/IMG_2850.JPG" width="640" /></a></div>
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Altro giro, altro regalo, questa volta tocca spingersi a Vigo di Ton, paesino non esattamente a portata di mano, dove nasce il <a href="http://www.mielithun.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Miele Thun</span></a> ed il suo geniale ideatore Andrea Paternoster, colui che ha portato alla ribalta il miele monofloreale e che riesce ad ottenere mieli più o meno da qualsiasi vegetale presente su questa terra (per dire noi abbiamo assaggiato quello di carota selvatica e quello di cardo).</div>
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Ad accoglierci non c'è lui ma un suo collaboratore a cui non basteranno tre ore per raccontarci tutto quello che producono e che hanno in mente per gli anni a venire. L'ultimo progetto in casa Thun è quello di una valorizzazione dell'aceto tramite l'associazione <a href="http://www.amiciacidi.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Amici Acidi</span></a>, unione di 5 produttori che considerano l'aceto non un prodotto secondario del mondo enologico ma bensì un potenziale protagonista assoluto della cucina.</div>
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Noi assaggiamo l'aceto di miele al rosmarino ed è subito amore, poco acido molto fresco e piacevolmente aromatizzato, ed è così che Andrea ci spiega deve essere l'aceto, deve dare soprattutto freschezza e non acidità.</div>
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Un giro nella produzione (piccola ovviamente, il miele devi giusto imbottigliarlo o al massimo tenerlo nel miscelatore per ottenere una cristallizzazione migliore) e poi via alla degustazione.</div>
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Proviamo una decina di qualità diverse di miele, tutte ottime ed alcune dai profumi un tantino troppo intensi, come il miele di Tarassaco che ricorda il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Puzzone_di_Moena"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Puzzone di Moena</span></a>, e scegliamo di prendere quello di Erica, delicatamente profumato e il Millefiori degli alveari presenti a <a href="http://www.allaroundfood.blogspot.it/2012/09/ricordi-destate1_12.html"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Casadonna</span></a>, la tenuta di Niko Romito, il millefiori più vellutato che abbia mai provato.</div>
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Nel frattempo, tra una leccatina e l'altra al cucchiaino sgocciolante di questo nettare, capiamo perchè questi mieli sono diventati così famosi: Andrea Paternoster per creare questi monovarietali particolarissimi, sposta le sue arnie in ogni parte d'Italia, dall'Isola di Sant'Erasmo di fronte a Venezia, fino alla Sicilia, passando dal Molise e Calabria. Colloca le arnie nei luoghi dove sono più presenti le specie vegetali che gli interessano e poi le lascia il tempo che esse producano il miele, prodotto quello le porta da un'altra parte, in un continuo Italian bee-tour.</div>
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Sono le 19, il tempo stringe, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Andriano"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Andriano</span></a> è lontana e dobbiamo ancora trovare il proto-castello e prepararci per la lunga giornata seguente, da passare tutta sulla strada del Vino in Alto Adige ripetendo ansiosamente quelle poche parole di tedesco, che non sappiamo ancora che ci serviranno un bel po' nei prossimi mesi.</div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-85225224089352594702012-10-07T23:13:00.006+02:002012-10-07T23:22:28.841+02:00Ricordi d'estate#2<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTAaS2NEi5KVXLAbhp7Tuj_-pIB_TCyOpM7GoFf8WKc9InCc7seOQQDNen1HFjJJQdUdkWqqBNk5uMTHXYynHgZYJ6HsIpoFxEMH2z2tzqXhgXStht8LzHGNmYL356auo6Ozl_DKSsvm0/s1600/IMG_2778.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTAaS2NEi5KVXLAbhp7Tuj_-pIB_TCyOpM7GoFf8WKc9InCc7seOQQDNen1HFjJJQdUdkWqqBNk5uMTHXYynHgZYJ6HsIpoFxEMH2z2tzqXhgXStht8LzHGNmYL356auo6Ozl_DKSsvm0/s1600/IMG_2778.JPG" /></a></div>
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I ricordi tendono a sbiadire col tempo e più la nebbiolina langarola scende a ricoprire gli acini più i 39°C di quel giorno a Portonovo perdono di nitidezza.</div>
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Ogni anno mi trovo sempre a rifare le stesse riflessioni in autunno che più o meno si concludono con una generale incredulità verso i cambiamenti di temperatura che avvengono in Italia nell'arco di pochi giorni. Inutile dirlo a Londra questa incredulità mi prendeva molto raramente: la differenza tra le temperature di aprile, luglio e settembre è molto sfumata. </div>
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Il giorno in cui abbiamo conosciuto Moreno Cedroni per la mia tesina sul rapporto tra ristorante e paesaggio, la temperatura era al di fuori della normale sopportazione, 39°C con l'80% di tasso di umidità, uno dei migliori modi per capire la provenienza della metafora "l'aria si tagliava con un coltello" (avete presente la condensa dopo che avete fatto la doccia? ecco la sensazione era quella:-)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioaYVtQ6Mu0mqKcDJK3dC_Y_m0KSD_cl9kYDqYVqJwsMitrkjqTMTDKNIg9ryvXwtHxxFehlYaEC-Auzo1n-5Xe5k8hgkqMpoLYFmd3P6yokhbQ6cAd-ntjdHv3G1XDyFJij2HkYEaoXw/s1600/IMG_2783.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioaYVtQ6Mu0mqKcDJK3dC_Y_m0KSD_cl9kYDqYVqJwsMitrkjqTMTDKNIg9ryvXwtHxxFehlYaEC-Auzo1n-5Xe5k8hgkqMpoLYFmd3P6yokhbQ6cAd-ntjdHv3G1XDyFJij2HkYEaoXw/s1600/IMG_2783.JPG" /></a></div>
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Il Clandestino di Moreno Cedroni è un locale stranissimo per essere di uno chef stellato, è incredibilmente mimetizzato nel paesaggio, non urla da nessuna parte la sua specialità rispetto agli altri <i>baracchini</i> presenti sulle spiagge, semplicemente si lascia scoprire, magari prendendo anche solo un Magnum al bancone del bar (e non intendo un piatto rielaborato alla Bottura intendo proprio il Magnum Algida di <i>trash-food</i> memoria).</div>
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Il locale è interamente di legno e Cedroni ci spiega che lui, a parte un piccolo ritocco alla veranda, non l'ha toccato ma che anzi l'ha volutamente lasciato come l'ha trovato, perchè così "<i>poteva rimanere quel localino abbordabile ai bagnanti che era sempre stato, non aveva proprio senso trasformarlo in un qualcosa di chiccoso </i>".</div>
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Non un ragionamento da tutti, inserendo un po' di psicologia nel discorso si potrebbe aggiungere che è un rischio che si corre solo se si è molto sicuri di chi si è, del proprio lavoro e non si deve più dimostrare (quasi) nulla a nessuno.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheTHSymrF367vOQnPuli5y6IUfT0KeozYcXeZbgYOcUM4JCDWxj25LDQQrqXQ-PM2lNxslHCyS8qrjtz54sD6S-vYZLsjQXwz91B4Yrcj3UY5U6tBFRvmPVv_WTjuzvdtImD-K7ufbAj0/s1600/IMG_2774.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheTHSymrF367vOQnPuli5y6IUfT0KeozYcXeZbgYOcUM4JCDWxj25LDQQrqXQ-PM2lNxslHCyS8qrjtz54sD6S-vYZLsjQXwz91B4Yrcj3UY5U6tBFRvmPVv_WTjuzvdtImD-K7ufbAj0/s1600/IMG_2774.JPG" /></a></div>
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Il menù varia a seconda del momento della giornata, al mattino si comincia con la colazione <i>pied dans l'eau, </i>il pranzo si risolve con un <i>susci</i> da nome favoloso (Pollicino, Il brutto anattrocolo...), la merenda con uno dei dolcetti presenti e la sera il Clandestino cambia faccia proponendo prima aperitivi e poi susci diversi, meno giocosi più eleganti.</div>
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E' così che questo luogo "<i>cambia a seconda della clientela che ospita e non cambia lui la clientela che frequenta la spiaggia</i>" ci dice Cedroni. L'umiltà è sempre emozionante, l'intelligenza disarmante e così il ritorno alla macchina per proseguire verso casa è pieno di riflessioni su questo chef dalla faccia simpatica e schietta.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvMbij3dpfvVE6VsE4BWbKXpJ9ntz_StzUpY5WqmjxO2gzJF4Nadb6ykhPu_Ax64yDnhaUy7MijTFe7tgejom4HDCqQ3Te5CsI4RJk1BaTlDPyj5HEFCqvLbu9uvt7QLAposPtlSYOvoY/s1600/IMG_2776.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvMbij3dpfvVE6VsE4BWbKXpJ9ntz_StzUpY5WqmjxO2gzJF4Nadb6ykhPu_Ax64yDnhaUy7MijTFe7tgejom4HDCqQ3Te5CsI4RJk1BaTlDPyj5HEFCqvLbu9uvt7QLAposPtlSYOvoY/s1600/IMG_2776.JPG" /></a></div>
<br />
L'ultima tappa della nostra estate è stata Eataly a Roma, il gigante aperto da qualche mese che ci richiamava come mosche al miele.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6i4UIa7tVihXTcAC540VpaGtaSP_WaHBtTDVH7QIUC0bePiLzCU41O3Bsk49hbd5dXM0ki7InXUGO-EZRm9JnOo8kgA7ehRHA8BVHhAMFeL8ywsfLIrw2jcQMEkT9V65zYKjU7uvxbfs/s1600/IMG_2059.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6i4UIa7tVihXTcAC540VpaGtaSP_WaHBtTDVH7QIUC0bePiLzCU41O3Bsk49hbd5dXM0ki7InXUGO-EZRm9JnOo8kgA7ehRHA8BVHhAMFeL8ywsfLIrw2jcQMEkT9V65zYKjU7uvxbfs/s1600/IMG_2059.JPG" /></a></div>
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Il primo impatto è, come dire, "bruciante" visti i 41°C di Roma ed il parcheggio tutto al sole che circonda questo grande stabile dall'architettura di acciaio e vetro dal sapore "internazionale". Eataly è grandissimo, più di quanto pensavamo e dopo qualche momento è veramente difficile non perdere il senso dell'orientamento e dello spazio in quello che è sicuramente una piccola Disneyland dei <i>foodies. </i></div>
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<i><br /></i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRKwC57q9TfKkjVx8Bb7TkeIy6UbXaIZHNmVeDzBj_370YJxL4EUsWaGaqqOjzKUYE9FZ_Th113TuVAjDRMwsQb-NxFWbKGv4j4C0XST3ADk25VINXz9vKY9zGdmkTLJyMRAbCGoJ_3Wo/s1600/IMG_2060.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRKwC57q9TfKkjVx8Bb7TkeIy6UbXaIZHNmVeDzBj_370YJxL4EUsWaGaqqOjzKUYE9FZ_Th113TuVAjDRMwsQb-NxFWbKGv4j4C0XST3ADk25VINXz9vKY9zGdmkTLJyMRAbCGoJ_3Wo/s1600/IMG_2060.jpg" /></a></div>
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Dopo qualche ora, devo essere sincera, abbiamo cominciato a tentennare, pranzo al ristorantino del fritto (ottimo niente da dire, soprattutto considerando i numeri che fa), giro attento al reparto formaggi, salumi e pesce, fino all'ultimo piano quello del ristorante Italia e della sala conferenze.</div>
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Dopo aver visionato tutto, condiviso impressioni e riflessioni, mi sento di fare qualche<i> timida</i> critica:</div>
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</div>
<ul>
<li>Piemonte, Piemonte, Piemonte. Ed ancora Piemonte se fosse possibile. Ovvio, non ho niente contro la <i>mia</i> regione, ma se trovare tanto Piemonte a Torino mi pare doveroso, trovare la stessa origine nelle migliaia di referenze presenti a Roma mi lascia un po' di amaro in bocca: yogurt, formaggi, carne, dolci. Ma in tutto il Lazio non fanno un buon yogurt che bisogna portarlo dalla Val di Susa? E La Granda è fantastica, ma non ci sono altri allevatori che applicano gli stessi criteri in tutto il Centro-Sud Italia? Con questo non dico che non ci fossero prodotti provenienti da altre regioni ma la supremazia del Piemonte era, a mio gusto, assolutamente esagerata.</li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Reparto vino: il vino ai piani alti secondo me non ci sta. Quanto è bello a Torino scendere nei sotterranei e scegliersi la propria bottiglia (perchè in fondo in tutti noi è assodato che il vino sta in basso, in cantina, no?) quanto a Roma sceglierlo con vista sulla città non mi è piaciuto troppo. </li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Il gelato non è assolutamente all'altezza del luogo. Io ho provato con titubanza per una cattiva esperienza precedente il gelato di Venchi e se allora non mi aveva entusiasmato sono pronta a riconfermare la vecchia sensazione. Sapore annacquato, sensazione di poca artigianalità. A Roma di gelaterie che meritavano quello spazio, secondo me, ce ne erano ben di migliori. </li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Si avvertiva, ma forse era normale vista la poca quantità di tempo passata dall'apertura, una certa disorganizzazione generale, una sorta di caos in cui si muoveva l'intera macchina <i>farinettiana</i>. Per tutta la durata della nostra visita abbiamo visto baristi con l'aria molto poco convinta e dipendenti che davano l'impressione di cercare anche loro il bandolo della matassa. Ma in questo caso concediamo tutte le attenuanti e siamo pronte a ricrederci in una prossima visita:-)</li>
</ul>
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<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRDHOrKFDeUy5ydV_sfeaBVlCk_vSaJQrIMtU7zbbzjbVw7C42Bx1lqzpCMhurQmr8kl83F33e0S77EM1ROc3Kn08qmFg1qZyhqurKABo6b2XpMVttnyxVQ6Yxq_LdW-iBa6Ueg-ciHYM/s1600/IMG_2061.JPG" /></div>
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<br /></div>
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Nota, invece, di merito per alcune installazioni artistiche: la spirale di tazzine di caffè che sovrastava il bar Illy è veramente bella e ha raccolto un certo numero di entusiaste teste all'insù. Niente male veramente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il ricordo quasi sbiadito è stato salvato, ora tocca alle atmosfere alto atesine prendere il posto di spiagge e parcheggi roventi e al Salone del Gusto poi.<br />
Tempo al tempo:-)</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-82572625124785578322012-09-12T15:16:00.000+02:002012-09-12T15:23:39.572+02:00Ricordi d'estate#1<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPFRftWrMUoFU6NCMMsazjiEPs1JHzIo1WAsrPStGFS7v1oXko_86Iip5uyEJ2xLr5uSRWNA156xBYaDKWc22xLEN_isVjEDToZGf6azuOlZy-iw2VKo5PJjKn-evXKDBqtgpOagBqqzc/s1600/IMG_2690.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPFRftWrMUoFU6NCMMsazjiEPs1JHzIo1WAsrPStGFS7v1oXko_86Iip5uyEJ2xLr5uSRWNA156xBYaDKWc22xLEN_isVjEDToZGf6azuOlZy-iw2VKo5PJjKn-evXKDBqtgpOagBqqzc/s1600/IMG_2690.jpg" /></a></div>
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Vacanza in Centro Italia avevamo detto. </div>
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Ci eravamo preparate per abbuffate di zucchine, melanzane, fagiolini e pomodori. Non ci eravamo preparate invece a conoscere Niko Romito e Moreno Cedroni, peraltro senza nemmeno mangiare nei rispettivi ristoranti.</div>
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L'occasione di conoscere <a href="http://www.casadonna.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Casadonna</b></span></a>, la nuova tenuta di Niko Romito ci è stata data da una tesina da svolgere per un esame all'università. Il tema era quello del paesaggio e della ristorazione, di come essi comunichino, si aiutino e possano creare un rapporto molto più profondo di quello che si potrebbe pensare: non si parla infatti solo della "cucina del territorio" ma di turismo, di conservazione (o ristrutturazione) del paesaggio, di armonia architettonica tra quest'ultimo e i locali che ci sorgono.</div>
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L'argomento è abbastanza complesso, dal punto di vista filosofico come anche da quello architettonico, sono tanti i punti di vista possibili per affrontare questa relazione e per giungere a conclusioni molto diverse.</div>
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Noi non abbiamo cercato una vera e propria conclusione, abbiamo solo cercato esempi di un rapporto che può essere anche molto fecondo.</div>
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Casadonna ne è un perfetto esempio.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuuDi7RutWc7yEJvIkZNfQ_SBnN-mrCugChlcj4c81bb6oMwxdOnmPw_9Tbdb4vNUsw9oT2PyDjS_jQG7d7qcZHLdYapBv8v0qwlgvqNeSD2lDDJ5DIqeW7YHoRsYxUcnjMoa1tdWeVyY/s1600/IMG_2687.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuuDi7RutWc7yEJvIkZNfQ_SBnN-mrCugChlcj4c81bb6oMwxdOnmPw_9Tbdb4vNUsw9oT2PyDjS_jQG7d7qcZHLdYapBv8v0qwlgvqNeSD2lDDJ5DIqeW7YHoRsYxUcnjMoa1tdWeVyY/s1600/IMG_2687.jpg" /></a></div>
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La tenuta sorge a Castel di Sangro, piccolo paesino abruzzese lontano da autostrade, ferrovie ed aeroporti. Non lo dico per inserire una mera informazione tecnica, lo dico perchè creare un posto che funziona, per di più frequentato da una clientela internazionale nel cuore dell'Italia non è facile. Un solo locale che valga la pena di essere visitato non può creare nulla di continuativo se il territorio non lo aiuta e non partecipa al regalo che è Niko Romito per questa terra: con la sua cucina, la sua scuola, le sue camere d'albergo può veramente fungere da traino perchè tutto un territorio possa respirare dopo un terremoto ed una crisi economica disastrante. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAGPuvjbiksbM-QGMmTW95HjpqAP5IPHPFmBMtjGcqjHbTtIPIiwZioojCuo6nSwU-aAQ3UU81SiymR3BjvPmZLJGaC-4AcaV0Hs70LJz10EjjBN5WVTqB7kve0cH6P0sUeK_zmlhxYrs/s1600/IMG_2692.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAGPuvjbiksbM-QGMmTW95HjpqAP5IPHPFmBMtjGcqjHbTtIPIiwZioojCuo6nSwU-aAQ3UU81SiymR3BjvPmZLJGaC-4AcaV0Hs70LJz10EjjBN5WVTqB7kve0cH6P0sUeK_zmlhxYrs/s1600/IMG_2692.jpg" /></a></div>
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Scontato dirlo, doveroso ribadirlo: Casadonna è bellissima. </div>
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E' luminosa, è calda, è storica ma è anche moderna, attenta a tutto quello che avviene nel mondo. E' un posto dove ci si sente fuori dal mondo ma anche incredibilmente connessi con il mondo, con le sue tendenze di cucina, di design, di accoglienza.</div>
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Gli spazi esterni ospitano una vigna ed un bellissimo nastro di lavanda che scende dalla tenuta verso il paese sottostante,il terrazzo dove prendere l'aperitivo la sera è un palco sulle montagne ed il cielo sovrastante. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwCGPNBDJ8smq0ZSROYV77JFzdmIPcV-awTAmLQBDI3aVcJbs8DvLGcOiqihfeXMdOKkTtBl3qEBTKdrgXjjU1-XYY5AgTxscFh-dtoYAXPcrnh1LbD_5rusbRPwA5jSUvQFuaT_6wNGs/s1600/IMG_2710.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwCGPNBDJ8smq0ZSROYV77JFzdmIPcV-awTAmLQBDI3aVcJbs8DvLGcOiqihfeXMdOKkTtBl3qEBTKdrgXjjU1-XYY5AgTxscFh-dtoYAXPcrnh1LbD_5rusbRPwA5jSUvQFuaT_6wNGs/s1600/IMG_2710.JPG" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghV4E2j-Wu_Qc7mS-8J4iBvt7pzqCwYOZpKJscAE8kdunx2uYeBVa4TU6kD5M6L2JdLxo3M3xZMjUWoaMGkz5c0OscTZP92dOLRYKgcXLZLo_s6p_5DUDmrlG8W40RiVgVQ3rBaBXoYkw/s1600/IMG_2694.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghV4E2j-Wu_Qc7mS-8J4iBvt7pzqCwYOZpKJscAE8kdunx2uYeBVa4TU6kD5M6L2JdLxo3M3xZMjUWoaMGkz5c0OscTZP92dOLRYKgcXLZLo_s6p_5DUDmrlG8W40RiVgVQ3rBaBXoYkw/s1600/IMG_2694.JPG" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4Q5qDNch3E8sryL9hwHu-e99rIncV7K3WZGUYK7571fn-juhzgrHzYSAF6-MNI2mP8OY9nENC6EmPADkuiM_xMOTeolHYXNrWSFpoqXH0llrSt_SC1YFEjJehEmu5MgU3E-wRYAcma_M/s1600/IMG_2704.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4Q5qDNch3E8sryL9hwHu-e99rIncV7K3WZGUYK7571fn-juhzgrHzYSAF6-MNI2mP8OY9nENC6EmPADkuiM_xMOTeolHYXNrWSFpoqXH0llrSt_SC1YFEjJehEmu5MgU3E-wRYAcma_M/s1600/IMG_2704.JPG" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZExjpagIMvHepfBogREpu9DRzL_JuhoO9qO6YFU3WYxyC3Z6lK64SCOj7zOkhdXJnJoNiRLFnGLnrICW7wntRtoIQObJ7m6cxdEvQi92buS5TL7r5xk8W6MfPQ4gkFThYI9Q80DI3uSw/s1600/IMG_2715.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZExjpagIMvHepfBogREpu9DRzL_JuhoO9qO6YFU3WYxyC3Z6lK64SCOj7zOkhdXJnJoNiRLFnGLnrICW7wntRtoIQObJ7m6cxdEvQi92buS5TL7r5xk8W6MfPQ4gkFThYI9Q80DI3uSw/s1600/IMG_2715.JPG" /></a></div>
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Gli spazi interni sono naturalmente freschi, aiutano a riprendersi dalla accecante luminosità dell'esterno pur continuando ad essere incredibilmente bianchi. Un bianco meridionale però, caldo ed accogliente, il bianco della calce e della pietra a vista, niente a che vedere con i bianchi algidi delle nuove tendenze <i>tutto-bianco</i> da interior design.</div>
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All'interno della tenuta c'è il Reale, il ristorante storico di Romito, trasferito adesso al piano terra della tenuta. </div>
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Semplice, lineare, con pochi oggetti per altrettanti pochi tavoli. Romito deve essersi letto Mies Van der Rohe accuratamente prima di decidere come arredare la sua tenuta, e deve pure essersi soffermato particolarmente sul motto "<i>less is more</i>", al Reale non c'è un solo oggetto in più di quello che dovrebbe esserci.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjcO-wbkVCDkFEjkjWpXFtkFvyGVTKBFoTqG4BK-oC1s1zNka3TTIAZg24y-_OssVr8qPkrVUOsyt4yagOoTcxKBDJjRmhmQfiCVq6qXDwZAFxG3DUjeiyU04w4dqnFUgfNjNfBDlDly4/s1600/IMG_2716.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjcO-wbkVCDkFEjkjWpXFtkFvyGVTKBFoTqG4BK-oC1s1zNka3TTIAZg24y-_OssVr8qPkrVUOsyt4yagOoTcxKBDJjRmhmQfiCVq6qXDwZAFxG3DUjeiyU04w4dqnFUgfNjNfBDlDly4/s1600/IMG_2716.jpg" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-0Zvk9SgkYeWSavS3paVto3high1bqzCMN57166B4KrD1vE3_kgaOAH5iS3JXhYPORg2LEcLD0Boah9sv0vdFzH1mdbheErGXcEl3Z5wzQ-ArBoKtrqVrSVTbSbuw_qTZXI56yVm5hVI/s1600/IMG_2726.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-0Zvk9SgkYeWSavS3paVto3high1bqzCMN57166B4KrD1vE3_kgaOAH5iS3JXhYPORg2LEcLD0Boah9sv0vdFzH1mdbheErGXcEl3Z5wzQ-ArBoKtrqVrSVTbSbuw_qTZXI56yVm5hVI/s1600/IMG_2726.jpg" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBYmAQSON4i2p8R2G_0VYPwGUjiPMMf3Es9dt3MdnI7gZlOHX_YPaO9tEP4iz6DvDlni-d27vbzIjyCumHDVV3EJS0TShIpq7zzbRZ9mmOGOmfH43pWw46wu49mjmKwXoVfM5mvVjqfFs/s1600/IMG_2742.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBYmAQSON4i2p8R2G_0VYPwGUjiPMMf3Es9dt3MdnI7gZlOHX_YPaO9tEP4iz6DvDlni-d27vbzIjyCumHDVV3EJS0TShIpq7zzbRZ9mmOGOmfH43pWw46wu49mjmKwXoVfM5mvVjqfFs/s1600/IMG_2742.jpg" /></a></div>
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Non ci siamo fermate a mangiare, ci siamo ovviamente ripromesse di farlo appena troveremo un lavoro (dirlo di questi tempi sembra quasi una battuta di pessimo gusto) ma abbiamo potuto goderci un aperitivo con stuzzichini del Reale per soli 6€. </div>
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La classe non è acqua.</div>
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<br /></div>
<br />Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-58324482062561033892012-08-06T13:06:00.000+02:002012-08-06T13:06:16.499+02:00A grandi passi verso l'autunno (con una parentesi estiva)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYIuVxMPVMIlmswqTFMGSnSZOZqcB33mOWp0nW1ONrhQZE5IdgbzaRyy0PvZFD3W8MWbyht4ONBaoC9EHqX05oGiZSHxDDa1qIYlfM7x5-P46zrJ0NBp2It_KEmREgO0CoN2GUgawepXg/s1600/foto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="740" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYIuVxMPVMIlmswqTFMGSnSZOZqcB33mOWp0nW1ONrhQZE5IdgbzaRyy0PvZFD3W8MWbyht4ONBaoC9EHqX05oGiZSHxDDa1qIYlfM7x5-P46zrJ0NBp2It_KEmREgO0CoN2GUgawepXg/s640/foto.JPG" width="580" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E siamo ad agosto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il mese della sospensione della vita in Italia: le città chiudono letteralmente i battenti, come se nessuno avesse sentito parlare di crisi e di quei 6 italiani su 10 che quest'anno non faranno vacanze.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Abbiamo lasciato le Langhe osservando i contadini che controllavano attentamente la maturazione dei grappoli e adesso siamo dirette verso quel centro Italia che troviamo sempre ideale per passare le ferie lontano dalla ressa, dai rumori gratuiti ad ogni ora, dai prezzi gonfiati "perchè tanto è agosto".</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quest'anno faremo meno giorni di vacanza ma più concentrati del solito, abbiamo deciso infatti di andare a Roma e di fare tappa al nuovo <a href="http://www.roma.eataly.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Eataly</b></span></a> per vedere com'è questo bestione da 20.000 metri quadrati, cercando anche di fare qualche domanda "dietro le quinte".</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi passeremo a visitare la cantina <a href="http://www.cantinatollo.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Tollo</b></span></a> e a fare incetta del suo rosè<b><u><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"> <a href="http://www.cantinatollo.it/it/scheda/cantina-tollo/?vino=9258"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Hedòs</span></a></span></u></b>, uno dei più buoni mai assaggiati, festeggeremo l'anniversario di una <a href="http://www.caseificiodinucci.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>azienda</b></span></a> che ci sta molto a cuore, passeremo qualche ora nei presidi Slow Food di Marche e Abruzzo per prepararci al meglio a due bei progetti che vedranno la luce al <a href="http://www.salonedelgusto.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Salone del Gusto</b></span></a>:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- il primo è quello di fare da "personal shopper" ai visitatori del Sdg per conto di Slow Food. Chi vorrà potrà seguirci in un viaggio tra i migliori pecorini del mondo e in quello dei salumi introvabili nella grande distribuzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- il secondo è quello di fare sempre da "personal shopper" ma questa volta per <a href="http://www.pastagarofalo.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Garofalo</b></span></a> e più precisamente per <a href="http://www.gentedelfud.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Gente del Fud</b></span></a>. Il viaggio questa volta sarà tra i fagioli d'Italia, tra i formaggi prodotti ad alta quota e tra i giovani che sono ritornati all'agricoltura.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Adesso ci aspetta solo il lungo viaggio verso i 40°C, forse l'unica vera fatica che ci aspetta:-)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-47851066821097047002012-07-06T20:55:00.000+02:002012-07-16T15:47:33.576+02:00Un "candido" graziePoche parole, le lascio alle immagini di ieri sera.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGhrt1bBxxEKI9EMMqpYfZds0PwFUAOP3o8PebWGFD6UxHdnJqi1QaY-IwPHd0uR5pPz19c7_TnBQDuZtsjHAjcye86Wfwkrid6r_e_PTejbbrcuk3aDaH1mhloL2VEXrOCtkrQuV6JY8/s1600/IMG_1086.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGhrt1bBxxEKI9EMMqpYfZds0PwFUAOP3o8PebWGFD6UxHdnJqi1QaY-IwPHd0uR5pPz19c7_TnBQDuZtsjHAjcye86Wfwkrid6r_e_PTejbbrcuk3aDaH1mhloL2VEXrOCtkrQuV6JY8/s640/IMG_1086.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz_t08XnETS3e74E8S6CMspkW5VmTN-MtbsuJ8ZwOXTH5sFBT6jJbt8p9aEEgrSMYS4QjhjXT8d_uF8QqxsW1QoLyy81Bu_a5qzn2f7DbOUjNgfSrwkOUuATbmaYSbzTBHhEGrHJkbZFY/s1600/IMG_1094.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz_t08XnETS3e74E8S6CMspkW5VmTN-MtbsuJ8ZwOXTH5sFBT6jJbt8p9aEEgrSMYS4QjhjXT8d_uF8QqxsW1QoLyy81Bu_a5qzn2f7DbOUjNgfSrwkOUuATbmaYSbzTBHhEGrHJkbZFY/s640/IMG_1094.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIMLXLzhCgi0MfDrSvn8UpepxZlIdBKcPd5qMfxIBI4utiSJl1SGgQxko9HH3p3IZRvr_1BRNxE6NIF-YNB_LwJpnC7vDJhWhXkObKTzPmGjw7vXJWb_jmsQM8iBG4F3l1ZsNy2crrvYc/s1600/IMG_1095.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIMLXLzhCgi0MfDrSvn8UpepxZlIdBKcPd5qMfxIBI4utiSJl1SGgQxko9HH3p3IZRvr_1BRNxE6NIF-YNB_LwJpnC7vDJhWhXkObKTzPmGjw7vXJWb_jmsQM8iBG4F3l1ZsNy2crrvYc/s640/IMG_1095.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNV9S-lhY8N4ZkdoxMaGwSHrEaUDZyznMTEIlKPOEEOhyphenhyphenwVFgX2GLSZS1z7fGu8XmksSr3luKLIDXTqy9xVLX9CaXZ15R_p1zyuO60klfBJYsMM6cfJpn-Kw7SjQoTAUGGdkti3NNOmKs/s1600/IMG_1100.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNV9S-lhY8N4ZkdoxMaGwSHrEaUDZyznMTEIlKPOEEOhyphenhyphenwVFgX2GLSZS1z7fGu8XmksSr3luKLIDXTqy9xVLX9CaXZ15R_p1zyuO60klfBJYsMM6cfJpn-Kw7SjQoTAUGGdkti3NNOmKs/s640/IMG_1100.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLpcoAnUh2ye2wFHXSmkAHgm43T2PSWVNdAx5G9I5z9S17FiSfVWjX2WfVRj6NXFrDiJFB_aVrQJtXPVUzfviJp0sGEVy-wd02tuhfpHtIrln_ffRSZb2RjOsDsGlEOR9S2uymrgk1L0U/s1600/IMG_1097.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLpcoAnUh2ye2wFHXSmkAHgm43T2PSWVNdAx5G9I5z9S17FiSfVWjX2WfVRj6NXFrDiJFB_aVrQJtXPVUzfviJp0sGEVy-wd02tuhfpHtIrln_ffRSZb2RjOsDsGlEOR9S2uymrgk1L0U/s640/IMG_1097.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9-zycgyKA14Ewq-UI4JaRTVryB5yzBM9-wPXHU6R36Bjtm5irPzO8vcMJVVxRl_i8pi77kNhFyJmGr9aUhWP3GkMKcxRenBxMsfViKK_Ybo3oZ5xnN5veLayzQmbw-ZfcSvL_J9IDpoo/s1600/IMG_1109.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9-zycgyKA14Ewq-UI4JaRTVryB5yzBM9-wPXHU6R36Bjtm5irPzO8vcMJVVxRl_i8pi77kNhFyJmGr9aUhWP3GkMKcxRenBxMsfViKK_Ybo3oZ5xnN5veLayzQmbw-ZfcSvL_J9IDpoo/s640/IMG_1109.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWcCkgpU42icha3OXfa1R7Xkha3RMOvbSqNeMDbyDrJbaEdLzq_Vwky4PMmXJ3flrr0vcLiZwWBSaerYCG6FVOf0EQcpVvbla_dBZebDvFSB0MWzG6fkleNwHMH8FUjgQhit0msGh9I6Q/s1600/IMG_1112.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWcCkgpU42icha3OXfa1R7Xkha3RMOvbSqNeMDbyDrJbaEdLzq_Vwky4PMmXJ3flrr0vcLiZwWBSaerYCG6FVOf0EQcpVvbla_dBZebDvFSB0MWzG6fkleNwHMH8FUjgQhit0msGh9I6Q/s640/IMG_1112.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg83q4aJ_PJxFhmywwfp9QRC1rVenbQZvLy5HhA3WIfP_nkv6ZEPmD3OekX_stSVNu4ujI3w0Fcd-HlcfADijAORz_S-k_OAdwwEwMHn0YjTudDph22gYU90IG5hB6SkKPNURm_La37WE/s1600/IMG_1229.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg83q4aJ_PJxFhmywwfp9QRC1rVenbQZvLy5HhA3WIfP_nkv6ZEPmD3OekX_stSVNu4ujI3w0Fcd-HlcfADijAORz_S-k_OAdwwEwMHn0YjTudDph22gYU90IG5hB6SkKPNURm_La37WE/s640/IMG_1229.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJDeKTMCndhY_TBJdJgCJ4it7QU3WhXBqJNYzlvGlP8K8RKa6uYtUwyJ7zFIiMfidQ9pN7KKD3JyrfVsd1WnRxsNPyiB_eiUnZ97C4THHA90MBU_p_FsbNSs4hnK9WJoaM08_t_7Se4lA/s1600/IMG_1206.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJDeKTMCndhY_TBJdJgCJ4it7QU3WhXBqJNYzlvGlP8K8RKa6uYtUwyJ7zFIiMfidQ9pN7KKD3JyrfVsd1WnRxsNPyiB_eiUnZ97C4THHA90MBU_p_FsbNSs4hnK9WJoaM08_t_7Se4lA/s640/IMG_1206.JPG" width="487" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLNc2UTV5vPSpSMIE0ZONXWjoYqRHiErb03t1G685c7VbA_isBZZ7-Hv85YKNruiOS6cOKj38J7TID9-Nmfa38iQ53kyvRmEtrYjsUZonHKnGeip8RZlddZaG0zyBkKcPV_jubu8sGyqo/s1600/IMG_1217.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLNc2UTV5vPSpSMIE0ZONXWjoYqRHiErb03t1G685c7VbA_isBZZ7-Hv85YKNruiOS6cOKj38J7TID9-Nmfa38iQ53kyvRmEtrYjsUZonHKnGeip8RZlddZaG0zyBkKcPV_jubu8sGyqo/s640/IMG_1217.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnbXAJO0Of6srbeScemzMgzSZheupgzV033pFcOStO4gui1Yhx5u8P53xvqP2dmZXU2dUhbseg33P7d15GuunEUBJgJEvqE4_QIuE21gAxEGX0GkrHssOb_4wirjxVgOy4aI9M6XEMIPM/s1600/IMG_1245.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnbXAJO0Of6srbeScemzMgzSZheupgzV033pFcOStO4gui1Yhx5u8P53xvqP2dmZXU2dUhbseg33P7d15GuunEUBJgJEvqE4_QIuE21gAxEGX0GkrHssOb_4wirjxVgOy4aI9M6XEMIPM/s640/IMG_1245.JPG" width="487" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9iSBM7mlmr_8D74F1gKKJhicG1c9S839_4AuWHv08yu_sUQ2wi94QJQ2XclBowMbIhUYX312Sk5X7jdmxMcUUOXlZr3Ruv0gQ7QhZHAp5_9AOciBk-XnWwPUTHmLV4NbSnhEkFtNTRnQ/s1600/IMG_1209.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9iSBM7mlmr_8D74F1gKKJhicG1c9S839_4AuWHv08yu_sUQ2wi94QJQ2XclBowMbIhUYX312Sk5X7jdmxMcUUOXlZr3Ruv0gQ7QhZHAp5_9AOciBk-XnWwPUTHmLV4NbSnhEkFtNTRnQ/s640/IMG_1209.JPG" width="487" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMa0uyETWYHmmsQoRvGw42SXJI7VXJW_Q7vamMtEWrjNnwQBybiK64ODkfiixUiS0yOIXBaq50icVkcnXWZ-Xe-BOvC2RPuC1fKlN1iZ0Ta-7GYNNWA9rNUALJ6ZWQM8CTUm0xXfdSZho/s1600/IMG_1177.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMa0uyETWYHmmsQoRvGw42SXJI7VXJW_Q7vamMtEWrjNnwQBybiK64ODkfiixUiS0yOIXBaq50icVkcnXWZ-Xe-BOvC2RPuC1fKlN1iZ0Ta-7GYNNWA9rNUALJ6ZWQM8CTUm0xXfdSZho/s640/IMG_1177.JPG" width="487" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFMjzxDdO2KiaYmPPlGdK1M_QQmTrwqdEK2YusPJA_SCB039JrBuDJTlkoGfZd7KwGobf-J-Y1WPI-IdjKlF5Jwy6X5YU7pG_Xl1uIMjsyO3Jvkz56tAhoZGA1cQEbmhcSdBVkZ_49pKY/s1600/IMG_1152.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFMjzxDdO2KiaYmPPlGdK1M_QQmTrwqdEK2YusPJA_SCB039JrBuDJTlkoGfZd7KwGobf-J-Y1WPI-IdjKlF5Jwy6X5YU7pG_Xl1uIMjsyO3Jvkz56tAhoZGA1cQEbmhcSdBVkZ_49pKY/s640/IMG_1152.JPG" width="487" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1ljs8kcVrGMFh168Cbav7Uwe5SbJ2RcCBuN-pBtp_QYL4AM6u67MXu9jsTgHMPtjDOSVWIzJ0ha3iEkAfjEpuE7dqClonNuctQuv_qUf0nbC-MigDzPFwt4HzBG6zh-wYsVVH2bPNzmY/s1600/IMG_1166.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1ljs8kcVrGMFh168Cbav7Uwe5SbJ2RcCBuN-pBtp_QYL4AM6u67MXu9jsTgHMPtjDOSVWIzJ0ha3iEkAfjEpuE7dqClonNuctQuv_qUf0nbC-MigDzPFwt4HzBG6zh-wYsVVH2bPNzmY/s640/IMG_1166.JPG" width="487" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkioOvVR5nUIFfPoIandNRpYR4N0XTh0imb8nikqg0HySyhM8AlssSB8xUVkHE5pLZaFaulSiBaKfJSVH-gzM2eNfQ_9-wBQmQ6W3UEuPx7indn934pJrBfl1k6DlVRng9Io2VFAi_F48/s1600/IMG_1142.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkioOvVR5nUIFfPoIandNRpYR4N0XTh0imb8nikqg0HySyhM8AlssSB8xUVkHE5pLZaFaulSiBaKfJSVH-gzM2eNfQ_9-wBQmQ6W3UEuPx7indn934pJrBfl1k6DlVRng9Io2VFAi_F48/s640/IMG_1142.JPG" width="487" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiUiZT08wIQrzLffz1FYywqlmeuiC_yDZl-ibkco0Zy3PzupkIxZlB73Y2C1arw0JvrWYRANPoRWPNXx_sbXMG13dbTS5i0j7QILd0hzMwgIvHjcvKolMmZ_uE2LRd69zeYzTTA-U7wdY/s1600/IMG_1162.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiUiZT08wIQrzLffz1FYywqlmeuiC_yDZl-ibkco0Zy3PzupkIxZlB73Y2C1arw0JvrWYRANPoRWPNXx_sbXMG13dbTS5i0j7QILd0hzMwgIvHjcvKolMmZ_uE2LRd69zeYzTTA-U7wdY/s640/IMG_1162.JPG" width="487" /></a></div>
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Grazie mille <a href="http://www.thekitchenoffashion.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Antonella</b></span></a>, grazie per aver tinto Torino dello stesso colore di Parigi e averla resa così straordinariamente magica.</div>
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<span id="goog_758790515"></span><span id="goog_758790516"></span>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-83042719958056455262012-07-04T15:24:00.001+02:002012-07-04T15:27:53.192+02:00In Occitania, tra mieli e genepy<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYb00ey5LjOX0W6nup-SgEdhBjgQaKt-u1vROMnGHMrxRyqwEDmXqoZFbagH52dxDNZ4PB9szDadSlUymf-VPpUUIoaMRE-Zb9-m49ltPSl4t3fjodRDKQUNx8MrbUe0YzexbQgq_cE5E/s1600/IMG_0485.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="780" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYb00ey5LjOX0W6nup-SgEdhBjgQaKt-u1vROMnGHMrxRyqwEDmXqoZFbagH52dxDNZ4PB9szDadSlUymf-VPpUUIoaMRE-Zb9-m49ltPSl4t3fjodRDKQUNx8MrbUe0YzexbQgq_cE5E/s640/IMG_0485.jpg" width="600" /></a></div>
<br />
Giornata caldissima, afosissima, per dirla con una parola sola: terribile. Siamo quasi alla fine delle lezioni del primo anno (davvero?!) e il nostro <a href="http://www.meridies.net/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>professore</b></span></a> di turismo ci propone una escursione in montagna, tra pascoli, apicoltori e casari e panorami di alta montagna per aiutarci a farci riconoscere i tipi di rocce, le valli glaciali e per farci capire come l'uomo si è insidiato in questi territori per poterne ottenere il meglio.<br />
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Ovvio noi eravamo interessati a tutto questo ma ammetto che il fattore climatico è stato fondamentale per godere al meglio la giornata: una massima di circa 18 gradi tutto il giorno con alcuni picchi sicuramente a meno. Ahhh la montagnaaaaaaa......:-) </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja4VOhLuNC_11KMdzC8eAtpHLxg40wXsRFxW5kUIGqvi8DxKrY8sdxSeVMUYMtpcW2unl0uUIbnbCtcqODTbwcEjcdo3lrHYjfD9OTp67GqZPYl9-VaFk8awLZuo_dUvWSok2ph-exhBw/s1600/IMG_0447.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="780" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja4VOhLuNC_11KMdzC8eAtpHLxg40wXsRFxW5kUIGqvi8DxKrY8sdxSeVMUYMtpcW2unl0uUIbnbCtcqODTbwcEjcdo3lrHYjfD9OTp67GqZPYl9-VaFk8awLZuo_dUvWSok2ph-exhBw/s640/IMG_0447.jpg" width="600" /></a></div>
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Prima tappa una nostra vecchia conoscenza: l'apicoltura Floriano, famosa per essere l'apicoltura biologica più ad alta quota d'Italia (siamo a circa 2000m) e per fare dei mieli realmente buonissimi. Noi avevamo scoperto i suoi mieli durante il Salone del Gusto di qualche anno fa e avevamo subito decretato che erano i migliori presenti in tutto il Salone (ovviamente gusti personali ma tant'è).</div>
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All'arrivo Floriano ci accoglie con un gran sorriso che fa trapelare una dolcezza e una cortesia rari da trovare. Ci parla della sua produzione con molta competenza, ci racconta dei problemi dati dalla <span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Varroa_destructor">varroa</a></b></span></div>
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e dagli insediamenti industriale che disturbano non poco le api.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinaapjfVekRDisIKFHJXQavceoyZ89au_Hp00mbn7yJvh0DBAxlaYqEjyGrnivueD87wFAHFiaXpHfZPci37feJJ0kRz1j255ZX3JAQZdXiDGrQosUHh9VkE-sXS77gVeLN5qkmHWiVQU/s1600/IMG_0436.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="780" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinaapjfVekRDisIKFHJXQavceoyZ89au_Hp00mbn7yJvh0DBAxlaYqEjyGrnivueD87wFAHFiaXpHfZPci37feJJ0kRz1j255ZX3JAQZdXiDGrQosUHh9VkE-sXS77gVeLN5qkmHWiVQU/s640/IMG_0436.jpg" width="600"" /></a></div>
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E poi Floriano rende reale il sogno di tutti gli appassionati di miele nonchè di tutta la popolazione di orsi mondiale: ci prende un'arnia, la toglie dalle grinfie delel indafaratissime api operaie e ce la porge: possiamo volgarmente mettere il dito dentro e tirar fuori noi stessi il miele, da leccare golosamente dalle nostre dita. Meraviglioso.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeXeFFaeH4JXKs_G6UUcT8kAPp7GO_mBVbbLaP62XA2FWQWBFyZYje5iEebq06eskMkhpGugHFvqKGg0MsgFvVCB2LBhr7_pRgT-O4fcsa6psTGdp5yDwXdWAStN4a5NUQyC2N4lrPGec/s1600/IMG_0446.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeXeFFaeH4JXKs_G6UUcT8kAPp7GO_mBVbbLaP62XA2FWQWBFyZYje5iEebq06eskMkhpGugHFvqKGg0MsgFvVCB2LBhr7_pRgT-O4fcsa6psTGdp5yDwXdWAStN4a5NUQyC2N4lrPGec/s640/IMG_0446.JPG" width="640" /></a></div>
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La perfezione che raggiunge la casa di questi piccoli animaletti è fenomenale come l'organizzazione che vige nell'arnia: la loro storia è realmente molto affascinante e fa sentire gli esseri umani incredibilmente piccoli e semplici.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi3nAEtuyAcW87i3oT5acJg1wKTDP2BDwPT2sIh8GxFWMDF3KJ0SaxWSJCaRpqzfxVWMBX429i8p6-dfgelT6VPjMOHfP6qmLjWewxyCE-km8T9HMOuU7JM9NjUl2D6cYF_EMlp20WWSc/s1600/IMG_0417.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi3nAEtuyAcW87i3oT5acJg1wKTDP2BDwPT2sIh8GxFWMDF3KJ0SaxWSJCaRpqzfxVWMBX429i8p6-dfgelT6VPjMOHfP6qmLjWewxyCE-km8T9HMOuU7JM9NjUl2D6cYF_EMlp20WWSc/s640/IMG_0417.JPG" width="640" /></a></div>
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Floriano ci fa assaggiare il miele, la cera e la propoli, ci fa anche scattare un sacco di foto (con una pazienza infinita) e poi ci porta a degustare i suoi mieli nella baita di imbottigliamento, una oretta di puro godimento passando dalla melata di bosco, al miele di lavanda a quello di ciliegio selvatico.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx5_BEE1lEjarzk0jfJxsEaEvpWBAQ46ykcK4WwPJ43qBocaaw1XvN8MD_mPudrJAZoLVtpC3L8KD-9A0R3y_OKl3SluzRiD2nDOJE6_AYdCKJ4Us1uHy1bQ0s6y9tPMfO8exmZVrgvFc/s1600/IMG_0478.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2jB0HVAu5D6AnoPSZ6uKGfSbMSXKxBlNuVTLUei63T753oEzejdH5utsaJVEZ5408T-QWgn0esGnheVGDqjI65GFHrYANtsKtk84Z_iILgLWzQvxqnhYRoxXSBPm6SowriA-XUlrNlF0/s1600/IMG_0489.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: right;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2jB0HVAu5D6AnoPSZ6uKGfSbMSXKxBlNuVTLUei63T753oEzejdH5utsaJVEZ5408T-QWgn0esGnheVGDqjI65GFHrYANtsKtk84Z_iILgLWzQvxqnhYRoxXSBPm6SowriA-XUlrNlF0/s400/IMG_0489.jpg" width="292" /> <span class="Apple-style-span" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; color: black;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx5_BEE1lEjarzk0jfJxsEaEvpWBAQ46ykcK4WwPJ43qBocaaw1XvN8MD_mPudrJAZoLVtpC3L8KD-9A0R3y_OKl3SluzRiD2nDOJE6_AYdCKJ4Us1uHy1bQ0s6y9tPMfO8exmZVrgvFc/s400/IMG_0478.jpg" width="292" /></span><span class="Apple-style-span" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; color: black;"> </span></a><span class="Apple-style-span" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; color: black;"></span></div>
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Dopo qualche ora di familiarizzazione con il mondo ape, andiamo a vedere un'altra produzione decisamente particolare e di nicchia: quella del <span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Genep%C3%AC"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Genepy</span></a>.</b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b><br /></b></span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOCtYPq4vYo0lAMSauTNyGdoB9i_2K71UPkq5LO2_7FDZsl8XVVpYqzKkrDJT_bVHHt8c9pn-MXoToJago6D0qht41kmYa_nSp9gsmUIf7jZhc2FXvY8Aq1TIvT-LO4iEQnxrceAptkpE/s1600/IMG_0567.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="900" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOCtYPq4vYo0lAMSauTNyGdoB9i_2K71UPkq5LO2_7FDZsl8XVVpYqzKkrDJT_bVHHt8c9pn-MXoToJago6D0qht41kmYa_nSp9gsmUIf7jZhc2FXvY8Aq1TIvT-LO4iEQnxrceAptkpE/s640/IMG_0567.jpg" width="600" /></a></div>
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E' una pianta strana quella del Genepy, da selvatica cresce solo oltre i 2500 m e da coltivata dai 1800 m in su, sembra una pianta grassa, senza acqua. Si usa prevalentemente immergendola nell'alcool buon gusto e aspettando che rilasci i suoi tipici oli essenziali. E' fantastica per digerire la notevole cucina di montagna, ben ricca di grassi. Noi abbiamo passato un'oretta in compagnia di uno dei produttori della Val Maira in località vicino ad Elva per capire un po' come si coltiva questa strana pianta per poi spostarci nel famoso ristorante della valle, il <a href="http://www.lousarvanot.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Lou Sarvanot</b></span></a>.<br />
Verdure ed erbe miste con salsa aioli, ravioles (una sorta di gnocchetti di patate conditi con burro toma e salvia) <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Agnello_sambucano"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>agnello sambucano</b></span></a> (quest'ultimo veramente divino), solo il genepy poteva aiutarci a digerire tutto questo ben di Dio e ad affrontare il ritorno a Bra.<br />
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Un'ora e mezza di tornanti e curve verso la cappa afosa della pianura, meglio non pensarci:-(<br />
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<span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b><br /></b></span></div>
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<br />Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-1828549681565697882012-06-15T10:49:00.000+02:002012-06-15T10:49:07.142+02:00La cena in bianco a Torino: pronti?!<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Una cena in bianco, la proposta arriva via mail. Una cena in cui tutto dev'essere bianco: dai vestiti dei partecipanti, alle tovaglie fino alle stoviglie, e magari anche le candele, tutto rigorosamente candido.</div>
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Sbiadita risulta invece la mia faccia rileggendo, un po' incredula onestamente, l'idea, tutto bianco e perchè mai?</div>
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Bianco perchè è il colore migliore per creare un'atmosfera candida e fatata, sospesa nel tempo ed anche un po' magica . Perchè passare qualche ora in un mare di bianco è semplicemente affascinante mi hanno risposto loro.</div>
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Mi sono fermata.</div>
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Un attimo.</div>
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Ho pensato a quando nevica e a quando sei in aereo che attraversi le nuvole e tutto intorno a te è bianco. Magico in effetti lo è davvero.</div>
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E quindi sì certo Antonella e Maricler, voglio proprio vedere come sono queste cene in bianco ormai famose in tutto il mondo e voglio proprio vederla questa capitale sabauda tinta selvaggiamente da noi in una serata d'estate.</div>
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Per partecipare, oltre un certo grado di entusiasmo, si chiedeva anche di glorificare il bianco nelle sue forme e giochi di luce, quindi ecco qua grazie anche (e soprattutto) al contributo di Alessandra e Serena, il nostro tributo al "colore non colore".</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCikxsCowDaMnEg58d4RtpMHuNFPXi5RebWFR_i4UawCpZRpP7TpEYf6gbK12t4epc2kxJJ82S0nvg08uTAWvnNF0niSXRAKRzLRTwuX0FJ8GguwOjFj2TMRb3cJ3f1VLkAzUlQJFPGQQ/s1600/IMG_0276.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCikxsCowDaMnEg58d4RtpMHuNFPXi5RebWFR_i4UawCpZRpP7TpEYf6gbK12t4epc2kxJJ82S0nvg08uTAWvnNF0niSXRAKRzLRTwuX0FJ8GguwOjFj2TMRb3cJ3f1VLkAzUlQJFPGQQ/s640/IMG_0276.JPG" width="640" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzGF0uCWEumjzyCuxvL0W4jdAV1FDG5f_YzuW2ztylVnycbchHWSykpW81kJghU417ulFyscLhdYpdioYaP-4eenVPaXvbiIKmR8PMtrIZJQywASbbtxb2VrtohM9YvS9ytOu2SDsV1Rg/s1600/IMG_0277.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzGF0uCWEumjzyCuxvL0W4jdAV1FDG5f_YzuW2ztylVnycbchHWSykpW81kJghU417ulFyscLhdYpdioYaP-4eenVPaXvbiIKmR8PMtrIZJQywASbbtxb2VrtohM9YvS9ytOu2SDsV1Rg/s640/IMG_0277.JPG" width="640" /></a></div>
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Bianco: colore che si crea dalla somma di tutti i colori, la luce si dice infatti che è bianca. Bianco è quindi il colore che si crea dall'unione di tutti i cibi e da tutti gli strumenti che si usano per fruirne. Bianco, a volte non serve un prisma per vedere i colori che ti formano, basta scriverli. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg07OeCBosQZjh_lEiNYYqHA4nXRXTK_KBCy91QYgjzdEAh7ffpxXgp1itzB9AA6oyCpthVsnm6L6zUxhgX3hdzithq_Lb1q3nHqhzynXv4jpHj-nvd0e8BgHWZdMNiMcd57r1lpsdMhGY/s1600/IMG_3181%25231.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg07OeCBosQZjh_lEiNYYqHA4nXRXTK_KBCy91QYgjzdEAh7ffpxXgp1itzB9AA6oyCpthVsnm6L6zUxhgX3hdzithq_Lb1q3nHqhzynXv4jpHj-nvd0e8BgHWZdMNiMcd57r1lpsdMhGY/s640/IMG_3181%25231.jpg" width="425" /></a></div>
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Perchè se i colori fanno il bianco, il bianco fa colori luci e consistenze. Senza aver bisogno di nient'altro.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7gzgAa7R-lJxRYUKAvm-cKBJ57FElLSwWlO3dhlczRgDo-juTOGJxfCa8x8w9wiJjmLx9KejXL1ei-qrdYQwIV36sedc2I_GGC4DsiecnCE8C5yss2ZOXFa3ffruq-LkYIEPQ1rN7up8/s1600/IMG_0363.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7gzgAa7R-lJxRYUKAvm-cKBJ57FElLSwWlO3dhlczRgDo-juTOGJxfCa8x8w9wiJjmLx9KejXL1ei-qrdYQwIV36sedc2I_GGC4DsiecnCE8C5yss2ZOXFa3ffruq-LkYIEPQ1rN7up8/s640/IMG_0363.jpg" width="426" /></a></div>
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Perchè un giorno si possa arrivare a degustare il latte con un calice da degustazione, magari imparando a riconoscere le differenze che le varie razze bovine trasferiscono a questo prezioso alimento. Un augurio che l'alimento più bianco di tutti possa ritrovare la dignità che aveva una volta.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirfGlUy_Ksp-YVdkp4TICaU_Ks6vtdXvOcLyVRCKUikUsEHIzfjflOXwnk0JV6Sa7G3cOyhhV0hk88Wh_7dnJFrA3xDsjeqvpfiCA-aOaQIDkoxlCi_XcgmgpUEaIA9FwtvkPyCu6x8es/s1600/IMG_0390.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirfGlUy_Ksp-YVdkp4TICaU_Ks6vtdXvOcLyVRCKUikUsEHIzfjflOXwnk0JV6Sa7G3cOyhhV0hk88Wh_7dnJFrA3xDsjeqvpfiCA-aOaQIDkoxlCi_XcgmgpUEaIA9FwtvkPyCu6x8es/s640/IMG_0390.jpg" width="426" /></a></div>
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Perchè due spaghetti aglio olio e peperoncino ce li abbiamo sempre pronti in casa per risolvere qualsiasi cena improvvisata, perchè uno degli ingredienti simbolo della mediterraneità è bianco come il panorama più nordico. Perchè l'aglio purifica il nostro corpo come la neve lo fa sulla terra su cui cade.</div>
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E per partecipare?!</div>
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Semplice basta scrivere ad Antonella alla mail: <a href="mailto:cenainbiancotorino@gmail.com"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">cenainbiancotorino@gmail.com</span></a> e per tutte le breaking news guardare su <a href="https://www.facebook.com/CenaInBiancoTorino?skip_nax_wizard=true"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">https://www.facebook.com/CenaInBiancoTorino?skip_nax_wizard=true</span></a></div>
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Un grazie finale ad <a href="http://www.thekitchenoffashion.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Antonella</span></a>, a <a href="http://www.thechefisonthetable.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Maricler e a Fabrizio</span></a>, alle fotografe Alessandra e Marcella e alla nostra modella Serena. </div>
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<br /></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-6240788812595165042012-05-11T18:42:00.000+02:002012-06-04T16:36:37.740+02:00Scoperte, dubbi e qualche conferma<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSeUD_1uVaKU3HpMXKZ8tg_GKgnp0OPdGQKA_oihOGOMqJTWgkCmmFnXG2fe_nOk8SYkjXxYniwnTe58po7b7Rqyd1tMrgMCKB-Mb9t4_xEVphM7x-cRFGcGbyyZeeJNEddN5z3XgHhBw/s1600/diapositiva.003.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSeUD_1uVaKU3HpMXKZ8tg_GKgnp0OPdGQKA_oihOGOMqJTWgkCmmFnXG2fe_nOk8SYkjXxYniwnTe58po7b7Rqyd1tMrgMCKB-Mb9t4_xEVphM7x-cRFGcGbyyZeeJNEddN5z3XgHhBw/s1600/diapositiva.003.png" /></a></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">All around the food ha la brutta abitudine di sparire dagli schermi una volta all'anno. </span><br />
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si perde via tra gli esami, l'orario delle lezioni, l'organizzazione di eventi vari (il Salone del Gusto è già in sovraimpressione per noi dell'Unisg), le vacanze e per finire pure i sensi di colpa, un disastro insomma. Del resto chi lo gestisce pecca spesso di poca perseveranza e metodicità verso quello che non è tassativamente obbligatorio fare, alternando però anche momenti di massima diligenza, il risultato è che ho nei confronti del blog una sorta di amore-odio perenne: adoro quello che ci porta in termini di conoscenze e opportunità, lo odio quando fa da specchio ai miei difetti. Forse è giusto così, un modo per prendere meglio coscienza di chi si è e in cosa si deve migliorare. Chiusa la parentesi di autocritica serrata (doverosa), veniamo a come si è impegnato il tempo in questi due mesi.</span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nell'ordine c'è stato un lungo periodo molisano -con finalmente sosta al caseificio Di Nucci- ed un piccolo week end napoletano, per il resto esami, un Career Day e vita braidese molto tranquilla.</span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il Molise in primavera ovvero l'Irlanda ad agosto. Colline verdi piene di fiori, aria frizzantina tutto il giorno, una natura nel suo pieno splendore che ti incanta per colori odori e rumori. </span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sembra tutta un parco naturale questa piccola regione troppo spesso dimenticata dall'Italia romano e milano-centrica. </span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel mezzo dell'Italia appenninica c'è un territorio che potrebbe raccogliere turisti anche solo proponendosi come uno dei pochi posti d'Europa dove si è rimasti ad un mondo pre- industriallizzazione di massa, dove girando in macchina puoi ancora vedere un contadino che cammina di fianco al mulo carico di paglia. Ed invece la regione non riesce a cogliere questa possibilità, quasi certamente per una gestione non troppo illuminata a livello governativo e per una carenza di servizi che sono in effetti un reale handicap allo sviluppo.</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXQuGQK4xe_SVwtNZgas_zUt7CJZbz2zYFL76U_Itxc847QKypaBe6SxqfiqN12X3v-BVLIvLznPRUxkreofRfAawtqKlPUcRGLDEfhapjGufBs7RIcmT4ICDg4OvHdK7oBbAcmKolJVs/s1600/diapositiva.004.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXQuGQK4xe_SVwtNZgas_zUt7CJZbz2zYFL76U_Itxc847QKypaBe6SxqfiqN12X3v-BVLIvLznPRUxkreofRfAawtqKlPUcRGLDEfhapjGufBs7RIcmT4ICDg4OvHdK7oBbAcmKolJVs/s1600/diapositiva.004.png" /></span></a></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">La mattina che approdiamo al <a href="http://www.caseificiodinucci.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>caseificio Di Nucci</b></span></a> ad <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Agnone"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Agnone</b></span></a> mi cade subito l'occhio su questa tinozza, siero e coagulo ancora assieme, il primo step della caseificazione. </span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">La mattinata è tersa e bellissima, il papà della nostra compagna di classe Serena, Franco Di Nucci, ci aspetta per farci fare una visita del caseificio e noi non potremmo essere più felici. Il loro caseificio è uno dei più vecchi d'Italia, hanno documenti che attestano la loro produzione di caciocavalli addirittura al 1650 e amano da morire il loro mestiere. La cura che mettono nella produzione, la qualità del latte che usano- solo dei pascoli dei monti che circondano Agnone- e il rispetto per una tradizione vecchia di secoli li fa essere un motivo di orgoglio per tutti noi, un bene da proteggere. Nel laboratorio assaggiamo la stracciata appena fatta, vediamo fare il caciocavallo e la ricotta, fotografiamo, chiediamo e soprattutto annusiamo. Qualche metro più in là e ci spostiamo alle stanze di stagionatura dove ai caciocavalli è richiesto di dare il meglio di loro.</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEYVgf3TT9zEuUD4FtHzc753Bq5MlEYJnUumIyYjDcdHdhOE336rZa_YzuWi1q2QNHD0hU7ubEoWIrfY7HvwYYMIfoC87lK8CTDNVvuF3mf8xS40ACky3bDSJHI3WCAXPOLAF6FjQBjPU/s1600/diapositiva.005.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEYVgf3TT9zEuUD4FtHzc753Bq5MlEYJnUumIyYjDcdHdhOE336rZa_YzuWi1q2QNHD0hU7ubEoWIrfY7HvwYYMIfoC87lK8CTDNVvuF3mf8xS40ACky3bDSJHI3WCAXPOLAF6FjQBjPU/s1600/diapositiva.005.png" /></span></a></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Guardiamo, tocchiamo, annusiamo, siamo incantate da tutto quello che ci circonda e dalla capacità di Franco di trasmettere la passione per quello che fa, un dono raro da trovare. Passiamo alla zona "eventi" del caseificio, una grande sala dove Franco ha raccolto gli strumenti del mestiere in una sorta di museo del proprio caseificio: ci sono le vecchie caldaie, i mestoli e i recipienti di rame, una tipica produzione agnonese. Minuziose spiegazioni, tante domande, molto stupore quando sfogliamo volumi vecchi di centinaia d'anni raccolti da Franco sulla produzione agricola del Meridione e tanti tanti libri che raccolgono fotografie, elenchi di produzioni e di tecniche casearie italiane. </span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ciò che ci stupisce di più è che tutto quello che ha accumulato Franco lo ha cominciato a fare decine di anni fa, quando di cultura all'interno del mondo del cibo se ne parlava ancora ben poco e Slow Food e Gambero Rosso dovevano ancora nascere. Il fatto che adesso i suoi meravigliosi caciocavalli ricevano ogni anno numerosi premi è la giusta ricompensa per chi non si è mai fatto tentare da inutili scorciatoie produttive.</span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy2xm1H2D5N7GYTeDO3B3wUc7IOgv4Z-7DzmKHWMGodFVBYLHbFkXWXdLPHZNsS-LEQZHg-wFB6XQPQ6GjI7eiIFxcApKz6O9CodHUr5pGWoZl-Q1eGmYbHeh2SnvNB8CoIx1eWt-q8lY/s1600/diapositiva.001.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy2xm1H2D5N7GYTeDO3B3wUc7IOgv4Z-7DzmKHWMGodFVBYLHbFkXWXdLPHZNsS-LEQZHg-wFB6XQPQ6GjI7eiIFxcApKz6O9CodHUr5pGWoZl-Q1eGmYbHeh2SnvNB8CoIx1eWt-q8lY/s1600/diapositiva.001.png" /></span></a></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Napoli, Pasqua, forse la più piovosa che si sia mai registrata nella storia dell'ultimo secolo (inteso il '900 ovviamente:-), sicuramente una sorpresa per chi era partito sperando di godersi un deciso sole primaverile. L'itinerario è stato il più classico possibile, con una sosta speciale nel <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Chiara_(Napoli)"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>monastero di Santa Chiara</b></span></a> che abbiamo trovato un luogo surreale per il silenzio e la bellezza che vi si trovava. Maioliche affrescate, sentieri che si dipanano verso alberi di limone e arancio, piccole aiuole dal prato perfetto, questo è stato il luogo che più di tutti per me è valso il viaggio: non le sue chiese barocche, non i sotterranei carichi di magia e storia, non i mercati strabordanti di verdure e molluschi, semplicemente questo delizioso chiostro, con il profumo delle zagare nell'aria e delle arance per terra. Sacro e profano assieme in un connubio perfetto.</span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Napoli, pioggia, pizza la trilogia è completa e perfetta. Siamo qui pronte a mangiare pizza a tutti gli orari, a provare, testare, capire tutto quello che ci perdiamo ogni volta che mangiamo la pizza a 1000 km più a nord. Partiamo con un pezzo da 40, con il meglio secondo tutti: <a href="http://www.sorbillo.eu/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Sorbillo</b></span></a>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lunga la fila prima di entrare, media la quantità delle pizze in menù, corta l'attesa per vedercele arrivare fumanti nel piatto. Arrivano enormi, il profumo è idilliaco, lo spessore della pasta ci lascia subito perplesse. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">"Ma non è un po' troppo sottile?" diciamo in coro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">La assaggiamo, la qualità delle materie prime dei condimenti non si discute, sono ottime. E' la pasta che ci lascia perplessa: sottile, quasi gommosa a tratti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">La finiamo, sorridiamo per il conto (24€ in 4) e continuiamo il nostro giro culturale per la città, qualche ora dopo la pizza è ancora tutta lì nello stomaco, impossibile da digerire. La pesantezza ci ispira per una pausa caffè, che si rivela in effetti ottimo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alle 20 decidiamo per un Americano per ri-provare a digerire: per fortuna funziona.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjLSyOf136svD0upwj_263ZBJ8ULx3p30IYtpW28_GgWwxNjLF0PQx4B4jmiEiPgeDFf1BtgIH2h5v-LiDEbS3flytczWKvNNrprcdVj7fGJjsQkiRzWSmSbgJojjCv6mooQC2dLY65qY/s1600/diapositiva.002.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjLSyOf136svD0upwj_263ZBJ8ULx3p30IYtpW28_GgWwxNjLF0PQx4B4jmiEiPgeDFf1BtgIH2h5v-LiDEbS3flytczWKvNNrprcdVj7fGJjsQkiRzWSmSbgJojjCv6mooQC2dLY65qY/s1600/diapositiva.002.png" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Altro giro, altro regalo, il giorno dopo ci accoglie con un timido sole, timido infatti perchè dopo un'ora ricomincia a piovere, più forte persino del giorno prima, se è possibile. La missione del giorno era provare un'altra pizza (più digeribile possibilmente) e fare un giro per la Napoli sotterranea, partendo da via dei Tribunali (ci sono anche altri itinerari e penso tutti meritevoli).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.napolisotterranea.org/"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Napoli sotterranea</span></b></a> è un mondo a 40 metri di profondità. Un mondo oscuro (candele alla mano) umido, ricco di storia, magia e sofferenza. Storia per i pozzari che ci pulivano abitualmente le grosse cave di tufo dove arrivava l'acqua pulita per i signori dei palazzi sovrastanti, magia per quella atmosfera un po' da Indiana Jones che si respira (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cimitero_delle_Fontanelle"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>il cimitero delle Fontanelle</b></span></a> poi, con tutti i suoi teschi non ha certo bisogno di nient'altro per risultare magico), sofferenza perchè durante i bombardamenti dell'ultima guerra era qui che la gente si nascondeva, urlando il proprio dolore con scritte eloquenti sui muri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Due ore intense ed affascinanti, profondamente belle.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">La sera ci raccogliamo ad un tavolo con guida e computer acceso per decidere la pizzeria: è domenica, <a href="http://damichele.net/"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Da Michele</span></b></a> è chiuso come <a href="http://www.pizzeriastarita.it/"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Starita a Materdei</span></b></a>. Leggiamo molte recensioni sulla pizzeria <a href="http://www.enzococcia.it/pizzeria_la_notizia.html"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>La Notizia</b></span></a> a Posillipo, è anche una delle poche aperte, decidiamo per lei.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il locale è piccolo e accogliente, il profumo ottimo e il forno a legna lavora a pieno ritmo. Scegliamo le pizze più semplici possibili, margherita e marinara. All'arrivo ci appaiono molto simili a quelle di Sorbillo, pasta sottile forse meno gommosa però condimento decisamente meno saporito. Una birra e poi aspettiamo la prova digestione. Non si fa attendere e questa volta capiamo che è andata bene, dopo poco tempo la pizza è brillantemente scomparsa dai nostri stomaci. Quindi? Quindi non lo sappiamo, abbiamo chiesto in giro e tutti ci hanno confermato che la pizza napoletana deve essere così, sottile in modo da piegarla meglio e mangiarla in (quasi) un sol boccone. Noi restiamo convinte che una pizza debba essere più alta, meglio lievitata e soprattutto più digeribile. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Andiamo via da Napoli con la <a href="http://www.piccolapiedigrotta.com/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>pizza di Reggio Emilia</b></span></a> ancora di più nel cuore, quella che per noi rimane ancora la più buona pizza d'Italia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"><br /></span></div>
</div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-46514154362380386982012-02-21T17:49:00.000+01:002012-02-21T17:49:29.020+01:00Di pasta e parmigiano#Emilia Romagna<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlLMqVg0fUzrZ7P6dOax3GVMztf69GytEYno0brrJ8ZEax2PVGN1mGQLi9GAqZKuTae9yvGBe_peVLGDpt6DqZBqpn-GMRriBMe30ZUH2g3zz32_aopxEPJfNQmYtNQhS2XYommzfhQak/s1600/diapositiva.008.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlLMqVg0fUzrZ7P6dOax3GVMztf69GytEYno0brrJ8ZEax2PVGN1mGQLi9GAqZKuTae9yvGBe_peVLGDpt6DqZBqpn-GMRriBMe30ZUH2g3zz32_aopxEPJfNQmYtNQhS2XYommzfhQak/s1600/diapositiva.008.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Passa veloce il pullman attraverso la pianura Padana, partito all'alba da Bra ci fa assaporare per circa tre ore il paesaggio siberiano di una pianura avvolta dalla nebbia gelata, la galaverna. Gli alberi sembrano di cristallo, i campi assomigliano ad una tundra impossibile da sgelare, le fabbriche dai contorni grigini si perdono in un mare di varianti di bianco, verdino e azzurro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le stagioni in pianura sono esaltate in ogni loro aspetto, rendendole a mio avviso tutte democraticamente insopportabili.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'inverno è grigio e gelato e per mesi la variabilità cromatica si restringe al bianco-grigio-verdino-violettino; in primavera la città è inondata di polline che fa starnutire i tre quarti della popolazione e appena arriva una bella giornata con una temperatura gradevole ecco che si muore subito dal caldo, la notte diventa impossibile da affrontare e il condizionatore viaggia subito all'ennesima potenza. Allora stremato/a dall'estate desideri metterti un maglione, sogni una bevanda calda che non provochi una tua immediata sublimazione e immagini passeggiate sulle foglie scricchiolanti sotto i tuoi piedi. Ovviamente anche questa è una pura chimera, l'autunno arriverà in una sola notte portando nebbia fitta e freddo implacabile per mesi. Altro che ottobrate romane o romantico venticello che sposta le foglie ramate, macchè:-)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKBdImXd_SLZnljs-BDOF-fiwY_IczmTW2vWosIkxO029PwR_daPsdP-ohD3jop97942aY6Ecj5lWgQS6yNo3OTcph4ArFiF5uwTRgUHughzBovvhAtqCL2gg7J5TSKRn4LR-yjqAwnPA/s1600/diapositiva.005.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKBdImXd_SLZnljs-BDOF-fiwY_IczmTW2vWosIkxO029PwR_daPsdP-ohD3jop97942aY6Ecj5lWgQS6yNo3OTcph4ArFiF5uwTRgUHughzBovvhAtqCL2gg7J5TSKRn4LR-yjqAwnPA/s1600/diapositiva.005.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Finito il paesaggio semi rurale, quello urbano non sembra essere migliore. La visibilità è ancora pari a zero e l'unico profilo di Parma chiaramente distinguibile è quello per cui siamo appositamente venuti: la <a href="http://www.barilla.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Barilla</b></span></a>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quasi mi emoziono davanti alla sua insegna, per venire a visitare la sua fabbrica non è bastato fare tre anni di università nella sua città, no ho dovuto persino passare da Pollenzo, provincia di Cuneo:-)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">La giornata viene distribuita in due momenti diversi: il primo all'Accademia Barilla dove ci vengono spiegati aspetti tecnici della produzione, del marketing e della commercializzazione, il secondo alla fabbrica vera e propria dove il responsabile tecnico ci accompagna in una visita agli impianti di pasta e tortellini.</span><br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizULfJ8Ka8cf-HEwOCzA3GoPqF3qoBF8RQ7P7cx0CCFUaOR9_K5lFuGEZSvCTIkwoKfEKqJNg7o-0AShapb0xQFyfwCJF2tIpvdoRACE4rrak-dNUoUxepkGBLJ2ZE2FMfdLjHGYDVqHA/s1600/diapositiva.003.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizULfJ8Ka8cf-HEwOCzA3GoPqF3qoBF8RQ7P7cx0CCFUaOR9_K5lFuGEZSvCTIkwoKfEKqJNg7o-0AShapb0xQFyfwCJF2tIpvdoRACE4rrak-dNUoUxepkGBLJ2ZE2FMfdLjHGYDVqHA/s1600/diapositiva.003.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">La mattinata spesa all'Accademia risulterà essere uno dei momenti più belli dell'intera gita in Emilia: spiegazioni chiare ed accurate, ampio spazio per le nostre domande e pure una ottima merenda servita a metà dell'incontro. Dopo un pranzo alla mensa aziendale della Barilla veniamo fatti vestire come la squadra dei RIS e fatti entrare nella sala parto e seguente nursery delle tagliatelle, penne, maccheroni e tortellini. Gli impianti sono giganti e noi veniamo letteralmente immersi da montagne di pasta che circolano in ogni angolo. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSN5CFTUvNN9mRmPjSaw5bF8SPf87ds2PMfD2F5WTr7GsN9GX2IxlhzJiXBJ89XIkaOizbDoI-cliZ5oJUVCWEAwiZsznh5AsLqwMx8DaH0Vq1RQ2Ox3fd-FTTqDArgivN7bXT9TctnVg/s1600/diapositiva.004.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSN5CFTUvNN9mRmPjSaw5bF8SPf87ds2PMfD2F5WTr7GsN9GX2IxlhzJiXBJ89XIkaOizbDoI-cliZ5oJUVCWEAwiZsznh5AsLqwMx8DaH0Vq1RQ2Ox3fd-FTTqDArgivN7bXT9TctnVg/s1600/diapositiva.004.png" /></a></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Qualche ora dopo (e parecchi decibel in meno di sensibilità alle orecchie) usciamo diretti in un localino nel centro di Parma dove fare un lungo aperitivo molto slow: salame di Felino, prosciutto di Parma di riserva, lardo, coppa ed un pinzimonio sul finale per sgrassare (mah:-). Bello tornare nella nostra mezza casa, la città che ci ha viste vivere da sole per la prima volta, che mi piace sempre rivedere per gustare le sue, grasse, novità.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un birra, un digestivo e dopo poco letto per tutti: la sveglia domani suonerà alle 5:00, giusto in tempo per poter vedere arrivare il latte che diventerà, sotto le nostre provvidenziali macchine fotografiche, il Parmigiano Reggiano.</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyEGu9Y7Ogi3n4Feh2hKa8oOT3ixpgmRdyltGons5DDWDs6M7BheOcCHxoFNCSo3Tp9WBlapaggvW-PeVHv7SmBSfzuj9OzB9SmsEvB2heWHWrc3orL96WiGBfH8-dzGtGFDKIAyGrKIQ/s1600/diapositiva.007.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyEGu9Y7Ogi3n4Feh2hKa8oOT3ixpgmRdyltGons5DDWDs6M7BheOcCHxoFNCSo3Tp9WBlapaggvW-PeVHv7SmBSfzuj9OzB9SmsEvB2heWHWrc3orL96WiGBfH8-dzGtGFDKIAyGrKIQ/s1600/diapositiva.007.png" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">5:30 am, molte facce sconvolte sbarcano al caseificio san salvatore per assistere in diretta alla produzione del nostro formaggio più famoso. Le tappe sono tante ma in breve:</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">1 messa in caldaia dei due tipi di latte, uno della sera prima parzialmente scremato e quello della giornata intero</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">2 versamento del caglio e del siero innesto, attesa per circa 20 minuti</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">3 rottura della cagliata, riscaldo a 60 gradi, poi decantazione di circa 50 minuti per ottenere la separazione del latte dal coagulo</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">4 estrazione del coagulo (è emozionante, ha già la forma del Parmigiano vero e proprio!) e rimozione del siero</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">5 spacco del coagulo in due forme e messa in forma per qualche giorno</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">6 le forme sono messe in salamoia per circa un mese e poi avviata alla stagionatura (minimo un anno)</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Banale ma doveroso da dirsi: studiare questo processo è interessante ma nulla più, vederlo è invece coinvolgente ed estremamente emozionante. L'abilità del casaro, i gesti frutto di decenni di lavoro, l'occhio critico che capisce con un solo sguardo come sta procedendo la cagliatura, l'odore di latte crudo e cagliato, rendono questa esperienza molto più formativa di come l'avessi mai immaginata. </span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM_xQh9PmG6aWRttlsx28HMtvOOHz6EVH26CUxUXtcEXwSYoeDbP6hGXt2gsGxQJrvl-8jLE2WwSESLNJUtU6ThMTTWtmbGn8Cxi6CGEpB45G2eLubbP7Q1DtYTYbW7yCh79-L5JH2tsM/s1600/diapositiva.006.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM_xQh9PmG6aWRttlsx28HMtvOOHz6EVH26CUxUXtcEXwSYoeDbP6hGXt2gsGxQJrvl-8jLE2WwSESLNJUtU6ThMTTWtmbGn8Cxi6CGEpB45G2eLubbP7Q1DtYTYbW7yCh79-L5JH2tsM/s1600/diapositiva.006.png" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sono le 10, la giornata del casaro è quasi finita, ora può controllare come procedono le forme in via di stagionatura e gestire il negozio. La nostra invece prevede ancora una visita ad un allevamento di frisone il cui latte finirà tutto al caseificio <a href="http://www.caseificiosansalvatore.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>San Salvatore</b></span></a>, un pranzo che si rivelerà ben poco memorabile ed una visita al consorzio del Parmigiano Reggiano. Fine della giornata con una perla finale: cena in una delle nostre pizzerie preferite dai tempi in cui frequentavamo spesso Reggio, la piccola <a href="http://www.piccolapiedigrotta.com/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Piedigrotta</b></span></a>.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">C'è poco da dire il gentilissimo proprietario ci ha fatto fare una verticale di pizze, dalla margherita alla più complessa con scarola, olive pinoli e acciughe fino a quella con un tocco di liquirizia spolverata sopra. Il tempo per fare le foto è stato ancora più ridotto delle altre volte: tutto si poteva chiedere ai nostri compagni meno che aspettare a trangugiare una pizza che aspettavano da tutta una giornata.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">E così l'ultima parla la lascio a lei, la bufala del mio cuore:-)</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWCHxlZXH_tnuEic_Jh8zeCGNa79FhITk9Shum5JlBE__46xKA53pTLjtVflKxr7S2dJoJrR-bu_ZepXkFbkJHCyd9fwL0o38eV3kp6bRxuB6yvH1xKx9au4nalTTU5xrTxBWLpkfmjkc/s1600/diapositiva.007.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWCHxlZXH_tnuEic_Jh8zeCGNa79FhITk9Shum5JlBE__46xKA53pTLjtVflKxr7S2dJoJrR-bu_ZepXkFbkJHCyd9fwL0o38eV3kp6bRxuB6yvH1xKx9au4nalTTU5xrTxBWLpkfmjkc/s1600/diapositiva.007.png" /></a></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Credit: Grazie come sempre ad Alessandra, la mano con la pasta è sua:-)</span></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-69965832688660457002012-02-08T18:37:00.001+01:002012-02-08T18:37:36.733+01:00Di carne e salumi#Piemonte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNYrgA1wmJex0nICookP5bObdr8aincDvoZS6HWVUmmhvhEl1tMXvWDGVmAJq8qpONl7ModkKrym0vKjWTod4rgwpw0SHG14UaZkwp2lzVWXlO0Bkz2ZuGVzLbdZp4RqsxZ-RpkKLBd-0/s1600/diapositiva.001.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNYrgA1wmJex0nICookP5bObdr8aincDvoZS6HWVUmmhvhEl1tMXvWDGVmAJq8qpONl7ModkKrym0vKjWTod4rgwpw0SHG14UaZkwp2lzVWXlO0Bkz2ZuGVzLbdZp4RqsxZ-RpkKLBd-0/s1600/diapositiva.001.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Gennaio 2012.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Il nuovo anno (forse l'ultimo per alcuni, ma non si dice anche last but not least?!) è partito qui nelle Langhe con due consapevolezze: la prima che saremmo partiti per la visita in Emilia dovendo ancora smaltire il pranzo di Natale, la seconda che alla fine del mese ci sarebbero stati gli esami di fine didattica integrativa. Per ovvi motivi si è data decisamente più importanza al primo fatto e l'Università stessa, per farci entrare nel <i>mood</i> giusto, aveva previsto pochi giorni prima del viaggio in Emilia una giornata tutta carne e salumi in Piemonte. Il che tradotto voleva dire spendere una mattinata alla <a href="http://www.lagranda.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Granda</b></span></a> e passare un pomeriggio con il proprietario del salumificio <a href="http://www.salumeriadho.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Dho</b></span></a> a Centallo.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">La Granda non era un ambiente nuovo per noi, ci eravamo infatti già passati a dicembre per una visita di carattere generale e per innamorarci un po' dei discorsi di Sergio Capaldo ma non avevamo fatto in tempo ad entrare nei laboratori di lavorazione delle mezzene. Sarebbe stato un vero peccato non recuperare, perdendo anche la possibilità di vederci vestiti da allegri chirurghi:-)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Così in una mattinata decisamente tiepida (paragonandola a quelle di questi giorni mi sembra pure di ricordarla caldissima) abbiamo assistito a tutto il processo di lavorazione delle mezzene: dall'inizio, dove si poteva riconoscere ancora bene la fisionomia dell'animale, fino alla fine con l'ottenimento di tutti i tagli pronti per la vendita al dettaglio.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Ero sicura che vedere dal vivo la sezionatura di un animale mi avrebbe fatto una certa impressione e che non avrebbe aiutato il mio già flebile rapporto con la carne ed invece minuto dopo minuto, mi sono dovuta ricredere, ritornando cautamente sui miei passi.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Ogni cosa nella vita si può fare con amore e rispetto o con scarsa conoscenza e disinteresse ed anche questa, ovviamente, non fa eccezione.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Vedere al lavoro attenti macellai che guardano la carne, la "capiscono" e la lavorano per far risaltare la qualità di ogni singolo taglio, fa capire che tutto questo è semplicemente un'arte ed anche un patrimonio culturale di immenso valore.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Si può benissimo discutere se sia giusto o no uccidere un animale per poi mangiarselo (e personalmente trovo che entrambe le posizioni siano corrette) ma non si può discutere sul fatto che se questo viene fatto, all'animale devono essere assicurati dei diritti durante tutta la sua vita, tra i più elementari: venire alimentato con ciò che Madre Natura aveva previsto, crescere in una dimensione sociale e spaziale adeguata, fino ad arrivare una macellazione il più possibile indolore.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Se i controlli sulla filiera funzionano bene, allora mangiare carne diventa veramente un atto culturale perchè si riconosce tutto il lavoro che sta dietro alla bistecca che abbiamo scelto di avere nel piatto.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Mangiare meno carne ma più buon carne, è questo che insegna una visita alla Granda.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFf3ZACGUNhqo3vsLTxfrqZF0ColBksbNHgovIwfmk8QssO_75xz9Gc4XC2WZEHzDUP8_sDPLoFxgr2TK9oBgKTxsiOu5uUpdIPIwTeKa3HJXUrrsve_m3KcQRX-VRmx5oShLvIDwKyGc/s1600/diapositiva.002.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFf3ZACGUNhqo3vsLTxfrqZF0ColBksbNHgovIwfmk8QssO_75xz9Gc4XC2WZEHzDUP8_sDPLoFxgr2TK9oBgKTxsiOu5uUpdIPIwTeKa3HJXUrrsve_m3KcQRX-VRmx5oShLvIDwKyGc/s1600/diapositiva.002.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">I salumi di Dho non hanno certo bisogno di presentazione, sono considerati tra i migliori d'Italia mentre si parla decisamente meno del proprietario, il signor Beppe.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Ebbene tra tutto a me ha colpito particolarmente lui e la sua gentilezza, la sua pazienza sia nel rispondere alle nostre domande sia agli infiniti stop richiestigli per fotografare ogni singolo momento della produzione dei salumi. Per finire una nota anche sul velo di tristezza calata al signor Beppe nel confidarci la difficoltà di trovare un ragazzo a cui insegnare tutto quello che a lui hanno trasmesso in anni di servizio in bottega.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Nelle circa due ore passate nel suo laboratorio abbiamo assistito a tutte le fasi di produzione di quelli che diventeranno tra i salami crudi e cotti più buoni d'Italia: la rifilatura dei pezzi di carne per togliere i tendini (avete presente il filino tra i denti che rimane dopo aver gentilmente azzannato un pezzo di salame? ecco quello:-) alla macinatura, speziatura e ancora alla lavorazione delle carni per poi venire confezionate in budelli naturali.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Da qui in poi una buona cantina è tutto quello che può far la differenza.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Il signor Beppe è stato talemente gentile da organizzarci una merenda sinoira per farci assaggiare le sue produzioni: alla ventesima fetta di prosciutto cotto qualche scena di panico incontrollato c'è stato ma tutto sommato ci siamo comportati discretamente, spazzolando in modo compulsivo qualsiasi cosa atterrasse sul vassoio.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Solo verso la fine, sentendo un rantolo provenire dall'angolo del tavolo dove sorgeva l'affettatrice, ci siamo accorte che la nostra compagna Alessandra aveva deciso che la situazione si stava evolvendo in modo pericoloso per il suo stomaco e così aveva pensato di dare un <i>aut aut</i> all'addetto al taglio dei salumi: "O lei o me in questa stanza, insieme non ci possiamo stare!".</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">All'udire questa frase il tutor deve aver intuito che la sazietà stava degenerando in aggresività e così con <i>nonchalance</i> ci ha riportato verso il pullman..</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Altro giro altro regalo, next stop: Parma la grassa (ma meno dotta e meno rossa:-)</span></div>
<br />Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-60307676024352202242012-01-12T22:29:00.000+01:002012-01-12T22:35:26.364+01:00Come ti risolvo la strenna natalizia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE5zP1DXz9LQs5G9E0YJAkGwx_umZVgi8hv1RhEycIQOTMKvRDlmqOTg2FvUzeKLnB_R5vgQJaeJTprGq_RKkYbITeKVpwmpUqT2cszDPBz41r90-tYWh3hn8PSa3CcnYfRGKhuek6E1Y/s1600/diapositiva.001.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE5zP1DXz9LQs5G9E0YJAkGwx_umZVgi8hv1RhEycIQOTMKvRDlmqOTg2FvUzeKLnB_R5vgQJaeJTprGq_RKkYbITeKVpwmpUqT2cszDPBz41r90-tYWh3hn8PSa3CcnYfRGKhuek6E1Y/s1600/diapositiva.001.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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Devono infatti aver pensato una cosa del genere i nostri genitori questo Natale, visto che sotto l'albero si sono scartati unicamente regali che già da giorni emanavano un chiaro profumino goloso.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Stremati da discorsi deliranti sul biologico, su quello dell'alimentazione dei polli, passando alle considerazioni sull' agar agar e dagli hamburgher di semi di girasole devono aver pensato che "<i>chi di arma ferisce di arma perisce</i>". </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E così via con cesti straripanti di tisane biologiche, biscotti speziati, noci a km 0, vino, cioccolato di Modica, biscotti di pasta di mandorle, marmellate con zero zucchero aggiunto e fichi ripieni. E bisognava pure vederli spiegare il perchè la decisione era caduta su quel prodotto invece che su un altro. Poveri, abbiamo creato le prime vittime dello Slow Food.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il risultato comunque di tutto questo è che la dispensa pollentina non potrebbe essere più rifornita e anzi scoppia letteralmente di salute (meno il nostro giro vita:-).</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
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In ordine infatti abbiamo:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><i>Nebbiolo le Marne Brune di Fontanafredda</i>, riprendendo il precedente post anche questo vino non ha deluso le aspettative, buonissimo. Perfetto per una cena invernale di quelle serie, piemontesi, cariche di sapori decisi che necessitano di un vino che sostenga i piatti di accompagnamento (uhm.. forse sarebbe il vino d'accompagnamento e non il contrario?!)</li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><i>Marmellata di more selvatiche</i>, pure more km 0, l'ideale da spalmare su un pan brioche (macrobiotico ovviamente:-)</li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><i>Mostaccioli</i>, i meravigliosi biscotti natalizi molisani. Una pasta al cacao ripiena di spezie e poi passata a glassare nel cioccolato fuso. La versione fatta in casa dalla mamma di <a href="http://www.caseificiodinucci.com/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Serena</b></span></a>, la nostra compagna molisana ha battuto ogni record di baffi di cioccolato in una classe dove l'età media è di 25 anni.</li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><i>Gallette molisane</i>, queste sono una sorta di gauffres in versione meridionale, prodotte magistralmente dalla panetteria sotto casa in Molise. Ottime appena fatte e nappate di marmellata, buone qualche giorno dopo un po' più secchine per il the del pomeriggio.</li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><i>Noci del nonno</i>, sono le noci del bosco molisano, proprio quelle dell'albero dove in estate aspettiamo che arrivi l'arietta fresca la sera.</li>
</ul>
<br />
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5qf0LDaJYJm3P_kwj456BtF5wOC_2JbZZWyzqPfdnrR0fXv4h2T51eykkxxNgZddhGrEYvvqWBLFXNqmB6TblUpMJsV5hL6dOemYG2F3oftg87LgO2jCJTCZyN7S_rLsifhkJdbtTNiI/s1600/diapositiva.002.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5qf0LDaJYJm3P_kwj456BtF5wOC_2JbZZWyzqPfdnrR0fXv4h2T51eykkxxNgZddhGrEYvvqWBLFXNqmB6TblUpMJsV5hL6dOemYG2F3oftg87LgO2jCJTCZyN7S_rLsifhkJdbtTNiI/s1600/diapositiva.002.png" /></a></div>
<br />
<ul>
<li style="text-align: justify;"><i>Praline di cioccolato fondente al basilico del Caffè Sicilia</i>, una specie di After Eight con il basilico. Personalmente trovo interessantissimo l'uso del basilico nel dolce, per me assolutamente nuovo, soprattutto per noi palati nordici abituati ad associare quest'erba a Parmigiano, olio, aglio e pinoli. Ed invece sotto le sapienti mani di Corrado Assenza il basilico sposa il cioccolato in un matrimonio dall'alto tasso di mediterraneità.</li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><i>Fioroni del Cosentino</i>. Dio che buoni. Fichi ripieni di mandorle e scorza d'arancia candita e poi ricoperti di cioccolato fondente. Caloricamente parlando sono da partenza per la prima guerra mondiale, ma se volete provarli Eataly è, anche questa volta, la soluzione.</li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><i>Cioccolato di Modica della dolceria Bonajuto</i>. E' la "<a href="http://www.bonajuto.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>fabbrica di cioccolato</b></span></a>" più vecchia di Modica e forse anche d'Italia considerando che la ricetta è quella che usavano gli Aztechi millenni or sono. La lavorazione delle fave tostate e sminuzzate è fatta a freddo e questo fa in modo che il burro di cacao non fuoriesca dalle fave e che lo zucchero rimanga intero in cristalli. Il risultato è un cioccolato che non rilascia nessuna patina di grasso sul palato e per niente stucchevole. Il cioccolato di Modica viene spesso anche speziato diventando un vero prodotto simbolo dell'unione di culture diverse: quella araba e quella sudamericana. Da qui la varietà di tavolette arrivate nella mia cesta siciliana: al cardamomo, al limone, alla noce moscata, al pepe bianco, all'arancia, alla maggiorana e pure al sale. </li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
Dalla prossima settimana si riparte, destinazione Parma: Barilla, Parmigiano Reggiano, Olio e Salumi. Un ritorno in grande stile nelle nostre prime terre d'adozione:-)</div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-48395876588030977852011-12-26T14:42:00.000+01:002011-12-26T21:35:38.393+01:00Dicembre 2011: caffè, vino e mucche (e qualche pollo)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUsfjA9cE3vBb7eAY1Q9dVBzYz6OvKNDMEs596K-8DVxnRi0LmKYwctbJcWzhddnVx82YBqF1qDDosvsva7fTI6f0Ro4UIOeIK661PqyYL2nBaEsfpu5jIG-iMjxP3Gt7hjoFEvMZ6VbI/s1600/diapositiva.001.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUsfjA9cE3vBb7eAY1Q9dVBzYz6OvKNDMEs596K-8DVxnRi0LmKYwctbJcWzhddnVx82YBqF1qDDosvsva7fTI6f0Ro4UIOeIK661PqyYL2nBaEsfpu5jIG-iMjxP3Gt7hjoFEvMZ6VbI/s1600/diapositiva.001.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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Più ci immergiamo in questo ambiente <i>slow</i> più il tempo passa <i>fast</i>. </div>
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Così, senza nemmeno accorgercene, ci siamo ritrovate catapultate nelle feste natalizie dopo un mese molto intenso scandito da viaggi didattici, cene di classe, aperitivi sempre di classe e altre attività a tema fortemente gastronomico. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per cominciare, quindi, buone feste a tutti (siamo pure in ritardo per augurarvi buon Natale:-) e soprattutto buon anno nuovo. Anzi quest'anno il nostro augurio più sentito è proprio per questo apocalittico, profetico, angosciante 2012: God save Italy (and so all of us).</div>
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Piccolo riassunto di quello che è successo durante questo dicembre 2011:</div>
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<li style="text-align: justify;">inizi di dicembre: giungiamo alla volta di Cherasco ci ritroviamo nel paese delle cioccolaterie e dei ristoranti (con una proporzione rispetto agli abitanti di circa 10:1), facciamo incetta dei baci medesimi (per info <a href="http://www.gentedelfud.it/prodotto/dettaglio/baci-di-cherasco/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">http://www.gentedelfud.it/prodotto/dettaglio/baci-di-cherasco/</span></a>) e ci perdiamo in mezzo alle sue vie deliziose. Fotografiamo porte di entrata dal sapore seicentesco, esempi di mobilità sostenibile e scopriamo che scendere a valle può voler dire non riuscire a vedere più nulla. <i>Morale: se una giornata è assolata in collina non è detto che lo sia anche nella statale sottostante:-)</i> </li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;">decidiamo insieme alla nostra <i>classmate</i> Alessandra di andare per vigne partendo di casa alle 14:30 sicure che la strada per <a href="http://www.treiso.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Treiso</span></a> e il cammino delle <a href="http://www.stradaromantica.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">rocche dei 7 fratelli</span></a> l'avremmo trovata in un attimo. Alle 16:30, col sole che tramontava sul Monviso e non avendo nemmeno una chiara idea di dove fossimo finite ci siamo ridirette ad una più sicura e dolce meta: la pasticceria di <a href="http://www.golosidisalute.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Montersino</span></a> ad Alba. Fotografiamo: cioccolata calda con puro cioccolato fondente al 90% sormontata da candida panna montata, cioccolata fondente sormontata da crema Chantilly e cioccolata con latte di riso. <i>Morale: mai partire vestiti per la vigna se non si è sicuri almeno di vederla (la vigna). Entrare poi da Montersino in pieno centro ad Alba con lo scarponcino da trekking e il pile può risultare quanto mai imbarazzante:-)</i></li>
</ul>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqfQA773bjZFTKciyZ3Vq6_5MsYoi7cuOMohlH4D-vQDdeE6o-32D4HSKgPfLXRerWzW6V5ZtqDaWUaJ0RWDiC_OQ2YaUyVbhuWbkRwHwaS-QWDB9TkkYWcXOnDlMYHtGQQxvUhrUoJ3g/s1600/diapositiva.002.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqfQA773bjZFTKciyZ3Vq6_5MsYoi7cuOMohlH4D-vQDdeE6o-32D4HSKgPfLXRerWzW6V5ZtqDaWUaJ0RWDiC_OQ2YaUyVbhuWbkRwHwaS-QWDB9TkkYWcXOnDlMYHtGQQxvUhrUoJ3g/s1600/diapositiva.002.png" /></a></div>
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<li style="text-align: justify;">Metà dicembre: iniziano i viaggi didattici in Piemonte. Prima meta il <a href="http://www.lagranda.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Consorzio La Granda</span></a> dove un carismatico e geniale Sergio Capaldo ci racconta della sua storia e di come l'ha intrecciata con quella della <a href="http://www.presidislowfood.it/ita/dettaglio.lasso?cod=54"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">razza Piemontese</span></a>. Dagli strettissimi criteri di allevamento e di macellazione al benessere degli operai stessi che lavorano nel laboratorio, ci incanta per la capacità di farci pensare che ci sono ancora tante cose da fare e che un mondo dove il rispetto viaggia trasversalmente dall'animale al dipendente può esistere. Deve esistere. La visita poi ad un allevamento di bovini di razza piemontese che collabora con La Granda ci fa quasi commuovere per il modo in cui il proprietario parla dei suoi animali: "Stò pensando di diventare vegetariano.. Mi è sempre più difficile mangiare qualcosa che ho visto nascere, crescere e con cui ho convissuto per anni. Se hai pochi capi, questi diventano come degli animale di famiglia, difficile pensare che ad un certo punto della loro vita, hanno i giorni contati." <i>Morale: dietro la nostra bistecca c'è un mondo da scoprire, spesso di una sensibilità fuori dal comune</i>.</li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;">visita alla sagra del <a href="http://www.capponedimorozzo.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">cappone di Morozzo</span></a> e successivamente ad un allevamento di capponi: la sagra è il tripudio della cultura italica: tutto il paese, compresa la coppia degli immancabili carabinieri, mangia e beve allegramente a suon di un menù che definire pantagruelico rende pallidamente l'idea. Il cappone nelle sue mille e più possibili declinazioni. L'allevamento e la visita al momento della macellazione dei capponi, invece, mi riservano un momento più amaro con odori colori e rumori di cui non desidero replicare l'esperienza. <i>Morale: sono certa che se tutti noi vedessimo macellare un animale la quota di vegetariani si innalzerebbe di qualche milione</i>.</li>
</ul>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Cantina di <a href="http://www.fontanafredda.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Fontanafredda</span></a>: dove metti Farinetti qualcosa salta fuori, è un moderno Re Mida: che tocchi una lavatrice, un salume od un vino quello diventerà oro (e pure in breve tempo). Fontanafredda è paesaggisticamente e architettonicamente stupenda. I vini non sono ovviamente da meno, una menzione speciale al barolo ed al nebbiolo, ma sinceramente tutto quello che abbiamo assaggiato era divino. La cantina è anche gestita magistralmente, due su tutti gli esempi: il negozio dove oltre i vini vendono anche libri dei più svariati autori e temi (una libreria con rivendita di vino potremmo definirla) e il ciclo di <a href="http://www.fondazionemirafiore.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">conferenze</span></a> gratuite che sono partite il mese scorso: chi non prenderebbe in simpatia qualcuno che ti offre gratuitamente la possibilità di ascoltare Ezio Mauro?! <i>Morale: investire una parte dei propri profitti nella cultura funziona sempre.</i></li>
</ul>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-mbpswdJvc1ViVwLFkbgbwdf0R493MbQ5NDcjhza8L8VSpyxaxHRgkRcC5D1-DL7bRVdknK5VaXF4UxTOoVsjISMqFxclLtDXF7cSKzD021DfiXZKLB5kfegpau6PuCpp0SBFF1AQAJY/s1600/diapositiva.003.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-mbpswdJvc1ViVwLFkbgbwdf0R493MbQ5NDcjhza8L8VSpyxaxHRgkRcC5D1-DL7bRVdknK5VaXF4UxTOoVsjISMqFxclLtDXF7cSKzD021DfiXZKLB5kfegpau6PuCpp0SBFF1AQAJY/s1600/diapositiva.003.png" /></a></div>
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<i><br /></i></div>
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<li style="text-align: justify;"><a href="http://www.lavazza.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Lavazza</span></a>. Il colosso del caffè italiano è nato a Torino dove ancora adesso ha la sede direzionale e produttiva e dove sbarchiamo anche noi durante una mattinata serenissima. Il polo è immenso (qualcosa come 90.000 metri quadrati), l'odore del caffè penetrante, il caffè che ci offrono ottimo (così mi dicono, io non lo bevo e chiedere un caffè d'orzo mi sembrava un tantino fuori posto:-) i biscottini e la Sacher di accompagnamento ci fanno partire col piede giusto mentre il cucchiaino disegnato da Oldani non lo capisco: dovrebbe permettere di girare il caffè senza rompere la schiuma, a me viene in mente solo che così lo devi bere per forza dalla tazzina. Non ho ancora capito se sia un'invenzione geniale o una stramberia di un cuoco che è famoso per il suo ego ma poco dopo mi accorgo che è diventato o un portachiavi o un ciondolo a seconda delle esigenze. Forse le sue destinazioni migliori:-) Qualche ora di lezione sulla storia sui tipi e sui metodi di produzione del caffè e poi via nelle viscere della fabbrica a vedere tostatrici grandi come condomini, controlli qualità, impacchettamento e il magazzino completamente automatizzato. Letteralmente una città dentro la città. Il pomeriggio è riservato invece al futuro del caffè, quello che io ho sintetizzato nelle due fotografie qui sopra: il caffè di adesso e quello di domani (e mai fu più appropriato "<i>del doman non v'è certezza.</i>."). Lavazza vuole infatti ampliare la propria gamma di prodotti e servire prossimamente nei bar una serie di rivisitazioni dell'espresso: panna montata ed espresso miscelati assieme su fondo di cioccolato fuso, bicchierino con strati di crema al cioccolato, espresso, panna e crema al pistacchio fino ad arrivare a lui: il caviale di caffè servito su panna montata. Come si fa a farlo? Semplice si fa il caffè con una normale moka, poi gli si versa dell'alginato in polvere (sale di sodio derivante da alghe marine che viene usato come addensante) e si fa colare con delle piccole pipette in una soluzione di acqua e calcio. La reazione tra l'alginato e l'acqua calcica formerà queste piccole sfere dette "caviale di caffè", che non sono nient'altro il caffè che avreste avuto da Adria prima che chiudesse i battenti. Com'è in bocca? Anche qui io non sono la tester migliore ma i commenti viravano dall'interessante alla schifezza totale. <i>Morale: il futuro è pieno di incognite e anche l'espresso è in pericolo.</i></li>
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Ancora buon anno a tutti!</div>
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<i><br /></i></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-26333532390040911602011-11-22T15:34:00.001+01:002011-11-22T17:44:11.028+01:00Di formaggi e virtù<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6VdGCJkN0cnPfLhQCAS4fKz7oM_yLDY1IZSIdouPT8pvPys3EwVAofjCldBTDqcAUJA2FimbJP3b6fqtwa8qCx-J-w-HL1MZVXDAZPFCMQEBQp_35xyxDO1wbZPPJ1hOV1IXQzECRmKk/s1600/diapositiva.001.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6VdGCJkN0cnPfLhQCAS4fKz7oM_yLDY1IZSIdouPT8pvPys3EwVAofjCldBTDqcAUJA2FimbJP3b6fqtwa8qCx-J-w-HL1MZVXDAZPFCMQEBQp_35xyxDO1wbZPPJ1hOV1IXQzECRmKk/s1600/diapositiva.001.png" /></a></div>
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#<i>1 lezione</i><br />
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Prime settimane decisamente multidisciplinari: dalla chimica alle produzioni vegetali, dall'antropologia alla storia degli insaccati. Difficile scegliere cosa riportare come lezione della settimana, cosa potrebbe interessare e insieme far capire quanto è vasto il mondo che studiamo.</div>
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Alla fine la scelta è caduta su una bella lezione di storia dell'alimentazione tenuta dalla Prof.ssa Campanini riguardo al cambiamento di reputazione del formaggio nella storia occidentale. </div>
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Se per noi è scontato considerare il formaggio come uno degli alimenti nobili che arrivano sulle nostre tavole (aggiungo che anche il prezzo aiuta a fare questa associazione:-) in passato non era assolutamente così: sia i Greci che i Romani avevano una pessima opinione sia dei formaggi sia di chi li consumava: le popolazioni del nord Europa, i Barbari.</div>
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Barbari che si meritarono questo epiteto, non solo per il modo di parlare ma anche per il consumo di formaggi, simbolo stesso di una civiltà che coltiva poco, rimasta ad uno stadio di civilizzazione inferiore rispetto ai Romani, uno stadio infantile "da latte" per l'appunto. </div>
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I Romani consideravano i latticini adatti alla sola alimentazione dei contadini, un tipico alimento per il popolo ignorante che viveva fuori le mura della città (e della civiltà).</div>
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Durante il Medioevo ci fu un primo cambiamento di reputazione del formaggio: da una parte l'avversione per il mondo caseario rimase molto forte, dall'altra parte l'attuazione di un rigido e rigoroso calendario cattolico nei monasteri e in seguito nella vita di tutti i giorni della popolazione cambiò molto il modo di vedere e consumare questo alimento. Il calendario cattolico prevedeva infatti dei giorni e dei periodi di magro nei quali vigeva il divieto assoluto di mangiare carne: ecco che i formaggi diventano essenziali per coprire il fabbisogno proteico durante questi lunghi periodi.<br />
Sempre nel Medioevo anche la figura di <span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Galeno"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Galeno</span></a> </b></span>assicura una certa riabilitazione dei latticini nello <i>star</i> <i>system </i>alimentare: le sue teorie riguardo alle qualità che caratterizzano gli esseri viventi (caldo, freddo, secco e umido) e alla successiva necessità di dover bilanciare questi elementi in modo armonioso per mantenere l'equilibrio nel nostro corpo, portano ad accostamenti che sono tuttora frequenti nella nostra dieta: formaggio e frutta (il caso più famoso è il formaggio con le pere) e il prosciutto crudo con il melone. Il formaggio è infatti visto come caldo e secco ed è quindi da abbinare a qualcosa di freddo e umido come la frutta per compensare e rendere neutro il connubio.<br />
La figura che però più di tutti segnò la fine della visione del formaggio come alimento pericoloso e immagine di inciviltà, è stata Pantaleone di Confienza: siamo nel 1477 e questo Petrini <i>ante litteram </i>scrive una enciclopedia sui formaggi divisa in tre parti: la prima riguarda le tecniche di produzione di vari formaggi selezionati tra il Nord Italia e l'Europa continentale, la seconda tratta le aree di produzione e le caratteristiche dei medesimi e la terza gli abbinamenti galenici migliori con i vari tipi di formaggio. Il trattato (uscito con Slow Food editore con il titolo "<a href="http://editore.slowfood.it/editore/ita/dettagli.lasso?cod=EA01AS08"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Trattato dei latticini</b></span></a>") riuscì a modificare definitivamente l'idea dei formaggi come di un cibo malsano e pericoloso, sdoganando invece l'immagine di un alimento necessario nella mensa di ogni signore, re e papa.<br />
Da quel momento in poi la storia è nota: i formaggi sono da qualche secolo simbolo di ricchezza, prosperità e da qualche anno vengono perfino usati i formaggi più prestigiosi come garanzia per fornire prestiti: alcune banche infatti sono finite all'onor della cronaca perchè attrezzate con dei caveaux per le forme di Parmigiano Reggiano.<br />
Più cambio di reputazione di così...! <br />
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<br /></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-26273178643100003712011-11-14T18:56:00.001+01:002011-11-16T22:27:13.927+01:00Annusando il territorio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-sjIUBtfgsY4COppyWj8pP7MQs8y6oZdzhfqSYss28aD8sDIrBojF0wYvFPF-In-rhesZu9EJsx9iTdsRa61gAUqqk_Qk_IQNncxvJoDRitPqDGsT-Ay6VmWtl8YZEZZmz63aUmEeOO0/s1600/diapositiva.001.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-sjIUBtfgsY4COppyWj8pP7MQs8y6oZdzhfqSYss28aD8sDIrBojF0wYvFPF-In-rhesZu9EJsx9iTdsRa61gAUqqk_Qk_IQNncxvJoDRitPqDGsT-Ay6VmWtl8YZEZZmz63aUmEeOO0/s640/diapositiva.001.png" width="640" /></a></div>
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Tempo di nebbia qui nelle Langhe, nebbia che ha l'odore della brina della notte che verrà, dei camini accesi nelle case di campagna e di profondo ed intenso autunno. Quello vero, quello che si tinge di mille colori, che riempie i mercati di zucche e che trasforma le vigne in tavolozze di colori sulla variante dei colori più caldi e brillanti. In poche parole queste zone sono magiche d'autunno, forse più di quanto potessimo immaginare.</div>
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Pollenzo per quanto sia veramente minuscola (una piazza ed un dedalo, dicesi dedalo, di vie) regala degli scorci magnifici con la luce di taglio di questa stagione: la basilica, la torre ed il complesso dell'Agenzia, formano un miglio quadrato ad alta densità di bellezza.<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUYH2AOchsVo5L8hoXm8FUnqWFiRtCqcAxQ06HjooDyp9Ibg3tm1CDdj4AxSpBRicNGZMLy0q9C6YU9k84HVrAOrvw85e49J0lwqvc4ZZNZ2Jxay_GRiX8wGhsGHK1-h8l5O6PoXSX_Co/s1600/diapositiva.002.png" /><span class="Apple-style-span" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; color: black;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nel complesso dell'Agenzia sono presenti l'<a href="http://www.unisg.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Università</b></span></a>, la<b> <a href="http://www.bancadelvino.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Banca del Vino</span></a></b>, un bar e due ristoranti. Uno di questi è <a href="http://www.guidoristorante.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>Guido</b></span></a>. Non un locale qualsiasi, bensì uno dei riferimenti storici della ristorazione italiana, un posto che da decenni offre i classici della cucina piemontese con una attenzione quasi maniacale per le materie prime (molto carina è l'idea di montare un <a href="http://vimeo.com/25957131"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>video</b></span></a> della cucina durante il servizio, la musica di Jamiroquai ci sta proprio tutta:-).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Conosciuto qualche giorno fa l'<i>headchef</i> di Guido (Ugo Alciati) per organizzare la cena di Natale di facoltà, siamo rimaste sorprese dalla sua gentilezza e disponibilità, niente a che vedere con lo stereotipo del cuoco isterico e sgradevole che Master Chef ci propone settimanalmente: Alciati, preso pure a sorpresa, ci ha fatto accomodare e si è seduto con noi cercando di venirci incontro in ogni modo per permetterci di fare un'autentica esperienza d'<i>haute cuisine</i>.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Autunno, vigne, Langhe manca solo lui per completare il quadro: il tartufo bianco d'Alba.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni anno a novembre si tiene la<b><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"> <a href="http://www.fieradeltartufo.org/">fiera</a></span></b> omonima e durante l'ultimo giorno si battono all'asta, in diretta con New York, le maggiori pezzature del tubero più pregiato al mondo: americani, giapponesi e cinesi gareggiano a suon di centinaia di migliaia d'euro per aggiudicarsi il <i>master piece</i>. </div>
<div style="text-align: justify;">
La fiera è in realtà un tributo all'intera gastronomia piemontese: si possono infatti acquistare tome, nocciole, paste fresche, vini e miele, in più degustazioni guidate e mini ristoranti dove farsi preparare un piatto di tajarin ricoperto di preziose scaglie.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz0oXOF7EhzAimtN_Dr8UaCil5B3HsJYja0fUSrQ5bvF7aDCTOfN3mPLHhxNHizwI9ou9twGUc8fdvQIMd8LUpixsTaQyQH_7vhxhUFd1n9oHH3EuND1FdKYuPqEUIyROd3Y49P5S6K7k/s1600/diapositiva.004.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz0oXOF7EhzAimtN_Dr8UaCil5B3HsJYja0fUSrQ5bvF7aDCTOfN3mPLHhxNHizwI9ou9twGUc8fdvQIMd8LUpixsTaQyQH_7vhxhUFd1n9oHH3EuND1FdKYuPqEUIyROd3Y49P5S6K7k/s640/diapositiva.004.png" width="640" /></a></div>
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Nel lento ritrovare i nuovi punti di riferimento per le nostre compere alimentari, il mercato bisettimanale di Bra è già diventata una abitudine consolidata. L'offerta di verdura, frutta, formaggi e pesce è ottima e ci si imbatte facilmente anche in qualche banco che è da solo una vera e propria sinfonia dell'autunno insieme ad un pizzico di pragmatismo di campagna.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx_iTM2efJWlTnl2IaYfard0j_Y_kAoOIkrzHg5wM3kjqKOo1Jm1Rr-3PxHbjtcrKnYFDLw6SCpoIKzqAc4IkVsd6-qtIEK_ddM3Y_W8MQXsf2Mm3Im6YK25dhI2510fjT6RDPPoSa0W4/s1600/diapositiva.003.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx_iTM2efJWlTnl2IaYfard0j_Y_kAoOIkrzHg5wM3kjqKOo1Jm1Rr-3PxHbjtcrKnYFDLw6SCpoIKzqAc4IkVsd6-qtIEK_ddM3Y_W8MQXsf2Mm3Im6YK25dhI2510fjT6RDPPoSa0W4/s1600/diapositiva.003.png" /></a></div>
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Passeggiando qualche giorno fa a Cherasco ci siamo accorte come in un mese questi posti ci siano entrati nel cuore molto più che Parma in tre anni. Le dolci colline delle Langhe parlano e raccontano di cibo in ogni loro angolo e Slow Food, ne siamo sicure, non poteva vedere la luce da nessuna altra parte d'Italia.<br />
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<br /></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-63235818470843968502011-10-31T12:12:00.000+01:002011-10-31T12:12:33.071+01:00La prima settimana ed una nuova rubrica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3JYzbEMVpjoDPV0zhJ9g59yAakr_kTXQpNycKBEeJ2PjqnM0E21VHEF-3Cfe90TSaLmAZ5RrFsdJeHsxOtoQQrO7N1dfFwKlfco3Nv8BtXWAVWuNMXyCi51z2Y09IqncbD0VYF8GPeFo/s1600/diapositiva.001.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3JYzbEMVpjoDPV0zhJ9g59yAakr_kTXQpNycKBEeJ2PjqnM0E21VHEF-3Cfe90TSaLmAZ5RrFsdJeHsxOtoQQrO7N1dfFwKlfco3Nv8BtXWAVWuNMXyCi51z2Y09IqncbD0VYF8GPeFo/s1600/diapositiva.001.png" /></a></div>
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Prima settimana passata nelle medievali aule dell'università, prima settimana di tanti volti nuovi, prima settimana anche nella casa nuova e pure prima influenze: non ci siamo dunque fatte mancare veramente niente:-)</div>
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Le lezioni fino a febbraio avranno lo scopo di allineare la preparazione gastronomica di noi specialisti provenienti da facoltà molto diverse tra loro, per noi quindi gran rispolvero della triennale: dalla storia della gastronomia, all'antropologia, all'economia agro alimentare, alla chimica del gusto fino al turismo enogastronomico e pure un pò di diritto per condire il tutto.</div>
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Due volte a settimana avremo anche degli incontri, in comune con il triennio, di cosiddetta didattica integrativa, ovvero interviste e dibattiti con gli esponenti del mondo gastronomico italiano ed internazionale. Abbiamo già avuto il piacere di assistere alla prima "lezione" che si è svolta come una tavola rotonda tra noi studenti e gli insegnanti: essere di nuovo immersi in un mondo parallelo dove si parla solo degli argomenti che ci appassionano di più, disgutendone con persone che da decenni conoscono e sviscerano in ogni particolare questo mondo, è una sensazione meravigliosa ed un pò magica. Mentre sentivo parlare persone provenienti da tutto il mondo di cibo e alimentazione mi sono sentita incredibilmente bene, come se quello fosse il mio spazio, la mia dimensione, il mondo dove poter finalmente dire: "Ecco qui è dove mi sento perfettamente a mio agio, dove mi rendo conto che quello che penso e che dico viaggia nella stessa direzione di altre decine di persone. Qui penso proprio di aver trovato il mio settore, dove investire per il mio lavoro e la mia vita, la ricerca dopo 24 anni è forse finita. Ci siamo"</div>
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La sensazione mi ha dolcemente cullata in tutti questi giorni e piano piano stò pensando a dove voler indirizzare tutta questa "foga gastronomica": potrei pensare di fare un percorso accademico all'interno dell'<a href="http://www.unisg.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;"><b>unisg</b></span></a> o invece di volare in aziende o consorzi o ancora di ideare qualcosa tutto mio, di creare qualcosa che ancora non esiste in questo mondo: sì lo so le idee sono tante e molto nebulose ma mi sento in un periodo veramente magico dove tutto è potenzialmente alla portata di mano e dove posso costruire e disfare il mio futuro semi a piacimento, gettando le basi per la vita: del resto, se non ora quando? (e chiedo scusa alle donne del movimento per aver rubato lo slogan:-)</div>
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<br /></div>
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Altra piccola novità è la nuova rubrica: l'idea è nata percependo quanto interesse c'è attorno a questo mondo e soprattutto quanto intorno ad una università che lo studia: </div>
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Ma esattamente cosa insegnano? </div>
<div style="text-align: left;">
Ed in che modo riescono a declinare il cibo in così tante materie? </div>
<div style="text-align: left;">
E poi, ancora, chi sono gli insegnanti/gli esperti di questo mondo?</div>
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Ecco noi abbiamo pensato alla risposta: una volta a settimana proporremo la lezione più interessante, quella che potrebbe rispondere alle domande che forse vi siete sempre fatti riguardo al gusto/il biologico/le politiche agricole/il marketing.. </div>
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Un modo per coinvolgere sempre più persone in un mondo che ci riguarda tutti molto da vicino! </div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-24703794174089181222011-10-20T17:21:00.001+02:002011-10-20T17:22:23.426+02:00One way to Pollenzo<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Qui All around the food, qui ultima giornata nelle rispettive case, domani in mattinata si parte destinazione Pollenzo: one way questa volta.</span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Macchina caricata (leggesi non c'è più nemmeno lo spazio per il barattolo di marmellata <i>homemade</i>), un pò di emozione all'idea di rifare tutto di nuovo da capo un'altra volta ma la voglia è tanta, tantissima. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Non vediamo l'ora di conoscere, degustare, imparare, toccare e poi sentire tutto il mondo che ci si scoprirà davanti nei prossimi due anni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">L'eccitazione è alle stelle e ancora non ci crediamo di essere così fortunate da essere nel posto giusto al momento giusto. </span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><i>We are coming Slow Food world</i>!</span></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4378525545995904991.post-78302927669231905172011-10-12T18:13:00.000+02:002011-10-19T12:48:37.150+02:00Da Gente del Fud alle pecore adottate per regalare un futuro all'Italia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiKKw4U5jzMzlOtXfvjv9gnXpbLtZzNPoHKrrjgYQ6uflSQqIDKXKnRmEYXZ6jus8bm5i3Rf1zr8G8qPnPX-G1qznAdKNtxV5VhTKmSfb5HXHKoo6qtyzJX_kexmKk3ouOcZ27vLbyRHQ/s400/5827391576_a01359b26c_z.jpg" width="331" /></div>
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</div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; color: black;"></span><br />
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Non ho fatto piazza pulita di un anno di Inghilterra e non ho preso allucinazioni date da voglia di maternità improvvisa: no no, qui si tratta proprio di <b><a href="http://www.gentedelfud.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Gente del Fud</span></a></b> e delle pecore da adottare. </span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Due progetti molto diversi, un'anima comune: fare qualcosa per salvare il cuore agricolo e pastorale del nostro Paese, aiutare chi da anni ci permette di mangiare ogni giorno ma che da qualche tempo non riesce più lui a portare qualcosa in tavola.</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Gli <i>indiniados</i> sbarcano anche qui su <i>All around the food</i>: siamo noi che ci svestiamo dai panni di piccole scovatrici di tesori italiani e indossiamo le vesti di chi dice che per quanto ci sia <b><a href="http://www.slowfood.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Slow Food</span></a></b>, le <b><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Denominazione_di_origine_protetta"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">DOP</span></a></b> e gli <b><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Indicazione_geografica_protetta"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">IGP</span></a></b>, i finanziamenti della Comunità Europea e la moda della gastronomia qui tutto non stà proprio procedendo per il meglio. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Quest'anno la frutta e la verdura è stata pagata talmente poco agli agricoltori che molti hanno preferito lasciar marcire tutto sulle piante o addirittura eliminare le colture: con i pomodori pagati 0,30 €/kg (e parliamo di quelli di Pachino valutati molto più delle altre cultivar, immaginatevi il resto) gli agricoltori non riescono nemmeno a pagare l'acqua per irrigare.</span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Non va meglio per chi coltiva i cereali, la base del prodotto trasformato più mangiato in Italia: la pasta.</span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Da qualche anno il mercato cerealicolo è in mano ad alcune multinazionali che riforniscono i pastifici di tutto il mondo unendo il grando duro proveniente da tutti i continenti: grano che ovviamente pagano alle stesso modo sia che il contadino sia italiano/iraniano/brasiliano o indiano. Peccato che le spese di produzione siano molto diverse e l'unico risultato è per il momento quello di aver creato una moria di campi coltivati a grano duro in Italia. Non ha più senso lavorare la terra per perderci cronicamente i soldi guadgnati faticosamente dalle generazioni precedenti.</span></div>
</div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Un dato su tutti? Negli ultimi 10 anni abbiamo perso di superficie coltivata una regione vasta quanto il Veneto.</span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Per quanto spesso siamo immerse in una realtà bella buona e giusta (come dice lo slogan:-) come quella di Slow Food, l'ultima puntata di <b><a href="http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-157667b5-2727-468c-be0f-05c22e7fb0a2.html"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Presa Diretta</span></a></b> ci ha fatto amaramente ripiombare nella realtà nuda e cruda che vive l'agricoltura italiana in questi anni: c'è molto e molto da fare e tristemente ci sono ben poche persone al governo consce del rischio che stà correndo il nostro paese: quello di essere tra pochi anni alle dipendenze agricole di altri stati per le grosse quantità di materie prime, mentre di rimanere la culla delle piccole produzioni di nicchia. Come dire che la politica di smantellamento del <i>welfare state</i> si stà abbattendo anche sull'agricoltura: a chi se lo può permettere faremo mangiare il meglio, ultra biologico e multi marchiato e chi non arriva alla fine del mese si accontenterà della pasta vietnamita del Lidl. E tanti saluti alla cultura agricola e pastorale che ci accompagna da millenni più anche tanti baci alle conseguenze di una probabile dipendenza da un paese distante migliaia di km. </span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Dopo la sfuriata da <i>indignados </i>(se non avete visto la puntata di Presa Diretta vi consiglio veramente di spendere una mezz'oretta del vostro tempo a collegarvi al link qui sopra), passiamo al vero tema di questo post, le due iniziative che fanno sorridere, sperare e ringraziare di vivere nell'era web, dove a portata di click si può fare tanto per aiutare tanti.</span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Gente del Fud: il progetto porta la firma <b><a href="http://www.pastagarofalo.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Garofalo</span></a></b> (la famosa azienda che produce solo pasta di Gragnano) e consiste nella creazione di un'enorme database dei prodotti tipici italiani creato da blogger selezionati per l'arduo compito (e qui parte l'annuncio: ci siamo dentro anche noi!!). Ogni prodotto recensito avrà una scheda dove sarà riportata la natura del prodotto, le sue caratteristiche organolettiche, dove lo si può acquistare e la ricetta per degustarlo al meglio. Queste schede formeranno una cartina interattiva dell'Italia che diventerà una vera e propria mappa per tutti gli appassionati del buon cibo. Scopo di tutto questo? Far conoscere il più possibile i prodotti che rischiano di scomparire per mancanza di attenzione e di una adeguata vetrina dove apparire. Inserirli in un circuito di foodies che mangiano il territorio per conoscerlo ed apprezzarlo è sicuramente uno dei modi più efficaci per garantirgli un futuro. </span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Quindi direi che un applauso alla Garofalo per tutto quello che stà facendo ci stà proprio:-))))</span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><b><br /></b></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><b><a href="http://www.sardiniafarm.com/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">Adottare una pecora</span></a></b>: chi ha prestato un pò l'orecchio alle <b><a href="http://www.movimentopastorisardi.org/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">rivolte</span></a></b> che stanno infiammando la Sardegna in questi ultimi mesi sa già di cosa stò parlando: i pastori sardi sono scesi più volte in strada per protestare, loro con quello che gli viene pagato il latte non riescono proprio più a sopravvivere. Anzi magari sopravvivessero, molti si sono persino visti pignorare la casa dalle banche a causa dei mutui che non riescono più a pagare, aperti anni fa per modernizzare l'azienda e ora vivono in baracche, provvisorie come la loro vita. </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Alcuni anni fa alcuni pastori hanno smesso di pensare che l'aiuto potesse arrivare dall'alto e hanno cominciato a usare un filo più diretto per raccogliere fondi: l'adozione a distanza del gregge. Tu adotti una pecora, gli dai il nome che vuoi, hai la produzione di pecorini e lana derivata ed in cambio mi dai una quota fissa all'anno, proprio come si fa quando adotti un bambino del terzo mondo. L'idea è piaciuta e ora tante zone meno famose del "distretto sardo della pecora" permettono di adottare le proprie pecore, come ad esempio <b><a href="http://www.vallenostra.it/adozione_pecora_montebore/adotta_pecora_montebore.html"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">qui</span></a></b>, <b><a href="http://www.adottalatuapecora.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">qui</span></a></b> e <b><a href="http://www.laportadeiparchi.it/"><span class="Apple-style-span" style="color: #38761d;">qui</span></a></b>. La quota da versare varia dai 100 ai 400€ (a seconda della razza della pecora, dalla quantità di pecorino che ti viene assegnato ect..) quasi ovunque pagabili a rate. </span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Ora considerando che sempre più spesso non sappiamo cosa regalare a Natale/compleanni e anniversari vari e notando che noi non abbiamo realmente bisogno di qualcosa, perchè non regalare una pecora? L'articolo è indubbiamente originale, la sorpresa è sicura, è un ottimo investimento scaccia crisi (io ottengo formaggi e lana e i pastori riescono ad arrivare alla fine del mese) e fa del bene a tutti noi. Perchè non pensarci seriamente?! Se proprio avete in antipatia le pecore si può fare anche con capre, mucche e cavalli.. </span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Quest'anno io adotto e voi?!</span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
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</div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/14909675394780224799noreply@blogger.com2